giovedì 31 ottobre 2013

Buon Halloween!

Credevate che mi sarei dimenticata di questa occasione commerciale che altro non è che una scusa per vendere a prezzi stratosferici dolcetti la cui unica differenza, rispetto a quelli normali, è la forma a zucca? (Ogni riferimento a pasticcerie realmente esistenti ed alle fregature prese dalle mie coinquiline è puramente casuale, per la cronaca...)
Naturalmente no, ma non ho neppure il tempo di scrivere un post decente, con il Nanowrimo così vicino: ancora non avete capito di cosa sto parlando? E' il post subito sotto a questo, fate girare un pochino la rotellina del mouse...
Quindi, per festeggiare (economicamente) l'occasione, ecco un paio di immagini, realizzate con quei famosi giochini di dress up che tanto mi fanno perdere tempo ^_^

Ormai dovreste saperlo... quando Clara non vuole scrivere, pubblica immagini inutili.

Oppure più semplicemente non pubblica. Stavolta però sta cercando di sfogare un non meglio definito "stress pre-Nanowrimo". Nel prossimo mese esso diventerà "stress da Nanowrimo" e fornirà un notevole elemento di conversazione a me e Voce.

Tra l'altro ho anche preso la frusta di fuoco di cui vi dicevo, ora sto leggendo il manuale di istruzioni per capire come utilizzarla all'interno di una testa.

Maledizione al giorno in cui ho deciso che mi serviva una Voce della coscienza per spronarmi a scrivere, quella lì sta prendendo il lavoro troppo sul serio. In ogni caso, vi lascio le mie piccole produzioni ed i link, nel caso qualcuno di voi abbia un irrefrenabile impulso di giocare con le bambole, o semplicemente bisogno di visualizzare qualche personaggio.

Iniziamo con Scary Lily, dall'adorabile sito Azalea's Dolls. Un gioco ricco di possibilità di personalizzazione, ad esempio io ho optato per una simpatica diavoletta in libera uscita al cimitero.


Twisted Princess, invece, si basa sulle classiche principesse della Disney che le bambine adorano tanto... e le completa con macchie di sangue, armi appena utilizzate, cicatrici e sfondi terrorizzanti. E se non vi va di realizzare una Biancaneve zombie od una Pocahontas reduce da una strage, potete semplicemente abbinare vestiti, colori, acconciature ed accessori in modo totalmente libero, come ho fatto io qui sotto.


E per finire, dal sito Rinmaru Games, uno speciale Manga Creator con tanti bei costumi di Halloween disegnati con un impeccabile stile giapponese.


E per finire, un disegno che mostra l'interesse che questo post riscuoterà.

















Spazio bianco?

Appunto.

I miei simpaticissimi collaboratori hanno ancora una volta reso chiara la loro opinione sul mio blog, ma in realtà sono solo invidiosi perché questa volta non ho fatto dei graziosi disegnini a tema anche a loro.

Ma anche no.

Effettivamente sì.

Ma tu da che parte stai?

Va bene, basta così. Fine dei siparietti, fine del post, e buona serata di svago/mini-ponte a tutti! ^_^




Clara

mercoledì 30 ottobre 2013

E novembre si avvicina...

Già, novembre si avvicina, e con esso l'inizio del mio primo Nanowrimo. Sarà l'occasione buona per scrivere qualcosa di serio? Mi arrenderò dopo una settimana, vittima di qualche maledetto blocco dello scrittore? Lo scoprirò tra un paio di giorni, e voi, cari lettori, siete tutti invitati a scoprirlo con me ed ad accompagnarmi nella mia missione.
Per chi si fosse perso il post precedente, la sfida è questa:

50.000 PAROLE IN UN MESE

Tanto dovrò scrivere per garantirmi la vittoria, e se i post di questo blog e quelli in collaborazione con il Bardo Doloroso contribuiranno al totale, a fare la parte del leone sarà un romanzo di fantascienza che da troppo tempo giace abbandonato in un metaforico cassetto all'interno della mia testa.
Per ora, siamo ancora ai preparativi. Ho delineato la trama, e dato uno spessore ai personaggi principali, che ora oltre ad un nome hanno anche una storia ed un profilo psicologico. Ho visualizzato l'ambientazione, ed ho addirittura cercato qualche informazione pseudo-scientifica che possa supportare le tecnologie utilizzate nel mio ipotetico futuro.
Ma soprattutto ho fatto scorta di infusi da bere mentre lavoro, e di dolci da sgranocchiare... se continuo fino in fondo, mi sa che a dicembre troverete su Animula Solivaga qualche post intitolato "Come smaltire chili e chili di aiutini psicologici", ma per ora non voglio pensarci.
La mia famiglia ha già stabilito da anni che sono matta, quindi non li ho stupiti più di tanto. Le mie coinquiline ed i miei amici non condividono, per fortuna loro e sfortuna mia, la passione per la scrittura, dunque la maggior parte di loro non ha esattamente capito cosa io stia tentando di fare. E forse non l'ho capito neppure io, ma questo non mi ferma. Domani, 31 ottobre, mentre la gente si preparerà a festeggiare Halloween, io sarò lì a ripensare freneticamente a cosa potrei aver dimenticato di fare, con le dita frementi per l'ansia di incontrare la tastiera. Il 1 novembre, mentre voi vi riprenderete dai festeggiamenti, una piccola (si fa per dire) blogger, in compagnia di migliaia di altre persone in tutto il mondo, sarà alle prese con una nuova sfida!

Sono eccitatissima per questa mia "primo volta", lo avrete capito. Secondo un breve calcolo, per raggiungere 50.000 parole in un mese devo scrivere 1.666 parole al giorno... inseriamo alcuni contrattempi, e per avere un margine di vantaggio il mio scopo è arrivare alle 2.000 parole quotidiane. Tosto, vero?
Per fortuna qualcuno ha creato Nanotoons, il fumetto del Nanowrimo, ed almeno posso farmi due risate. Ora vi lascio a chiedervi quanto io sia definitivamente impazzita... arrivederci a presto! ^_^

Clara


lunedì 28 ottobre 2013

Atene - Il museo archeologico nazionale

E così, eccomi di nuovo qui a parlare di viaggi. Avevo promesso parecchi post fa (per la precisione in questo) di rivelarvi qualcosa di più sul mio viaggio in Grecia di inizio settembre, ed ora è arrivato il momento di mantenere quella promessa. Perché proprio ora, vi chiederete?

