tag:blogger.com,1999:blog-15748844882433857352024-03-13T19:56:17.399+01:00Animula solivagaLibri, manga, anime, viaggi veri e nella fantasia. Benvenuti nel mio piccolo mondo!Unknownnoreply@blogger.comBlogger204125tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-32305496239104774562016-02-22T23:15:00.005+01:002016-02-22T23:15:42.781+01:00Enrico Fermi<div style="text-align: justify;">
Ebbene sì, ancora una volta riemergo dall'oblio per suggerire a chiunque si trovi a passare per Bologna una mostra davvero affascinante, che ovviamente la sottoscritta ha scoperto per puro caso: <b>Enrico Fermi, Una duplice genialità tra teorie ed esperimenti.</b></div>
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Si tratta di un'esposizione dedicata (ovviamente) ad Enrico Fermi, fisico e premio nobel italiano. La mostra coniuga una parte storica e biografica ad una scientifica. Da un lato si ripercorre quindi la vita del grande scienziato, dagli anni dell'università a quelli passati all'istituto di fisica di via Panisperna, al Nobel del 1938, al trasferimento immediatamente successivo negli Stati Uniti, dove continuò la propria carriera fino alla sua morte di tumore, all'età di 54 anni. In questa parte della mostra, le spiegazioni non sono affidate solo ai classici pannelli illustrativi ed alle fotografie del periodo, ma anche a video, con spezzoni di interviste allo stesso Fermi e a suoi conoscenti, o i filmati della sua premiazione. L'aspetto storico e biografico è tuttavia soltanto una parte dell'esposizione, che coniuga ad esso un'ampia e dettagliata serie di spiegazioni scientifiche sui temi che Fermi aveva studiato, e sui loro sviluppi successivi. E qui la mostra regala il meglio di sé, sfruttando senza remore la tecnologia per aiutare anche i visitatori più profani nel loro percorso. Esperimenti interattivi per aiutare a capire le complesse teorie fisiche spiegate passo per passo si accompagnano a video in cui scienziati a grandezza naturale si "animano" al passaggio del visitatore per spiegargli che cosa sta vedendo. <span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">C'è la possibilità di "sfogliare" su uno schermo le digitalizzazioni delle pagine di una rivista su cui Fermi pubblicò le proprie geniali deduzioni.</span></span></div>
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<strike>Ovviamente se il visitatore è Clara deve sventolare le braccia davanti alle fotocellule perché altrimenti non la percepiscono, ma questi sono dettagli.</strike></div>
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La mostra è assai approfondita, ma al tempo stesso molto chiara e ben comprensibile anche a chi ha soltanto un'infarinatura di fisica dalle scuole superiori, come me. Certo, si esce con la consapevolezza della propria profonda ignoranza, ma anche con un senso di piacevole meraviglia all'idea di quanto sia complesso e affascinante questo universo in cui viviamo, e soprattutto di quanti passi avanti la mente umana abbia fatto nel comprenderne le leggi. Per non parlare del fatto che uno dei grandi pionieri in questo campo è stato italiano... certe volte un po' di orgoglio patriottico ci sta tutto ;)</div>
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La mostra è a ingresso gratuito, il che è sempre un'ottima cosa. Potete trovarla in via Sant'Isaia, all'interno della ex-chiesa di San Mattia. E qui vale la pena di spendere due parole anche a proposito della cornice architettonica che fa da scrigno all'evento: si tratta infatti di un edificio religioso realizzato nel Cinquecento e ristrutturato nel Settecento con un fastoso e scenografico apparato decorativo barocco. Dopo la soppressione napoleonica del convento a cui era pertinente, perse la sua funzione di culto e fu usata come magazzino e sede scolastica. Solo negli anni '70 il comune di Bologna la affidò alla sovrintendenza per i beni architettonici, che ne diresse il lungo restauro. Attualmente, l'ex-chiesa è sede di eventi culturali come questa mostra, e l'ex convento accanto ad essa ospita il Museo della Resistenza, che non ho ancora avuto occasione di visitare...</div>
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<span style="color: #20124d;"><i>... o meglio, di cui non conosceva l'esistenza...</i></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">... ma che sicuramente potrebbe essere un'aggiunta interessante all'itinerario, se decideste di capitare da quelle parti ;) Da persona coinvolta nell'ambito dei beni culturali, ho trovato molto interessante e ben curato questo riutilizzo degli spazi, un buon esempio di come la memoria storica ed artistica si possa coniugare con una nuova funzione senza esserne svalutata. Vedere i filmati in bianco e nero dell'istituto Luce proiettati su una parete bianca sì, ma incorniciata di stucchi e decorazioni, è molto interessante.</span><i> </i></span></div>
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<strike>Questo per la cronaca, ha portato ad un'affascinante conversazione con la coinquilina di Clara che a quanto pare ama le chiese sconsacrate, ed ha totalmente ignorato la parte sulla mostra o sul valore culturale della stessa in favore del "voler vedere una chiesa sconsacrata". Non per niente è la coinquilina di Clara, eh...</strike></div>
