sabato 17 gennaio 2015

Kill la kill


Locandina Kill La Kill




Lo so, lo so. Il primo post dell'anno nuovo dovrebbe arrivare ad una certa vicinanza dall'inizio dell'anno, e non dopo due settimane. Direi che devo studiare, ma a quel punto una certa Voce della coscienza farebbe notare che "studiare" e "leggere fanfiction" non è esattamente la stessa cosa...

Proprio quello che stavo per dire. Non togliermi le parole di bocca, sennò che ci sto a fare io qui?

 Per farmi perdonare, inizio in bellezza con un anime che mi ha davvero colpita favorevolmente. Arriverei a dire che si è guadagnato un posto nella mia Top 10, se non fosse che non ho mai davvero deciso quale sia questa Top 10.
Si tratta di "Kill la Kill", un anime uscito nel 2014 e primo progetto originale dello studio Trigger, a cura di quelli che mWikipedia (e TvTropes) mi dicono essere gli autori di Tengen Toppa Gurren Lagan... ma, non avendo mai guardato Gurren Lagan, l'informazione non significava nulla per me. Il fatto che le mie communities e forum preferiti...

....dove, per la maggior parte del tempo, rimane in agguato leggendo quello che scrivono gli altri e senza farsi notare...

fossero in breve inondati di immagini, video, fanart e commenti su questo anime, invece significava molto di più. Così l'ho aggiunto alla mia lista delle cose da vedere, ma solo quest'inverno sono arrivata a guardarlo effettivamente. Nel frattempo, ho anche avuto un'opinione diretta da un tizio che conosco. Cito:
"E' una trashata pazzesca"

Per chi non lo sapesse, è un complimento. Sì, Clara conosce gente strana.

Tra l'altro questo individuo stava per fare un esame e Clara l'aveva appena dato, quindi il fatto che siano finiti a parlare di anime è  la prova che si tratta di gente strana.

Ma vi prego di notare il fatto incredibile insito in questo aneddoto, cari lettori...

Che Clara riesca effettivamente a dare esami nonostante tutto il tempo che spreca?

No, che Clara stia recensendo un anime che altre persone oltre a lei conoscono. E' un fatto che potrebbe rivoluzionare la nostra concezione dell'esistenza.

In effetti, è sospetto. Clara, sei stata sostituita da un clone alieno?

Magari, così il clone dovrebbe studiare al posto mio e si prenderebbe tutta la colpa per i mancati aggiornamenti... ma non sono un clone, quindi andiamo avanti.
I primi minuti di "Kill la kill" ci introducono all'atmosfera del liceo Honnouji, dominato dal terribile consiglio studentesco... letteralmente. Tramite "ultradivise" che conferiscono poteri speciali a chi le indossa, trasformando gli addetti alla sicurezza della scuola in un vero esercito. Incontrastata dittatrice della scuola è Satsuki Kiryuin, le cui dolcissime opinioni sul resto dell'umanità e sulla legge del più forte farebbero piangere scappare a nascondersi i nazisti più incalliti.

"La paura è libertà! La sottomissione è liberazione! La contraddizione è verità! Arrendetevi a queste verità, maiali travestiti da umani!" Satsuki ci mostra che ha letto 1984




Incontrastata, ho detto? Almeno fino ai primi cinque minuti di anime... poi arriva l'immancabile personaggio di ogni serie giapponese ambientata in un liceo (per quanto militarizzato, questo non fa eccezione). La nuova studentessa! Che in questo caso è armata di una spada-forbice in grado di tagliare le famigerate Ultradivise, e di un'insaziabile desiderio di scoprire chi ha ucciso suo padre e ricambiare il favore. Matoi Ryuko scopre subito che Satsuki sa qualcosa sulla morte di suo padre, ma anche che in quella scuola la sua vita non sarà facile... ma per fortuna trova subito un paio di alleati, che li voglia o no: Senketsu, un abito sacro (a prima vista una versione molto, mooooolto potenziata di una normale ultradivisa, ma ci vorrà un po' per scoprirne la vera storia) senziente e parecchio attaccato a lei; e la compagna di classe Mako Mankanshoku, che definire una pazza iperattiva, ma adorabilmente ingenua è dir poco. Con il loro aiuto, Ryuko inizia la sua difficile missione per arrivare alla verità ed alla vendetta, pestando nel frattempo chiunque si metta sulla sua strada. Inserite una misteriosa organizzazione, una serie impressionanti di colpi di scena,capovolgimenti totali delle situazioni, ed un pericolo che minaccia l'intero pianeta... ed ecco a voi Kill la Kill.