Semplice. Perché ha ritrovato soltanto ora la cartella delle fotografie, che aveva assai poco stranamente perso nei meandri di una delle sue molteplici chiavette. Sottolineerei inoltre che l'ha rinvenuta cercando altre immagini del tutto diverse.

La mia adorabile Voce ha ragione, purtroppo. Ma ora che le foto sono di nuovo saldamente in mio possesso, è giunto il momento di condividerle con voi, insieme a qualche consiglio per un'eventuale visita alla culla della civiltà occidentale. E, dal momento che avevo cominciato con Atene, mi pare il caso di continuare con la medesima illustre città, concentrandomi stavolta su uno dei suoi tanti musei, e non uno qualsiasi. Il Museo Archeologico Nazionale è il più grande della Grecia, ed ospita più di 11.000 reperti, dalla preistoria alla tarda antichità, distribuiti su un totale di circa 8000 metri quadri all'interno di un imponente edificio neoclassico di fine '800. La collezione nacque infatti per ospitare i ritrovamenti degli scavi nella zona di Atene, ampliandosi poi fino ad assumere le dimensioni e l'importanza attuali.



Una visita in senso cronologico non può che partire dalla fiorente collezione preistorica, che dal Neolitico passa alla civiltà cicladica ed ai suoi ieratici ed essenziali idoli di pietra...



... per poi proseguire con la civiltà micenea, in un trionfo di armi ed oro. Le famose maschere delle tombe di Micene, città che riceverà un post a parte entro breve tempo, sono esposte qui, insieme a lamine scintillanti, pugnali finemente intarsiati, ed altre tracce di quella civiltà.





A parte, lo spazio espositivo dedicato a Tera ed ai suoi affascinanti affreschi, conservati grazie all'eruzione vulcanica che fece del sito di Akrotiri un lontano precursore della nostra Pompei, e di questi reperti alcuni dei documenti meglio conservati sulla civiltà minoica.



Altrettanto ricca di arte, e di ricordi per chiunque abbia mai sfogliato un libro sulla cultura greca desiderando di saperne di più, è la sezione delle sculture, dai primi kouroi ancora geometrici e schematizzati, alle morbide curve dell'arte ellenistica. Pietra e bronzo si susseguono, rivelando la maestria di un popolo che seppe trasmettere alla materia l'ideale dell'armonia umana.


Questa figura dai muscoli in tensione, rinvenuta a Capo Artemisio, è Zeus o Poseidone? A stabilirlo era l'attributo che stringeva nella mano, pronto a scagliarlo... un fulmine o un tridente? Gli studiosi ancora non l'hanno stabilito con certezza. E mentre una divinità si appresta a rivelare il suo potere, un uomo si cinge molto più prosaicamente la fronte con una benda...


... ed un giovanissimo fantino, quasi rimpicciolito dalla scattante maestosità del suo destriero, si volta a controllare gli avversari mentre sprona il cavallo per l'ultimo tratto di una gara.


Un intero mondo si apre agli occhi dei visitatori, che infatti affluiscono numerosi in ogni stagione. Oltre agli "assaggi" catturati maldestramente dalla mia fotocamera, un intero patrimonio dell'umanità trova qui un'adeguata collocazione. Il meccanismo di Antikithera, un complesso calendario astronomico, ci attesta l'ingegnosità del suo costruttore, mentre i vasi a figure rosse o nere mostrano l'evolversi di tecniche raffinatissime.
E, se la Grecia non ci fosse sufficiente per un viaggio in Grecia, c'è anche un'intrigante sezione di antichità egiziane. Poteva una blogger per passione e scrittrice per sbaglio come la sottoscritta non immortalare, giusto per precauzione, questi antichi protettori della scrittura?



Una visita che vale davvero la pena di fare, se state programmando un viaggio ad Atene. Presto vi offrirò altre ghiotte destinazioni, nonché qualche consiglio più pratico, sia su Atene che su altre città elleniche. Allora, vi interessa l'idea?

Arrivederci a presto,

Clara


giovedì 24 ottobre 2013

1/2 Prince




Con questo post, arrivo all'ultima delle anticipazioni che vi avevo dato, ed esaurisco per un po' la sezione anime e manga... dove "un po'" significa al massimo un paio di settimane, ormai lo avrete capito. Ma mi sono accorta che questo blog recentemente ha subito una netta virata verso il Giappone, mettendo in secondo piano i miei altri interessi, e voglio rimediare... ehi, ho anche ritrovato la cartella con le fotografie della Grecia che non avevo più pubblicato!
Detto questo, stavolta NON vi sto parlando di un manga. Sconvolti, vero?
Terribilmente.
Ciao, Voce. Io lo stavo chiedendo ai lettori.
No, stavi facendo una domanda retorica rivolta solo a te stessa, tra l'altro con intimo compiacimento per aver creato, a tuo discutibile parere, un attimo di suspense che ora stai cercando di prolungare mediante questo dialogo immaginario. Recensisci e basta.
D'accordo, d'accordo, recensisco. Dunque, quando dico che 1/2 Prince non è un manga, intendo dire che non si tratta di un fumetto giapponese, ma di un manhua, ossia un fumetto cinese.
Non fare tanto la saputella, hai imparato la parola due settimane fa.