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<span style="color: #20124d;"><i>Una delle due ucciderà l'altra prima o poi. Si accettano scommesse su chi.</i></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">E mentre qui si fanno scommesse sulla mia sopravvivenza, faccio un'ultima nota di merito alle persone che ho trovato a lavorare all'interno della mostra, disponibilissime, gentili e molto preparate. Vi saluto lasciandovi il link al sito della mostra, che vi darà molte più informazioni utili di quante ne abbiate trovate qui: </span></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><a href="http://www.mostrafermi.it/" target="_blank">http://www.mostrafermi.it</a></span></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Arrivederci a tutti! </span></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Clara </span></span></div>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-40762256286505775892015-12-25T21:30:00.001+01:002015-12-25T21:30:32.806+01:00Buon Natale!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-QO0PJGaaoXU/Vn2nUR0SK5I/AAAAAAAAEE4/Y2UEsL1HOU8/s1600/blue-christmas-tree-wallpaper-fmzrqgbln.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://1.bp.blogspot.com/-QO0PJGaaoXU/Vn2nUR0SK5I/AAAAAAAAEE4/Y2UEsL1HOU8/s400/blue-christmas-tree-wallpaper-fmzrqgbln.jpg" width="400" /></a></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-62229627432121757052015-10-18T12:55:00.001+02:002015-10-18T12:55:07.850+02:00Ricerca online: quando Internet può salvarti la tesi<div style="text-align: justify;">
Ovvero, il post che avevo promesso mesi e mesi fa su come cercare materiale per una tesi di laurea, ma anche per qualsiasi altro genere di ricerca, o solo per interesse personale, tramite quel meraviglioso strumento che risponde al nome di Internet. Le biblioteche sono meravigliose, ma non sempre hanno tutto quello che ci occorre, ed a volte è fisicamente impossibile reperire il materiale che ci serve, o anche solo capire come trovarlo. A differenza dei nostri colleghi di qualche anno fa, noi abbiamo un grande aiuto: l'enorme mole di materiale pubblicato online o digitalizzato dal formato cartaceo. E non sto parlando di Wikipedia, ma di articoli e saggi accademici, che non sfigureranno nella vostra bibliografia.</div>
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Premessa: io mi occupo di archeologia, quindi molto di quello che proporrò potrebbe più utile a chi si occupa di materie umanistiche. Diversi di questi siti non sono comunque specializzati, ma comprendono qualsiasi ambito accademico, quindi anche chi si occupa di altri campi potrebbe trovare materiale utile. Pronti?</div>
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1) Academia.edu</div>
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Questo sito è utilissimo per recuperare i contributi più recenti su un argomento. Sempre più studiosi, anche di grande fama, lo stanno utilizzando, condividendo qui i propri articoli e saggi. Essendo un sito "aperto a tutti", nel caso di nomi completamente sconosciuti conviene una piccolissima ricerca biografica per assicurarsi che effettivamente sappiano di cosa stanno parlando, ma in genere il materiale caricato è valido ed utilissimo, liberamente e comodamente consultabile, anche se per scaricarlo dovete iscrivervi.</div>
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2) Persée</div>
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Il Portal de Revues en sciences humaines et sociales, sito francese, offre un vastissimo catalogo di vecchi numeri di riviste liberamente consultabili. Per la maggior parte sono appunto in francese, ma non è raro trovare anche articoli in altre lingue, ovviamente a seconda dell'ambito di interesse. L'interfaccia di ricerca è assai facile da usare, e permette di specificare singoli termini, ma anche data, lingua, genere di pubblicazione e rivista specifica. Se la vostra tesi, o ricerca, o interesse personale, vi conduce a cercare articoli francesi degli scorsi decenni, questo sito è a dir poco prezioso.</div>
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3) Gallica </div>
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Ancora una volta, un sito in francese, dedicato alla Bibliothéque Nationale de France, ed ai milioni di documenti, libri, riviste, immagini e altro, in essa contenuti che sono stati digitalizzati e resi così fruibili al pubblico. Non molto utile per i contributi più recenti, ma se vi servono fonti di inizio secolo o del secolo scorso, oppure ancora più antiche, magari per un lavoro di storia moderna o contemporanea, o per ricostruire la storia degli studi su un argomento, può essere assai utile fare una ricerca anche qui. Come nel caso precedente, l'interfaccia è semplice e permette di fare ricerche molto precise.<br />
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4) Digitale Bibliothek dell'università di Heidelberg<br />
