venerdì 30 maggio 2014

Ferrara, tra Rinascimento e Fauves

Dopo una lunga e del tutto immotivata assenza, torno al mio blog proponendovi una mostra affascinante, aperta fino a metà giugno a Ferrara. "Matisse: La figura - La forza della linea, l'emozione del colore".



La mostra si svolge nella prestigiosa cornice di Palazzo Diamanti, celebre edificio rinascimentale, progettato da Biagio Rossetti dal 1493 per Sigismondo d'Este, e così chiamato per bugnato esterno, che ricorda appunto uno scrigno di candide gemme.



All'interno, si snoda un percorso che riassume le tappe fondamentali della biografia e dell'evoluzione artistica di Henri Matisse, nato a Cateau-Cambresis nel 1869 e morto a Nizza nel 1954, esponente di spicco della corrente dei Fauves. Non solo quadri, ma anche sculture in bronzo, xilografie, schizzi e carboncini, forse non tra i più conosciuti di questo artista ma indubbiamente significativi per comprenderne lo sviluppo, dai primi esperimenti con il colore, al periodo di ispirazione esotica orientaleggiante, ai disegni realizzati quando era ormai anziano ed immobilizzato. E' presente anche un video di un balletto musicato da Stravinsky, per cui Matisse realizzò la scenografia ed i costumi, così come un documentario dell'epoca in cui si vede l'artista dipingere e si può ammirare in breve la sicurezza del suo tratto. Naturalmente, le opere d'arte sono accompagnate anche da una serie di pannelli di spiegazione che, in modo molto comprensibile ed esauriente, permettono a chiunque di comprendere quello che sta vedendo.





Se vivete o passate nei paraggi, vale decisamente la pena di spendere qualche ora tra questi capolavori ed opere meno note. Parlando di spendere, il biglietto intero costa 11 euro, quello ridotto 9, e personalmente non mi sono pentita della spesa.
E già che ci siete, perché non approfittarne per fare un giro per la splendida Ferrara? La città ha molto da offrire, come ad esempio la stupenda Sala dei Mesi di palazzo Schifanoia. L'edificio purtroppo è per la maggior parte chiuso al pubblico, in seguito al terremoto del 2012, e solo la sala dei Mesi e quella delle Virtù sono visitabili. Eretto dal 1385, ed ampliato dal 1470 sotto Borso d'Este, era una dimora destinata allo svago, come suggerisce appunto anche il nome: schifare, cioè allontanare, la noia. Gli affreschi del ciclo dei Mesi furono realizzati da vari artisti appunto intorno al 1470, e benché ne rimanga intatta solo una porzione, costituiscono ancora un grande esempio di arte rinascimentale. Segni zodiacali e trionfi di divinità classiche, ma anche scene di gusto più squisitamente contemporaneo ai committenti, come le frequenti raffigurazioni dello stesso Borso d'Este.



E queste sono solo due delle piccole perle che Ferrara ha da offrire. Presto arriverà un altro post, dal momento che nella giornata che ho trascorso in giro per la città, poco tempo fa, ho visto decisamente troppe cose interessanti per condensarle in un post unico. Conventi e musei, mura e castelli... presto arriveranno anche questi, ma nell'attesa, buonanotte a tutti!

Clara


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