La storia è tratta da un romanzo, pubblicato originariamente online, dell'autrice taiwanese Yu Wo, da cui è stata tratta la serie illustrata da Choi Hong Chong. Nel futuro, la realtà virtuale si è sviluppata a tal punto da rendere possibile la costruzione di un gioco online con un realismo del 99%, un autentico nuovo mondo di tema fantasy dove i giocatori possono sperimentare le sensazioni come nella vita reale. "Second Life" è un immediato successo, come prevedibile.
La protagonista, Feng Lan, subito prima di registrarsi ed iniziare a giocare litiga con il suo fratello gemello a proposito dei vantaggi che il gioco concede ai personaggi femminili, e prende d'impulso la sua decisione. Sarà la prima ed unica giocatrice di Second Life ad avere un avatar maschio, l'affascinante elfo guerriero Prince. Inizia così la sua avventura all'interno del mondo fantastico del gioco, dove Prince scopre le regole, le stesse dei nostri giochi virtuali, con avanzamenti di livello, punti vita, e party da formare. Incontra nuovi personaggi, e si trova presto in una quantità di situazioni imbarazzanti a causa dell'aspetto meraviglioso che fa strage di cuori tra le altre giocatrici... ovviamente inconsapevoli che Prince è una donna!
Presto intorno a Prince/Lan si forma un party di avventurieri, ed il fumetto segue le loro avventure: la ladra Lolidragon, un chierico/lupo appropriatamente chiamato Wolf, la maga Yulian, la negromante (ed aspirante emula di Sailor Moon) Doll, ed un affascinante bardo, Gui, che sembra nutrire un certo interesse sentimentale verso Prince... cosa che non dispiacerebbe affatto a Lan, se non significasse che a quanto pare quell'uomo così bello è gay. E soprattutto se lo stesso Gui non spuntasse poco dopo nella sua vita reale, causandole non pochi problemi nello sforzo di mantenere segreta la sua identità. Dal momento che non fa che incontrare, nel gioco, personaggi che hanno a che fare con lei nella vita reale, la situazione non può che complicarsi rapidamente...



E questo, per quanto riguarda la trama. Passiamo ora alla mia opinione. Innanzitutto, lo stile di disegno, come ho già detto nella mia "anticipazione" è davvero benc curato e piacevole. I personaggi maschili sono tutti, o quasi, i tipici "bishonen", affascinanti maschi dai tratti raffinati, forse vagamente femminili. Le ragazze sono anch'esse disegnate secondo il consueto standard di bellezza dei manga. Insomma, sia i lettori sia le lettrici possono apprezzare lo stile dei personaggi. Lo stesso vale per l'ambientazione, con splendidi paesaggi e maestose città, che contribuiscono a far comprendere anche a noi il motivo per cui i personaggi siano così affascinati da Second Life e dal suo mondo lussureggiante.
La trama procede rapidamente, divisa in differenti archi narrativi che si fanno via via più complessi. Se all'inizio prevalgono gli intermezzi comici ed in generale i momenti di umorismo, andando avanti la storia prende una piega più complessa, senza tuttavia abbandonare del tutto quella leggerezza ironica che la caratterizzava. L'umorismo si basa naturalmente sulla situazione di Prince/Lan, costretta a nascondere la propria identità ed a comportarsi da maschio, e sugli equivoci che questo origina, fonte di notevole divertimento per i lettori. Anche l'ingenuità della povera protagonista è occasione di comicità per noi e di guai per lei.
Oltre alla nostra fanciulla travestita, risultano divertenti e simpatici anche gli altri personaggi, e ce ne sono parecchi. Il cast si amplia progressivamente fino a coinvolgere decine di figure, e questo è forse un aspetto negativo, perché non tutte sono approfondite quanto vorrei, ed altre rimangono inevitabilmente in ombra. Ma i personaggi principali sono ben delineati ed interessanti, ed anche gli altri hanno almeno un "momento di gloria" nel corso della trama.



Disegno, stile, personaggi. E con questo la tua scaletta di recensione è conclusa, vero? Ora pubblicherai il post e ti dedicherai a qualche attività più produttiva.
Ma si può sapere chi ti ha nominato Voce della coscienza?
Tu, un paio di post fa. Se ora soffri anche di vuoti di memoria, più che una voce della coscienza ti serve un'agenda dove segnarti di respirare.
La crudeltà della mia compagna di blog è ingiustificata come al solito, ma ha ragione. La recensione finisce qui, e con essa anche il post. Permane l'invito ad andare a dare una sbirciata a questo manhua, e se proprio vi incuriosisce anche alla storia da cui è tratto, che è stata tradotta in inglese dai fan e resa disponibile su Internet. Ovviamente il libro ha già un finale mentre il fumetto è ancora in svolgimento, quindi... occhio agli spoiler!
Ora torno a preparare il mio Nanowrimo, che probabilmente sarà un argomento di conversazione costante su questo blog per tutto il mese di novembre. Arrivederci a tutti, spero!
Con "attività produttiva" intendevo più che altro qualcosa come andare a pelare patate. Comunque, arrivederci anche da parte mia.

Clara
e la Voce

lunedì 21 ottobre 2013

Extra Existence

Come promesso, eccomi di nuovo qui a recensire manga totalmente sconosciuti a chiunque non sia la sottoscritta. Qualcuno si starà forse chiedendo come sia possibile che io entri in contatto con titoli così misteriosi, e la risposta è semplice: ho un sacco di tempo da perdere.