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Premetto che questo sito è completamente in tedesco, un dettaglio che potrebbe rallentare le ricerche, ed in generale non è di utilizzo immediato quanto gli altri, ma contiene anche una vasta mole di materiale digitalizzato in altre lingue, italiano compreso, quindi può valere la pena di fare uno sforzo. Ancora una volta ci si trova di fronte ad un'immensa quantità di materiale, quindi se state cercando di rintracciare un vecchio testo e non l'avete trovato su Gallica o Persée, potrebbe benissimo essere qui.<br />
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5) Année philologique<br />
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Rispetto agli altri siti citati, questa ha il difetto di non essere liberamente consultabile, è necessario un abbonamento... ma non temete, è probabile che la vostra università lo abbia già sottoscritto. Accedendo da un computer dell'ateneo o utilizzando un apposito proxy sul vostro, non avrete problemi. Tra l'altro, l'Année Philologique è uno di quei casi in cui l'edizione digitale è più aggiornata di quella cartacea, seppure sempre in ritardo di un paio d'anni sulle pubblicazioni. Questo database vi permetterà di costruirvi una bibliografia di articoli, saggi e qualsiasi altro testo sia uscito sull'antichità greca e latina (ma c'è anche una parte su altre culture correlate).Oltre ovviamente alla filologia, c'è un ampio spazio anche per altre discipline, come epigrafia o, ovviamente, archeologia. Tra l'altro si tratta di uno strumento assai illustre, la versione cartacea fu fondata nel 1926, quindi se andate a dire al vostro relatore che avete consultato l'Année ne sarà certamente soddisfatto. </div>
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6)Searchable Greek Inscriptions</div>
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Questo sito, curato dal Packard Humanities Institute, vi può servire se la vostra tesi coinvolge del materiale epigrafico in lingua greca. Se la vostra tesi non c'entra nulla con l'epigrafia greca <span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">potrebbe non essere così utile<span style="color: #20124d;"><i>.</i><span style="color: black;"> Si tratta di una vastissima raccolta di iscrizioni greche, suddivise per regioni, in cui potete cercare anche soltanto una parola e vedere dove compare, con i riferimenti alle edizioni per approfondire l'argomento. Anche questo è liberamente consultabile, e per quanto "di nicchia" può sempre interessare. Magari qualcuno sta facendo una tesi sulla letteratura greca e vuole sapere se una formula era usata anche fuori dalle fonti letterarie, oppure vi siete sempre chiesti se quel termine su cui vi eravate tanto arrovellati al liceo fosse effettivamente usato fuori dalla poesia.</span></span></span></span></div>
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7) Ancient World Online<br />
Questo sito, che tra l'altro è su blogger, a differenza degli altri non serve a cercare la bibliografia... serve a cercare i siti su cui cercare la bibliografia.<span style="color: #20124d;"><i></i><span style="color: black;"> Sì, sarebbe bastato mettere questo link all'inizio e vi sareste risparmiati di leggere tutto questo post. AWOL è appunto una lista di risorse Open Access per gli studi antichi, dalle fonti classiche alle riviste, dai database ai manoscritti digitalizzati, qui troverete una quantità pressoché inesauribile di link a materiali utili. Essendo così assolutamente immenso, potrebbe non essere facile trovare quello che di preciso state cercando, se non ne sapete già il nome, c'è il rischio che risulti dispersivo. Ma se vi serve una rivista specifica e volete sapere se è reperibile online, o se semplicemente volete leggere qualcosa a tema storico (o archeologico...) senza spendere troppo e senza muovervi dal vostro schermo, questo è il posto che fa per voi. Una raccolta preziosissima e soprattutto continuamente aggiornata con l'aggiunta delle risorse più recenti... e tra l'altro è pure qui su Blogger.</span></span><br />
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Comunque, spero di essere stata utile a qualcuno. Ovviamente la quantità di risorse online disponibili per la ricerca è immensa ed in continuo aumento, quindi prima o poi potrei tornare sull'argomento. Nell'attesa, buona lettura a tutti, e se siete capitati qui mentre state facendo la tesi in bocca al lupo!</span></span><br />
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Clara</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"> </span></span><br />
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-22517949205258986122015-10-16T18:53:00.000+02:002015-10-16T18:53:00.112+02:00S. La nave di Teseo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<img itemprop="image" src="http://image.anobii.com/anobi/image_book.php?item_id=01757f06e6a43b77d6&time=&type=4" /> </div>