La trama... ecco, la trama è più o meno l'ultima cosa da considerare, ma è comunque interessante. Devo confessare che, per colpa dei sopracitati forum, mi ero già "spoilerata" un paio dei colpi di scena più importanti, ma nonostante questo la serie è riuscita a tenermi con il fiato sospeso, ed a sorprendermi di continuo. Ammetto che diversi elementi non siano esattamente originali... quanti protagonisti devono vendicare la morte di qualcuno? Per non parlare di uno dei colpi di scena, che logicamente non vi dico ma che è decisamente diffuso. Ma non sono i fatti narrati in sé a costituire la forza di questa serie, è il modo estremo e sopra le righe in cui sono giocati a renderli comunque efficaci. Quello, e la dimensione parodistica con cui clichè e luoghi comuni degli anime sono portati all'eccesso. Consigli studenteschi che sembrano governare la scuola? Beh, certo. E organizzano anche gite scolastiche di conquista delle scuole adiacenti, già che ci sono.
Altrettanto importante è il ritmo incalzante e vorticoso della narrazione, che non lascia molto tempo allo spettatore per decidere se quello che sta vedendo ha un senso logico oppure no. In fondo, nessuno guarda questa serie per la logica o per la complessità dei ragionamenti che creano, le guardiamo per distrarci, divertirci e farci emozionare, e queste sono promesse che Kill la Kill ha mantenuto molto bene nei miei confronti.
I combattimenti sono spettacolari, soprattutto perché non sono del tutto scontati. Non è certo che la nostra Ryuko trionferà, anzi molto spesso la ragazza le prende, ed è costretta ad inventare nuove strategie o in qualche caso a scappare a gambe levate. C'è una quantità spropositata di sangue e violenza, ancora una volta non molto realistica, ma di sicuro utile per aumentare l'adrenalina di lotte che, come tutto il resto, sono assolutamente eccessive e ironizzano con affetto su ogni caratteristica del genere shonen. Dai nomi degli attacchi e dei personaggi che compaiono ad ogni momento come immensi muri di scritte, alla tendenza ad urlare i rispettivi nomi di Ryuko e Satsuki, alla lotta contro nemici sempre più forti per arrivare al boss finale. Nessuna delle convenzioni del genere si salva.



E parlando di convenzioni e di anime, non si può fare a meno di nominare quella che è spesso e volentieri la più grande accusa...

... e per alcuni la più grande attrattiva, ma Clara ha una visione del mondo molto Clara-centrica quindi non la considera...


... degli anime: il famoso e famigerato FANSERVICE. Che qui c'è. Tanto. Tantissimo. In proporzioni, avete già indovinato, così eccessive che deve per forza essere un elemento di parodia. Dalle uniformi indossate dai personaggi principali ad un'organizzazione segreta di nudisti in lotta contro i vestiti, e per una volta hanno delle ottime ragioni. A differenza di quanto accade in molte altre serie, però, qui la questione viene sollevata, in particolare da una assai poco soddisfatta Ryuko che farebbe anche a meno di combattere mezza nuda.

Screenshot 38 di Kill La Kill

Poi, i personaggi. Ancora una volta non aspettatevi una caratterizzazione profonda ed un'approfondita analisi psicologica, perché, non mi stanco di ripeterlo, questo è un anime che non prende sul serio nulla. A tal punto che i personaggi che non contano sono davvero tutti identici, senza un minimo sforzo di differenziazione. C'è comunque spazio per affezionarsi ai personaggi principali. Credo che la meglio riuscita sia Satsuki Kiryuin, al punto da mettere spesso e volentieri in ombra la stessa protagonista. La determinazione assoluta ed il carisma che traspaiono dalle sue scene, per quanto volutamente esacerbate come tutto il resto, sono qualcosa degno di essere visto. Al tempo stesso il legame con i suoi fedelissimi quattro Generali è un'occasione per mostrare degli antagonisti che sono dei veri compagni, ruolo che di solito è riservato ai "buoni".
Parlando di buoni e cattivi, si finisce inevitabilmente per fare spoiler. Mi limito a dire che l'antagonista finale è assolutamente terrificante, e si garantisce un posto tra i cattivi più depravati degli ultimi anni. Ed al tempo stesso è così potente, superiore e sopra le righe che la odi, ma non puoi fare a meno di riconoscerle un certo fascino.
A livello di grafica, si nota che è una produzione a basso budget, ma i produttori hanno rimediato a questo con un uso molto ardito degli effetti speciali e delle inquadrature, soprattutto nei combattimenti che, come già detto, costituiscono un'abbondante percentuale di questo anime. E così tra fermo immagine che sembrano fatti apposta per essere sfondi epici per il vostro desktop, un caleidoscopio di colori, linee e luci, ed un uso sapiente delle inquadrature, la serie riguadagna quello che perde un po' nelle comparse semplificate e nella scenografia appiattita, comunque piuttosto suggestiva.
Per finire, la musica, ciliegina sulla torta, che accompagna perfettamente questo anime e ne accentua l'epicità. La mia preferita è "Blumenkratz", ma mi sono ritrovata almeno un paio di volte a canticchiare "Don't lose your way" e a sfruttarlo per darmi la carica.

Ah, eri tu che cantavi. Pensavo stessero torturando dei gattini innocenti.

No, Clara che canta è una tortura così eccessiva che non la userei neanche contro di te.

Awww, grazie... suppongo.

Ricapitolando (ed ignorando un paio di individui che sono offesi perché ci ho messo tanto a scrivere un post): se cercate una serie che vi tenga incollati allo schermo facendovi ridere e strillare di eccitazione, se vi piacciono i combattimenti, e se siete capaci di non prendere troppo sul serio una serie che non va assolutamente presa sul serio... siete ancora qua? Andate a guardare Kill la Kill adesso!

Clara

PS: Ma prima, scrivete qui sotto un insulto a Clara per la sua pigriza e ditele di andare a studiare. Se li merita tutti, la nullafacente.