Avevo già preannunciato questa recensione in un post precedente, ed ora eccola qui. "Extra Existence", di Etourouji Shiono, è un manga composto da un unico volume, quindi una lettura rapida per chiunque abbia deciso di non sprecare giorni interi a rintracciare qualche centinaio di capitoli. Proprio la sua brevità è forse uno degli aspetti negativi, perché non permette di sviluppare pienamente le buone potenzialità della trama e lascia vari punti oscuri, il che è un peccato perché la storia è intrigante.
In breve, 13 anni prima dell'inizio della vicenda un misterioso oggetto compare in una città del Giappone. Da lì, un esercito di creature terrificanti, i Damon, invade la Terra, provocando uno scenario apocalittico. Dopo anni di lotta estenuante, i militari riescono infine a trovare un modo per bloccare l'avanzata dei mostri: un potere speciale chiamato "exex", Extra Existence, in grado di legarsi a parti del corpo umano.
La storia segue Hana e Yuto, la prima una giovanissima Exex, il secondo un ragazzino che si ritrova nel posto sbagliato al momento sbagliato e si ritrova a dover accettare quel potere. C'è molta attenzione allo sviluppo dei due personaggi principali e del loro rapporto, senza tuttavia relegare nell'ombra i personaggi secondari. Tutti, protagonisti e comprimari, sono tratteggiati in maniera realistica - non è "normale" che dei bambini siano inviati in guerra, come molte altre serie sembrano lasciar supporre, ma gli adulti presenti si pongono il problema, e lo stesso Yuto è all'inizio riluttante ad accettare la lotta. Si tratta di personaggi con un proprio spessore narrativo e sentimentale, capaci di fare presa sul lettore per la buona caratterizzazione.
La trama, come ho già detto, soffre della brevità che lascia in sospeso molte cose, come la provenienza del nemico, ma risulta ugualmente piacevole e caratterizzata da un buon ritmo. Forse l'idea della lotta per il possesso della Terra contro orde di misteriose creature non è esattamente originale, ma ci sono spunti piuttosto interessanti, come la natura del potere di Hana o le reazioni dei personaggi alla situazione, che riscattano ampiamente questo manga. Il finale è ragionevolmente "conclusivo", ma lascia molto spazio all'interpretazione ed alla fantasia del lettore... forse abbastanza spazio da ottenere un seguito, ma non essendo l'autore non posso che augurarmelo.
I disegni sono a mio parere curati benissimo, con particolari ben definiti. In particolare mi è piaciuto, a livello grafico, il modo di rendere le espressioni di Hana, che, senza fare troppi spoiler, hanno una fondamentale rilevanza nella storia.


Recensione corta oggi, cari lettori, ma il punto è che non c'è molto da dire su una storia così breve, a parte invitarvi a darle una possibilità. Possibilità che, a mio parere, merita pienamente.
E con questo vi saluto dandovi appuntamento al mio prossimo post! ^_^

Melanita


venerdì 18 ottobre 2013

Il novembre folle di un'autrice

Ce l'ho fatta. Ho finalmente trovato il modo di rovinare qualsiasi progetto di studio, o qualsiasi traccia di vita sociale, che io possa aver mai vagamente ipotizzato per il mese di novembre. Ed il mezzo per raggiungere questo scopo, cari lettori, si chiama Nanowrimo, ovvero National November Writing Month. National mica tanto, visto che ormai è una piaga di dimensioni globali.
Si tratta di una sfida con se stessi e con il mondo: scrivere 50.000 parole in un mese, preferibilmente inserite in una storia dotata di senso logico e grammaticale.
Quindi le tue storie sono escluse in partenza.
Visto che tu ed i tuoi commenti non sarete compresi in questa storia, le possibilità migliorano ampiamente. Ti eleggo a mia Voce della coscienza per costringermi a scrivere ogni giorno.
Sono autorizzata ad usare un lanciafiamme? Oppure una frusta di fuoco?
E dove l'avresti recuperata una frusta di fuoco, tu?
Sai quello zio di Piccolo Troll che aveva fatto una brutta fine in una rissa nella discoteca di Moria? Pare che abbiano mandato una serie di gadgets tradizionali alla famiglia come segno di dispiacere, tra cui appunto le tipiche fruste di fuoco. Piccolo Troll ha telefonato per chiedere se può portarne una, quando torna dalla sua visita ai parenti.
Non so chi sia messo peggio tra voi due. Comunque, meglio continuare a spiegare ai lettori che cosa sia questo Nanowrimo, su cui potete trovare ogni informazione possibile ed immaginabile alla pagina principale del sito, nanowrimo.org. Non dovrete pagare nulla, non ci sono particolari obblighi, non siete tenuti a scrivere la vostra opera secondo specifiche linee-guida. C'è solo un'intera comunità online di pazzi scatenati con un obiettivo comune: fondere le proprie tastiere per 30 giorni, e sconfiggere il terrificante blocco dello scrittore. Ci sono forums su cui sfogare la vostra rabbia contro ispirazioni traditrici e trame che si ostinano a presentare buchi, ci sono consigli utili per spronarti a non cedere alla pigrizia o alla disperazione... c'è tutto quello che ti serve per una sfida epica!
Falso. Non vedo le fruste di fuoco da nessuna parte.
Insomma, per ora mi sembra un ottimo modo per riuscire a fare qualcosa che vorrei fare da molto tempo, ma senza mai trovare l'incentivo giusto. Ho scritto alcune fanfiction e diversi racconti, ma non sono mai riuscita a completare un'opera di una certa lunghezza senza impiegare intere ere geologiche, al termine delle quali finivo per odiare tutto ciò che avevo scritto. Mi getterò in una serie di racconti di fantascienza, ambientati in un universo con cui la mia mente sta giocherellando ormai da parecchio... e chissà, se raggiungo la mia personale vittoria, prima o poi potreste leggerli anche voi! ;)
Se siete aspiranti scrittori in cerca di un incentivo, o se semplicemente pensate di avere una storia da raccontare, cosa ne dite di unirvi a me per la follia di novembre? Manca ancora un po' alla partenza, che avverrà esattamente il primo del mese, quindi avete il tempo per decidere. Ma vi avverto, gli effetti possono essere deleteri: basta cercare "Nanowrimo" tra le immagini di Google, e troverete qualche interessante vignetta sulle drammatiche conseguenze che potreste affrontare...
Mah, non è che tu sia mai stata messa tanto meglio.
E non preoccupatevi, non abbandonerò Animula Solivaga né nessun altro dei miei progetti. Al massimo vi sorbirete qualche sproloquio sul proseguimento della mia sfida contro il contaparole.


Oppure qualche mio sproloquio sull'utilizzo corretto delle fruste di fuoco.
Certo che sei fissata.
Preferivi il lanciafiamme?
Ora me ne vado prima che la mia cara Voce nella testa/Voce della coscienza/sadica aguzzina metta in atto altre minacce. Arrivederci a presto!