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S. Titolo laconico e misterioso per un post, ancora di più per un libro... ed è proprio di un libro che voglio parlarvi stavolta. Un libro che in realtà ne contiene due. Da un lato c'è la storia scritta nelle sue pagine, il romanzo "La nave di Teseo", il racconto di un uomo privo di memoria, di una nave che sembra maledetta, di un viaggio difficile e sanguinoso, tra denuncia sociale e ricerca di una verità dimenticata. Il romanzo di un autore, V. M. Straka, di cui nessuno conosce la vera identità, e sulla cui figura e scomparsa si accaniscono molteplici teorie. Ci sono poi le strane, a tratti sconclusionate, note a pié di pagina del traduttore F. X. Caldeira, altrettanto misterioso e discusso, che forse celano il codice per capire l'autore. Il libro è ormai vecchio di qualche anno, e la carta giallognola, a tratti rovinata, che ci si ritrova tra le mani contribuisce a rendere questa "vecchiaia" ancora più fisica e reale.</div>
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Dall'altro lato c'è la storia che si sviluppa nei commenti scritti ai margini del libro da due giovani, un ricercatore, che sull'enigmatico autore del romanzo sta lavorando da una vita, ed una studentessa che lavora in biblioteca e si appassiona rapidamente al mistero. Dalle loro note, domande e risposte, ma anche da cartoline e articoli di giornale tra le pagine, tocca al lettore ricostruire la vicenda, l'ordine dei fatti e degli appunti. E la storia che si ricostruisce è fatta di oscure vicende del passato che trapelano dalle pagine del libro e che si ripercuotono nella realtà, di rivalità accademiche e società segrete, ma anche del progressivo svelarsi del passato dei due lettori-scrittori e del progredire della loro relazione.<br />
Il libro (quello vero, intendo) è stato pubblicato nel 2013, scritto da Doug Dorst ma creato da J.J. Abrams... sì, quel J. J. Abrams. Quello di Lost, Alias, i nuovi film di Star Trek, e tra poco Star Wars.<br />
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<strike>Ah, quindi è per colpa sua che di tanto in tanto si mette ad urlare "Nuuuuooooh, rovineranno tuuuuttoooo...", mentre altre volte saltella super-eccitata controllando il calendario?</strike><br />
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<span style="color: #20124d;"><i>Non saprei. La quantità di film o serie per cui Clara soffre di bipolarismo è infinita.</i></span><br />
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Comunque, si tratta quindi di un romanzo interattivo, in cui il lettore è costretto a mettersi in gioco in prima persona, ad inseguire un filo conduttore tra una pagina e l'altra, a capire cosa sia successo prima e cosa dopo. Si può mettersi a gareggiare con i due protagonisti delle note laterali nella risoluzione del mistero, cercando di svelare i codici nascosti tra le pagine prima che lo facciano loro, oppure si può limitarsi a seguirli. Si può correre avanti ed indietro, inseguendo il filo delle loro conversazioni e dei riferimenti, si può seguire la trama di "La nave di Teseo" e lasciare ad un secondo momento quella dei protagonisti, si può e si deve tornare indietro a controllare quando il significato di qualcosa ciene finalmente svelato. Questo libro invita a leggerlo più e più volte, a leggerlo in modo diverso, in ordine diverso, concentrandosi ora su questo elemento, ora su quello, cogliendo ciascuna colta una componente diversa, un pezzo dell'enigma ancora da risolvere, una diversa ipotesi di lettura. Non c'è un'unica soluzione, ed a volte non ne viene data nessuna. Tutto sta al lettore, alla sua immaginazione, alla sua pazienza, alla sua voglia di mettersi in gioco.<br />
"La nave di Teseo" di Straka, il romanzo principale, è, devo ammetterlo, piuttosto pesante, a tratti poco comprensibile, con dettagli che sembrano gettati lì a caso e fili narrativi lasciati irrisolti, non il genere di lettura "da spiaggia", e tuttavia ricco di momenti affascinanti e personaggi indecifrabili ed intriganti. Per quanto riguarda la storia "di contorno", l'attaccamento che si sviluppa tra i protagonisti delle note sembra un po' affrettato, quasi forzato, ma forse questo accade perché in effetti tutto quello che noi sappiamo di loro sono le scritte sulle pagine, e non quello che accade all'esterno di esse, e queste scritte non sono in ordine cronologico, che tocca a noi ricostruire. In effetti, su Internet esistono già diverse teorie sul vero significato del libro, alcune degne della più sofisticata e paranoica teoria complottista...<br />
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<span style="color: #20124d;"><i>Incredibile ma vero, queste non le ha scritte Clara.</i></span> <br />
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... ma non metto i link perché altrimenti qualcuno sarebbe tentato di cliccarci sopra prima di aver letto. Fatevi la vostra idea, e poi andate a sbirciare quelle degli altri. Oppure no: la cosa bella di un libro come questo è che non c'è un modo giusto ed uno sbagliato di leggerlo, potete fare tutto quello che volete.<br />