Clara
ed una Voce ancora sconvolta dalla capacità di questa blogger di tuffarsi di testa negli abissi della follia.

mercoledì 16 ottobre 2013

Hataraku Maou Sama



L'Oscuro Signore ha scatenato il suo esercito contro Ente Isla, e si appresta a conquistare l'intero mondo magico. Ma un'Eroina intrepida interviene a cacciarlo, ed il re dei demoni è costretto a ritirarsi, con il suo fedele generale, attraverso un portale dimensionale. Egli giura che tornerà a mietere la sua vendetta...
... se prima riesce a recuperare i suoi poteri, che in una Tokyo senza magia come la nostra funzionano poco, ed a mantenersi nel frattempo.
Questo, in sintesi, l'inizio di Hataraku Maou-sama!, uno degli anime di cui avevo promesso di parlarvi nello scorso post. Visto che ogni tanto anche io riesco a mantenere la parola data? Poi non andate in giro a dire che questo blog è disorganizzato U_U
A rigor del vero non è il blog ad essere disorganizzato, ma l'autrice. Aggiungerei anche pigra, incostante e smemorata, ma non vorrei che tu ti montassi la testa.
Beh, torniamo alla recensione che è meglio.
Maou Satan, o Mao Sadao, come si è registrato all'anagrafe, si rende presto conto che in un mondo come il nostro una sola cosa è indispensabile: soldi! Affitto, vitto, spese di tutti i giorni... e così il Signore dei demoni diventa un solerte impiegato del fast food MgRonald, mentre il generale Alsiel, rinominato Ashiya, si rassegna a riciclarsi come miglior casalingo della storia degli anime mentre cerca un modo per ritornare indietro. La situazione si complica presto, però, perché anche l'eroina Emilia ha seguito il Signore oscuro, decisa a bloccarne le oscure trame, anche se questo significa trovarsi un impiego al call center e fare la stalker ai danni dei due, che purtroppo per lei tramano assai poco. E non sono gli unici ad aver lasciato Ente Isla...

Insomma, fine del riassunto ed inizio delle opinioni personali. Questo anime è super-consigliato a chiunque voglia farsi una bella risata, o meglio una risata quasi continua, con una trama originale ed interessante. Maou è il più adorabile signore oscuro di sempre, ed Alsiel/Ashiya vince il titolo "miglior casalingo dell'anno". E' particolarmente affascinante vedere due esseri che dovrebbero portare terrore nel mondo scontrarsi con gli aspetti più banali della vita quotidiana, e soprattutto la loro reazione iniziale, quando si accorgono lentamente della situazione in cui sono finiti, è impagabile. Ma vorrei vedere voi: un momento prima state minacciando un'atroce vendetta, e poco dopo due poliziotti vi scambiano per dei cosplayer ubriachi, che cosa fareste?


E poi c'è Emilia, l'acerrima nemica del signore oscuro, che sul serio non ne può più di vedere i loro scontri scambiati per un bisticcio tra fidanzati da chiunque stia passando nei paraggi. E di dover spiegare a Chiho, la giovane collega di Mao, che non è una sua rivale. Gli sforzi di Emilia di mantenere la sua eroica dignità in un mondo che di eroico a ben poco sono uno dei migliori elementi di comicità, così come i continui fraintendimenti sul suo rapporto con gli altri.

Il signore oscuro e l'eroina. In che senso non sembrano nemici mortali?!


Ma non c'è solo comicità in questo anime, che riesce anche ad inserire qua e là dei ben costruiti momenti di azione, soprattutto dalla metà della serie. Ci sono misteriosi nemici che vogliono eliminare i nostri protagonisti, e non tutti ad Ente Isla condividono l'idealismo dell'eroina. Per non parlare dei momenti più "sentimentali": è difficile non avvertire un moto di tristezza per la solitudine di Emi, che approda da sola in una realtà sconosciuta, o non sentire tenerezza per la dolce Chiho che si preoccupa di appuntamenti e rivali in amore, ignara di cosa stia succedendo.
Vediamo di ricapitolare: trama interessante, buon umorismo, personaggi che generano un'immediata simpatia ed un po' d'azione che non guasta. Il tutto unito ad uno stile di disegno ben curato, ad un ritmo piacevole che costruisce la storia senza andare troppo in fretta, ed al sistematico stravolgimento delle norme fantasy.
Se vi interessa un fantasy moderno atipico e divertente, vi consiglio sinceramente questa serie. Allora, cosa ne pensate?


lunedì 14 ottobre 2013

Preview: prossimamente su Animula!

Arriva sempre quel giorno in cui la voglia di scrivere si riduce a zero, ed una povera blogger si ritrova a fissare lo schermo chiedendosi cosa inserire in un post per ridurre al minimo la quantità di movimenti delle dita sulla tastiera necessari. Dal momento che nel mio caso quel giorno arriva con frequenza allarmante, ho già da tempo sviluppato un'astuta tecnica di emergenza che consiste nel pubblicare immagini realizzate nei momenti di relax.
Naturalmente, l'idea di evitare di intasare la bacheca di post inutili non ti passa neanche per la testa, vero? Se almeno li facessi tu quei disegni, comprenderei una certa mal riposta soddisfazione nel mostrarli al mondo, ma la verità è che prendi immagini da Internet e poi le modifichi con un programmino online. Quale è lo scopo profondo di tutto ciò?
Oh, beh, mi pare ovvio. Diffondere nel mondo la conoscenza dei miei manga/anime preferiti del momento, attraverso la programmatica invasione delle communities che frequento. U_U
Questa volta per di più le immagini riguarderanno tutte anime e manga che mi appresto a recensire, e quindi saranno una sorta di piccola anticipazione per i lettori. Capito, lettori? Sto parlando a voi!
Ah, meno male. Temevo che stessi parlando con una Voce nella tua testa.
Ma tu proprio non hai niente di meglio da fare?
Piccolo Troll è di nuovo andato a trovare i parenti, e ritengo mio preciso dovere supervisionare il contenuto del tuo cervello, dopo quello che è successo l'ultima volta che ho provato ad andare in vacanza. Non voglio ritrovarmi in un'altra "The Voice - qualcosa", oppure a pubblicizzare un tuo raccontino indossando strani vestiti.
Ringrazia il cielo che la mia ispirazione si stia concentrando su qualcos'altro di cui parlerò in seguito. Senza altre distrazioni, dunque, ecco le immagini promesse:

- 1/2 Prince, un manhua, ovvero un manga cinese, con splendidi disegni.
Traduco per chiunque non abbia ancora capito come funziona la mente di una fangirl: splendidi disegni = personaggi maschili dietro a cui sbavare. Ora che ci penso non ho mai pubblicato la lista completa degli amori inesistenti di Clara... prima o poi rimedierò...


- Extra Existence, un manga di breve durata ma intrigante ambientazione. Ed i protagonisti sono così pucciosi *_*
Pucciosità: la fissa costante delle fangirl. Se sentite qualcuno utilizzare questo termine, siete autorizzati a rispondere con un sincero STER-MI-NA-RE.



E per finire, dopo due manga, ecco un anime, il divertentissimo Hataraku Maou-sama!
Non sia mai che manchi un superlativo "-issimo", giusto per sottolineare il fanatismo di questa povera illusa per l'animazione giapponese.


Volete sapere qualcosa di più di queste storie? Volete conoscere trama, personaggi ed opinione personale della vostra Clara in proposito?
Ma anche no.
In tal caso, appuntamento su Animula Solivaga! A presto!

Clara
e l'immancabile Voce, che vorrebbe sottolineare ancora una volta l'inutilità di questo post.

giovedì 10 ottobre 2013

Kingdom of zombie

Continua, come preannunciato, la mia immersione nel mondo degli zombie giapponesi, e continua con un titolo che porta un'interessante innovazione nella tradizionale piaga non-morta. "Kingdom of zombie" (autore Nokeok) è infatti un horror ambientato in un mondo medievale, ed inizia proprio presentando alcuni uomini che cercano i superstiti ad una terribile epidemia di peste. E trovano una superstite, una piccola bambina chiusa in una capanna... salvo poi rendersi conto che non è poi così viva, né così innocua.
Venti anni dopo, la piaga degli zombie si è sparsa a tal punto da costringere la popolazione a rifugiarsi in grandi città fortificate (mi dicono che questo pezzo è simile a "L'attacco dei titani", che però non ho mai visto né letto, quindi soprassiedo). Il giovane Van organizza una fuga spericolata dalla casa che condivide con il nonno che l'ha allevato, e corre a vedere la giostra dei cavalieri, ma cambia idea quando uno di loro gli chiede di portare un messaggio ad una delle guarnigioni che difendono le mura. Van arriva giusto in tempo per assistere all'irruzione dei non-morti attraverso una porta aperta a tradimento, e si ritrova a fronteggiare la morte. Ma, all'ultimo momento, qualcosa scatta dentro di lui, ed il ragazzo si trasforma in una gelida macchina assassina, eliminando da solo tutti i nemici. E' solo l'inizio di un'avventura in cui Van si getta a testa alta, un'avventura che presto vede comparire nuovi personaggi e nuovi, misteriosi nemici...



Purtroppo non c'è molto altro che posso dire, visto che finora sono usciti soltanto undici capitoli (sto parlando di quelli in lingua originale che leggo su Internet in inglese, perché in Italia non è ancora arrivato) e per quanto io attenda non c'è ancora traccia del dodicesimo. Ma posso dirvi che la trama si sta facendo sempre più interessante, e che l'approccio originale non si limita all'ambientazione. Van è un protagonista simpaticissimo, con gli ideali e l'energia di un ragazzo deciso a dimostrare il proprio valore, ed anche gli altri comprimari sono interessanti e ben costruiti. La trama procede in modo rapido ed efficace, ricca d'azione e di suspence, dosando bene i colpi di scena che si susseguono assai frequentemente.
Un passato ancora da svelare, complotti celati nell'ombra, poteri incomprensibili e l'ombra di una terribile profezia... che cosa attende Van ed i suoi nuovi amici, fuori dalle mura della città?
Se vi piacciono gli zombie, i mondi medievali ed i manga shounen, questo titolo è quello che fa per voi! Così almeno avrò qualcun altro con cui condividere l'ansia che arrivi una continuazione ;)
Oh, e visto che è un altro di quei manga completamente sconosciuti a chiunque tranne me, non sono riuscita a trovare nessuna fan art carina. Quindi, con il fido Pixlr, ho personalmente provveduto a reinterpretare il risveglio dei poteri di Van come segue:


Arrivederci a presto,

Clara

mercoledì 9 ottobre 2013

Collaborazione in corso!

Salve a tutti, cari lettori. Ancora una volta è la vostra Voce a prendere il posto della blogger titolare, e non mi sento affatto in colpa a dirvi che questo accade perché lei è troppo occupata a leggere manga mentre dovrebbe studiare. Non so, non avete la sensazione di avere già sentito questa storia?
Comunque, di sicuro non avete sentito la storia che sto per introdurvi. 

E prima che lo chiediate, no, Clara non ha di sicuro ottenuto il mio permesso per usarmi nel poster promozionale. Su quello di Piccolo Troll non mi pronuncerei, ha una certa tolleranza per questo genere di malvagi esperimenti. La tizia che vedete al centro non è un'aggiunta ai personaggi del blog, perché staremmo già abbastanza stretti, ma l'avatar di Clara per scrivere sul Bardo Doloroso. Già, proprio così. Come Piccolo Troll vi aveva già annunciato mentre ero... uhm, indisposta (qui), Clara ha iniziato a collaborare con quest'altro blog, e posso solo sperare che l'esperienza aiuti lei a migliorare e me a godere di un po' di pace.
Ha appena iniziato una storia, che si inserisce nel mondo fantasy creato dal Bardo (sì, in pratica sta scrivendo fanfiction con il permesso dell'autore originale. Sì, è quello che ha sempre sognato) e vorrebbe taaaanto che voi la leggeste e magari commentaste. Ma non vuole chiedervelo di persona quindi, tanto per cambiare, fa fare il lavoro sporco a me.
Avete voglia di leggere un racconto fantasy comico? Volete seguire i tentativi di un trio di aspiranti streghe di scoprire i segreti di una misteriosa sfera di cristallo? Volete assistere alla nascita, o forse no, di una storia d'amore e avventura tra un intrepido eroe ed un'affascinante maga?
Allora, potete perdere il vostro tempo con questo post e con tutte le altre fantastiche storie che stanno andando avanti sul Bardo Doloroso. La maggior parte di esse, sia ringraziato il cielo, non sono scritte da Clara.
Ora scusatemi, devo andare a verificare se quel bastone magico può essere utilizzato anche in forma incorporea per picchiare mentalmente una certa blogger nullafacente...