Se vi piacciono gli enigmi, le trame non lineari, le storie interattive che richiedono una partecipazione attiva, e soprattutto se siete persone molto pazienti e meticolose, questo libro è perfetto per voi. Buona lettura!<br />
<br />
Clara<br />
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-47549364977351388872015-10-11T19:40:00.001+02:002015-10-11T19:40:50.544+02:00Mr. Gwyn<br />
<div style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;">
<img class="irc_mi" src="http://www.extratimeblog.it/blog/wp-content/uploads/2014/10/cover-mr-gwyn.jpg" height="393" style="margin-top: 0px;" width="250" /></div>
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Oggi torno a parlarvi di un libro di Alessandro Baricco, autore che è riuscito a crearsi un pubblico di appassionati, ma anche altrettanto appassionati detrattori. Personalmente, penso di trovarmi un po' in mezzo: i libri che ho letto finora ("Oceano mare" e "Seta"), in generale, mi sono piaciuti per l'afflato poetico e la raffinata composizione di parole e frasi, in grado di toccare toni assai diversi tra loro, ma questa attenzione alla forma mi è sembrata andare, a tratti, a scapito delle trame in sé.</div>
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Ho trovato un po' diverso rispetto a quello che avevo già letto di questo autore, una differenza che in un primo momento mi ha lasciata un po' perplessa ma che dopo un po', e soprattutto alla seconda lettura, ho gradito molto. La forma rimane assai curata, parole scelte e accostate in modo raffinato, ma stavolta non tanto poetico quanto esatto, di una precisione quasi chirurgica. La stessa precisione che caratterizza il protagonista, che si riflette nei suoi pensieri e nelle sue azioni.</div>
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Jasper Gwyn è uno scrittore, o meglio lo era. Un giorno, con grande stupore dei suoi ammiratori, rende pubblica la sua decisione di non scrivere più romanzi. Ma l'accostamento delle parole a costruire frasi e storie è una parte troppo importante della sua vita, e l'uomo realizza che deve trovare qualcosa che sostituisca la scrittura che praticava prima. E lo trova: ritratti. Jasper Gwyn realizzerà, o meglio scriverà, ritratti. Sarà un copista, ma di persone, ed i suoi ritratti non saranno descrizioni fisiche, ma... altro. Qualcosa che "riporti a casa" i suoi clienti. E quindi, questa è la storia di Gwyn, artista delle parole insolito e sfuggente, caratterizzato da una precisione quasi maniacale ed al tempo stesso da un'innocenza da bambino. La storia della sua ricerca di una nuova strada, e soprattutto di un modo di realizzare questi ritratti, di mettere a nudo la vera essenza che vuole rappresentare.</div>
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A fare da deuteroprotagonista, e da controparte di questa ricerca, è Rebecca. Molto più giovane di lui, insicura di se stessa e della sua vita, passa dal lavorare per l'agente letterario di Gwyn ad essere il suo primo soggetto e poi la sua assistente nell'attività di ritrattista. Un'esperienza che la trasforma e la coinvolge profondamente.</div>
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Intorno a loro, altri personaggi tratteggiati in brevi scene, che tuttavia danno loro vividezza e, perché no, ancora una volta <i>esattezza.</i> Dall'agente letterario di cui sopra, la persona più vicina ad un migliore amico che Gwyn abbia, completamente diverso da lui nella sua "chiassosa" vivacità, ad una signora anziana che forse è un fantasma, al vecchietto che realizza lampadine a mano, ed ovviamente tutti i clienti che Gwyn ritrarrà, comparse che entrano ed escono in poche pagine, ma lasciano ciascuna qualcosa di sé al lettore, pochi dettagli vibranti di un fascino intimo, come se davvero per qualche riga fossimo entrati nell'anima di uno sconosciuto.</div>
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Non è un romanzo da leggere in fretta, non è un romanzo forte. Si tratta di qualcosa da gustare con lentezza e delicatezza, almeno nella prima parte. Nel finale il ritmo si fa più rapido, con un mistero da risolvere. E senza voler svelare come vada a finire, sono molte le domande che rimangono aperte, ma forse è giusto così. Lo sfuggente signor Gwyn, coerente con se stesso, continua a scappare alla comprensione del lettore. All'inizio questo "finale aperto" mi ha lasciato un pizzico di amaro, ma in effetti, con un personaggio così, non credo che potesse andare diversamente.</div>
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Un libro consigliato a tutti i fan di Baricco, che probabilmente non avevano certo bisogno del mio consiglio, ma anche a chi non conosce questo autore, a chiunque ami la precisione e le brevi, efficaci scene che ti imprimono in testa un personaggio.</div>
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Buona lettura! </div>
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Clara</div>
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Unknownnoreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-80760710475891310252015-10-03T18:30:00.000+02:002015-10-03T18:30:36.324+02:00PS238<div style="text-align: justify;">
Stavolta voglio proporre a chiunque per caso passi di qui l'ennesimo webcomic in inglese, argomento che ormai sta diventando uno dei più frequenti su questo blog. A mia difesa, ne esistono un'infinità, quindi per pura statistica è inevitabile che molti di essi siano interessanti e di buona qualità, almeno secondo i miei gusti.<br />
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<span style="color: #20124d;"><i>E già qui la situazione si fa problematica...</i></span><br />
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Questa volta, si tratta di un webcomic di "genere" supereroico. PS238, scritto e disegnato da Aaron Williams, è ambientato infatti in un mondo dove supereroi e supercriminali sono all'ordine del giorno, e sempre più diffusi. Il dettaglio che distingue questa serie dalle altre dieci a cui avete pensato con la frase precedente? I protagonisti sono tutti bambini, figli di superumani che hanno ereditato i poteri dai propri genitori, o che li hanno acquisiti in qualsiasi altro modo. E che cosa si fa quando ci sono ragazzini di età media sette anni, molti dei quali potrebbero potenzialmente causare terrore e distruzione senza neanche provarci, ed alcuni dei quali ci provano attivamente?</div>
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Ovvio, li si manda a scuola, nella speranza che i futuri supereroi sappiano cosa fare una volta diventati tali, e che gli aspiranti supercriminali già fin troppo attivi non rimangano senza supervisione. Nasce così PS238, la prima scuola per "metaprodigi", che per motivi burocratici non ha ottenuto l'autorizzazione per essere una scuola a sé stante e quindi è prontamente collocata sotto una scuola normale. Una scuola con programmi personalizzati a seconda dei talenti dello studente, dalla palestra per i super-forti alle lezioni di magia, ed anche una classe per chi ha capacità speciali o inclinazioni più pacifiche, ma utilizzabili in altri ambiti. Una scuola dove potrete trovare personaggi del tutto originali accanto ad altri sospettosamente simili a super-eroi o ad altri individui già ampiamente conosciuti, da Superman a Hulk al Morpheus di Sandman (Sandman. Neil Gaiman. Capolavoro assoluto. Fine pubblicità occulta.)... e sì, se conoscete un po' questo blog ormai ve lo aspettate. C'è pure un omaggio a Doctor Who. Giuro che non li vado a cercare apposta.<br />
<br />
<strike>E noi ti crediamo, Clara. Non sei capace di cercarli apposta.</strike><br />
<br />
Da questa premessa si potrebbe pensare che sia la combinazione perfetta per una storia comica, ed in effetti l'umorismo non manca, dal precoce genio del male con un chip che trasforma le sue imprecazioni in canzonette, all'alieno che parla una lingue incomprensibile e dimostra il suo affetto sparando palline da tennis. Gran parte dell'umorismo del fumetto viene anche dall'uso che fa di classici luoghi comuni del genere supereroico, come quando nessuno è in grado di riconoscere un personaggio che indossa una "maschera", con suo grande stupore, o i già citati riferimenti a personaggi e storie già esistenti, in qualche caso con colpi di scena inaspettati (ad esempio, il "sosia" di Superman? Salta fuori che la storia non è esattamente la stessa dell'originale...).<br />
Ma c'è molto più di questo. Ci sono azione e combattimenti, e tutto il repertorio del genere, dalle invasioni aliene agli universi paralleli, dai cloni ai viaggi nel tempo. Ci sono anche momenti decisamente tristi, soprattutto perché sono assai realistici, toccando temi dall'indifferenza dei genitori al divorzio, e perché sono dei bambini a subirne le conseguenze. La serie non diventa mai troppo angosciosa, né insiste troppo sulle tematiche più <i>angst</i>, ma non si può non voler dare un abbraccio immenso ad un paio dei piccoli protagonisti.<br />
<br />
<strike>Ma considerando che Clara abbraccerebbe anche un Dalek, non significa nulla.</strike><br />
<br />
Mi ha colpito anche il fatto che ci sia un forte sviluppo di determinati personaggi, che in seguito agli eventi della serie cambiano, o stanno cambiando, il loro modo di pensare e comportarsi, e di relazionarsi con gli altri. Le trame dei singoli "archi narrativi" sono in genere strettamente collegate tra loro e lasciano conseguenze anche pesanti sui successivi, o almeno vengono ricordati e richiamati dai personaggi. Purtroppo non posso dire molto di più senza fare spoiler, ma è evidente come i personaggi principali stiano crescendo.<br />
I diversi archi narrativi vedono al centro personaggi diversi, quindi è difficile individuare un vero e proprio protagonista. Probabilmente quello che ha avuto più spazio è Tyler, l'unico alunno della scuola per metaprodigi ad essere totalmente privo di superpoteri. Purtroppo i suoi genitori sono due tra i più potenti supereroi mai esistiti, quindi lo hanno iscritto contro la sua volontà. Come sopravvivi se sei circondato da bombe ad orologeria ed aspiranti conquistatori del mondo, ed hai la tendenza a finire in ogni guaio possibile? Ovvio... si prendono lezioni da un tizio che se non fosse per questioni di copyright si chiamerebbe Batman, e che è specializzato nel cavarsela senza poteri contro gente teoricamente molto più forte di lui. Nel più recente arco narrativo invece il focus si è spostato su Julie, detta 84... perché è l'84esima supereroina con lo stesso set di poteri: superforza, supervelocità, indistruttibilità e volo. Una categoria guardata dall'alto in basso da eroi con poteri più fantasiosi, ma 84 non ha intenzione di arrendersi... e si ritrova più o meno per caso con un fanclub. Oh, e con il fato di New York in mano.<br />