la Voce

martedì 8 ottobre 2013

L'ultimo teorema

C'era una volta, nel lontano 1952, un coraggioso progetto editoriale per portare in Italia i libri migliori della fantascienza, e non solo, internazionale. Si chiamava Urania, e l'anno scorso ha compiuto sessanta anni, confermandosi come la più longeva collana del suo genere.
Quale modo migliore di festeggiare tale compleanno, che con la pubblicazione del frutto della collaborazione tra due grandissimi del mondo fantascientifico? Sto parlando di Arthur Clarke, autore tra l'altro della notissima saga di "Odissea nello spazio", e di Frederick Pohl, che ci ha regalato perle come "I mercanti dello spazio". Ma, dal momento che oggi devo parlarvi di un altro libro, tralascio le varie pietre miliari del genere e passo a "L'ultimo teorema", l'argomento di questo post.



"Un uomo non potrà mai volare nello spazio, dicevano i saccenti. Negli stessi anni, e per lo stesso motivo, decretarono che un'astronave non potesse atterrare in Italia. Invece l'astronave Ares atterrò, "prima nave di linea regolare tra i pianeti", e cambiò tutto. Era quella del n. 1 dei "Romanzi di Urania", scesa su di noi il 10 ottobre 1952. Oggi, a sessant'anni di distanza e quasi 1600 numeri dopo, l'ultimo romanzo di Arthur Clarke - scritto in collaborazione con Frederik Pohl - viene a festeggiare degnamente il nostro anniversario. E se qualcuno si chiedesse: "Ma che teorema mi hai fatto?", gli risponderemmo che si tratta del celebre teorema di Fermat, e che un giovane matematico dello Sri Lanka è il primo ad averne scoperto la dimostrazione originale. Mentre ai danni della Terra, strisciante e insidiosa, si prepara l'invasione aliena..."

Ranjit Subramian, il protagonista, è un giovane che rimane affascinato da uno dei grandi enigmi matematici della storia e, dopo una serie di avventure che segnano la sua vita e la sua crescita, riesce a risolverlo. Nel frattempo la situazione politica del mondo è capovolta da una nuova arma e da un'organizzazione dalle mire altamente utopistiche. E nello stesso tempo, in un'altra parte dell'universo, razze antiche e potenti si stanno accorgendo dell'esistenza della Terra, e con una certa preoccupazione...
Naturalmente, dopo aver visto i nomi degli autori, partivo già con aspettative altissime sulla loro collaborazione, e devo dire che non sono rimasta delusa. Il libro ha una trama coinvolgente, che unisce gli elementi fantascientifici alla vita del protagonista, seguendolo dalla sua giovinezza attraverso gli eventi che ne segnano l'esistenza. Ranjit è un uomo autentico e come tale è rappresentato, con i suoi difetti, i suoi dubbi, il suo orgoglio. Non è perfetto e non è un mostro, è semplicemente un essere umano che si comporta esattamente come tale, e lo stesso si può dire degli altri personaggi, in cui è facile riconoscere punti di vista condivisi da molti.
Al tempo stesso, il romanzo si concentra anche sul mondo e sulla sua evoluzione, disegnando una storia che, sulla base di supposti sviluppi scientifici che sono presentati in modo assolutamente plausibile, risulta realistica e credibile. Le tensioni politiche, i disordini che attraversano il pianeta, i problemi sociali ed economici e le soluzioni tentate risultano perfettamente coerenti con la situazione attuale, ricordando il fatto che il libro è stato scritto così di recente. Se avete già letto qualcosa di Heinlein e Pohl, non sarà necessario sottolineare oltre la loro abilità nel costruire un mondo narrativo ben congegnato e dotato di una logica interna in cui si possono riconoscere meccanismi del presente o di ogni tempo.
E naturalmente c'è l'elemento fantascientifico, rappresentato da un lato dai progressi tecnologici che permettono all'umanità di arrivare sulla Luna ed oltre, dall'altro dalle razze aliene che si accorgono finalmente di quel pianetino azzurro così irrequieto. Proprio queste razze, uniche ed affascinanti nella loro varietà, sono tratteggiate con un'originalità ed un'ironia che chiunque abbia letto "I mercanti dello spazio" riconoscerà subito. Interessante è anche la contrapposizione che si crea tra il "piccolo" microcosmo degli umani protagonisti e la dimensione galattica degli eventi che si svolgono nel frattempo nello spazio, ed il modo in cui entrambi si fondono.
Per quanto riguarda la trama, è stata soddisfacente e ben ingegnata, con un finale che coglie piacevolmente di sorpresa. Ho trovato tuttavia alcuni passaggi un po' lenti o "superflui", altri al contrario non approfonditi quanto avrei voluto, ma questo dipende dallo sforzo di rendere ogni elemento credibile senza tralasciare troppe cose per inseguire l'azione principale. E poi, se proprio non vi va di seguire una discussione scientifica, c'è sempre quel sacrosanto diritto dei lettori a saltare le pagine, giusto?

In definitiva, "L'ultimo teorema" vi può far passare delle ore di ottima lettura, e se siete appassionati di fantascienza una collaborazione tra due grandi universalmente riconosciuti non può che far piacere. Voi cosa ne dite?


Clara


mercoledì 2 ottobre 2013

Kyoukai senjou no Horizon

Per la serie, "quando sei da sola in appartamento nessuno può controllare che cosa guardi e quindi puoi dedicarti agli anime di cui le tue coinquiline non sanno niente", ecco a voi una serie che ho avuto l'occasione di guardare questo inverno, e che ora riemerge in stile "creatura dell'abisso" dagli oceani della mia memoria.
Trattasi, come tutti voi avrete già intuito dal titolo, delle due stagioni di "Kyoukai senjou no Horizon", nel nostro amato italiano "Horizon in mezzo al nulla". No, la parola iniziale non deriva dall'incapacità della vostra cara blogger di distinguere l'inglese dall'italiano, ma dal nome di uno dei personaggi principali.