I personaggi sono quindi ben sviluppati, ma al tempo stesso, è evidente come siano ancora dei bambini, risultato non facile per un adulto che scrive storie. I personaggi, anche se a volte sembrano più maturi della loro età (in un paio di casi perché sono effettivamente dei piccoli geni), in generale agiscono e pensano secondo la loro età, dimostrando, a seconda dei casi, tutta l'ingenuità di qualcuno che ha effettivamente sette-otto anni, e questo influisce sulla trama. Insomma, avere dei protagonisti bambini non è solo una scusa per fare qualcosa di divertente, ma anche un modo per esplorare come si approccia a superpoteri e superproblemi un gruppo di età non molto diffuso nei fumetti.<br />
Per quanto riguarda lo stile di disegno, è piuttosto "cartonesco" e semplice, soprattutto in confronto ad altri webcomic di cui ho già parlato, ma ugualmente piacevole e ben disegnato. Dal momento che questo webcomic comincia la sua storia come fumetto cartaceo, e solo in seguito viene trasferito su Internet, i primi numeri sono in bianco e nero, mentre i contenuti successivi, che nascono per il digitale, sono a colori, ancora una volta con una colorazione semplice ma efficace.<br />
Insomma, se vi piacciono i supereroi e se vi siete chiesti come funzioni davvero una scuola elementare dedicata a loro, le avventure di PS238 sono imperdibili!<br />
<br />
Clara<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://static.comicvine.com/uploads/scale_small/2/26751/640529-ps19.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://static.comicvine.com/uploads/scale_small/2/26751/640529-ps19.jpg" width="205" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://static.comicvine.com/uploads/scale_large/7/73571/1335087-ps238_40_01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" class="irc_mi" height="320" src="http://static.comicvine.com/uploads/scale_large/7/73571/1335087-ps238_40_01.jpg" style="margin-top: 0px;" width="208" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://static.comicvine.com/uploads/scale_small/6/67663/4367114-11.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://static.comicvine.com/uploads/scale_small/6/67663/4367114-11.jpg" width="206" /></a></div>
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</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-69733799284611896562015-09-14T18:13:00.002+02:002015-09-14T18:13:58.628+02:00L'università: istruzioni per l'uso<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
</div>
<br />
<br />
<br />
<div align="justify" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;">
<br />
<br />
</div>
<br />
Settembre, quest'anno, vuol dire l'inizio di una nuova avventura, la laurea magistrale. Nuova città, nuovo alloggio, nuovo corso. Quale momento migliore per fare un po' il punto della mia esperienza universitaria finora, ed usarla per dare qualche consiglio a chi sta per cominciare?<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Consigliamo ad esempio di non usare l'università come scusa per qualsiasi cosa vi dimentichiate di fare, perché prima o poi la gente inizierà a chiedersi se li stiate prendendo in giro o se siate proprio cretini. Esempio a caso... Clara.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><strike><span style="color: black;">Consigliamo inoltre di non decidere che dovete aggiornare più spesso il vostro blog subito prima degli esami. Esempio a caso... Clara.</span></strike></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Consiglio inoltre di liberarvi di eventuali voci nella vostra testa e troll che le accompagnano prima di iniziare, perché altrimenti continueranno ad interrompere ogni volta che state cercando di scrivere un post serio. Esempio a caso... loro.</span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Clara, se non ci vuoi basta dirlo. Vorrà dire che andremo a progettare altri modi per rivelare a tutti le tue menzogne per conto nostro.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Se ne sono andati? Va bene, allora ricominciamo. Che cosa mi hanno insegnato questi anni di università? E che cosa avrei voluto sapere fin da subito?</span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">- Attacca bottone!