Ma prendiamo il discorso alla larga, ed iniziamo a dare un'ambientazione alla storia, prendendo per pigrizia quella riportata sul sito Animeclick:

In un lontano futuro l'umanità ha abbandonato la Terra, ormai in rovina, per emigrare nello spazio. Tuttavia, in seguito ad alcuni eventi non meglio definiti, la razza umana è costretta a ritornare sul pianeta ora inabitabile con l'eccezione della regione del Giappone. Mentre il paese viene occupato dai discendenti dei suoi vecchi abitanti viene creata al contempo una dimensione parallela destinata al resto della popolazione. Tale dimensione verrà identificata come gli "Stati Divini Armonici" per distinguerla dal vero Giappone detto "Stati Divini"
Al fine di ritrovare la tecnologia per raggiungere nuovamente lo spazio l'umanità attua un processo di ricostruzione della storia a partire dal 10.000 A.C. seguendo quanto scritto in un libro sacro conosciuto come "Il Testamento".
Anno 1413 d.C. - A causa di un incidente misterioso gli "Stati Divini Armonici" collassano sugli "Stati Divini" generando una catastrofe. Considerato responsabile dell'accaduto, il Giappone entra in guerra con il resto delle nazioni nella "Guerra di unificazione Armonica" in cui viene sconfitto. Il territorio abitabile viene quindi diviso tra le varie potenze mentre i giapponesi sono costretti a emigrare sull'enorme nave volante Musashi.
Anno 1648 d.C. ultimo anno riportato nel Testamento - Eventi misteriosi e sparizioni inspiegabili danno forza alle voci su una possibile fine del mondo. 
Mentre alcuni personaggi si muovono nell'ombra per cercare di cambiare la storia, Toori Aoi, l' "impossibile" presidente del consiglio studentesco dell'Accademia Ariadust di Musashi, si prepara a dar via a qualcosa che forse potrebbe cambiare il mondo...


... e a recuperare le emozioni della sua amata Horizon, la sua amica d'infanzia morta anni prima, la cui coscienza è stata trasferita in una bambola meccanica. Oh, tali emozioni sono anche inserite in armamenti potentissimi divisi tra tutte le altre nazioni del mondo... cosa fare?



Sì, è esattamente complicato come sembra, ma questo significa avere un ambientazione complessa ed accuratamente costruita, che a prima vista può creare un'impressione di caos ma in realtà, quasi miracolosamente, funziona benissimo. E soprattutto è del tutto diversa da quella di qualsiasi altro anime di mia conoscenza. La massa abnorme di informazioni che vengono date in ogni dialogo serio costringe lo spettatore a risentire alcuni passaggi per capire cosa stia succedendo, ma vi esorto a non lasciarvi scoraggiare, perché è raro trovare un mondo così ben delineato.
Lo stesso vale per i personaggi, che sono davvero molti. Dimenticatevi quelle serie in cui dovete solo ricordare il nome del protagonista e di due comprimarie: il cast qui conta decine di personaggi, tutti ricevono un nome ed una caratterizzazione, e molti di loro hanno anche un passato. Una puntata accende i riflettori su una figura, quella dopo su altre, a volte lasciando nell'ombra i "protagonisti" principali per sviluppare altre storie. Ognuno riceve il proprio spazio, e dal momento che la varietà dei personaggi è un altro punto di forza di questo anime, non può che essere un'ottima cosa.
Parlando dei personaggi arrivo al fanservice, di cui in genere faccio volentieri a meno ma che per fortuna, per quanto ampiamente presente (alcuni personaggi femminili hanno seni di dimensioni improponibili), rimane comunque subordinato alla trama ed anzi contribuisce all'onnipresente dimensione comica, alleggerendo il peso di una storia complessa e ricca di sfaccettature.
Uno dei punti eccezionali di questa serie, a mio parere, è poi quello relativo ai poteri speciali dei personaggi. Anche da questo punto di vista c'è una varietà incredibile, ed al tempo stesso un'accuratezza magistrale. Ogni arma ed ogni potere ha le sue caratteristiche uniche, spiegate spesso nel corso degli scontri, che ti tengono per il fiato sospeso non tanto (o meglio non solo) per l'esito, ma per il modo totalmente imprevisto in cui si arriverà ad esso. Giusto per darvi un'idea, si va da una lancia in grado di tagliare tutto ciò che può riflettere all'arco infallibile di una sacerdotessa shintoista che "baratta" il successo dei colpi con offerte sacre. Per non parlare di una donna che combatte danzando, delle tecno-streghe alate o degli immancabili robot. Insomma, non c'è un singolo scontro uguale ad un altro, non c'è un personaggio uguale ad un altro, e se vi immergete in questa serie ci vorrà poco a rendervene conto.
Altrettanto interessante è il fatto che gli Stati di quel mondo stiano ricostruendo la storia, e quindi la presenza di personaggi con nomi e caratteristiche tratte dalla storia vera. Nella seconda stagione, giusto per fare un esempio, troviamo un Invincibile Armata di astronavi spagnole in lotta con la flotta britannica.
Credo di aver espresso il mio punto di vista, quindi permettetemi di riassumere. Guardate questo anime se volete una trama complessa e totalmente originale, con moltissimi personaggi straordinari, e se non siete spaventati da lunghi dialoghi e complicati passaggi logici.
Se questa recensione non vi è bastata, qualcuno ha già espresso la sua opinione su Kyoukai Senjou no Horizon molto meglio di quanto io abbia fatto, e potete appurarlo qui. Per ora non ci sono notizie certe su una terza stagione, ma i fan la reclamano a gran voce, e se mai si saprà qualcosa di certo non mancherò di farvelo sapere ;)
Arrivederci a tutti e... buona visione!

Clara