</span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Quando ho iniziato l'università, ero una tipetta piuttosto asociale ed incapace di relazionarsi con il prossimo, soprattutto con i perfetti sconosciuti. In effetti, molto spesso lo sono ancora... ma per una serie di combinazioni astrali favorevoli, divina provvidenza o botte di fortuna, nei miei primissimi giorni di vita universitaria una serie di persone hanno iniziato a chiacchierare con me, e ritrovarsi a vagare per le vie di una città ancora sconosciuta a tutte cercando il posto più economico dove pranzare, o assembrate di fronte ad un computer a cercare di capire come si compili un piano didattico, è sembrata una conseguenza naturale. E così, mese dopo mese, conoscenza di una conoscenza dopo l'altra, ho conosciuto alcune delle amiche a cui sono più affezionata.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Altre volte, ho provato a prendere io l'iniziativa. In realtà, superato il blocco iniziale, non è difficile iniziare una conversazione:</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">" Tu c'eri alla scorsa lezione? Non ho scritto una cosa negli appunti."</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">" Ma tu hai capito il nome-impronunciabile-di-sovrano/divinità/studioso che ha detto prima?" </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">" Hai mica una penna in più?"</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">" Ma tengono sempre così freddo in aula o si è rotto il riscaldamento?"</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">" Siamo nell'aula giusta, vero?"</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">L'università fatta insieme è molto più facile che da soli, questo è sicuro. Non è necessario che tutti quelli che conosciate diventino i vostri amici del cuore, ovvio, ma sapere come si chiamano rende meno imbarazzante chiedere loro gli appunti di quella volta che siete stati assenti, ed è sempre piacevole avere qualcuno con cui andare a prendere un caffè quando proprio non ce la potete fare, o con cui scambiare due parole prima delle lezioni. Per non parlare del fatto che, soprattutto se siete al primo anno, ci sono tutte quelle piccole e preziose informazioni su cose come dove andare a mangiare, o cosa fare la sera, sconti per studenti e attività culturali/sportive/ricreative... tutte cose che solo il passaparola può insegnarvi! Quindi, se non lo fate per simpatia, fatelo almeno per comodità ;)</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">- Esplora!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Se sei in una grande università, è probabile che ci siano anche parecchi spazi, spesso e volentieri dispersi in giro per la città. Il che si traduce in diverse biblioteche, diverse sale studio, diversi punti ristoro... e, notizia flash, non sei tenuto a rimanere in quelli della tua facoltà. Nei primi tempi, girare un po' può aiutare a scoprire una sala studio "periferica" molto meno affollata di quella "principale", o un posto dove mangiare risparmiando, o semplicemente un angolino comodo dove rilassarsi un po'. Personalmente, quando dovevo studiare seriamente, preferivo di gran lunga fare due passi in più ed andare in una sala studio dove c'erano solo due persone oltre a me: potevamo espandere il nostro materiale su un tavolo a testa, nessun problema di connessione internet perché c'erano pochi apparecchi, nessuna lotta per accaparrarsi le prese elettriche. Certo, in quei periodi rilassati in cui "studiare" è relativo, può essere meglio la sala studio dove trovi senza problemi qualcuno con cui fare una pausa caffè, ma è meglio avere già pronto un piano B ;)</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">- Organizzati!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Ve l'hanno già detto tutti, ma giusto per rompere le scatole lo dico anche io. All'università non hai compiti per casa e professori che ti dicono che devi studiare ogni giorno. E soprattutto se sei un fuorisede, non hai neppure i genitori che svolgono la stessa fastidiosa ma tutto sommato utile funzione. In compenso, hai molte più distrazioni... quindi tocca a te gestirti con i ritmi.</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">E lo studio non è l'unica incombenza che pesa sui poveri studenti. Se vivi in un appartamento, devi andare a fare la spesa e, una volta ogni tanto, ti toccherà anche fare le pulizie. Se fai il pendolare, </span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">devi
calcolare il tempo per arrivare all'università (e se lo fai in
treno, aspettati che questi calcoli diventino inutili almeno una
volta al mese... Trenitalia non ci ama). </span>
</div>
<div align="justify">
Quindi, per diminuire la quantità di crisi
isteriche, nottate in bianco e drammi domestici che attendono
l'universitario medio, il modo migliore è rassegnarsi ed imparare a
gestirsi in modo un po' più responsabile fin dall'inizio dell'anno.
Un po' di studio ogni giorno, tenere in ordine i propri appunti
invece di farli accumulare in un cassetto ed aspettare la settimana
dell'esame per cercarli, sapere quando devi fare cosa e soprattutto
farlo... non ci vuole molto, ma ti può salvare la vita più tardi.
"Non fare oggi quello che puoi rimandare a domani" non è
un buon motto. Il pigro intelligente fa poco (ma bene) oggi per poter
fare meno domani.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" class="irc_mi" height="175" src="http://cdn2.stbm.it/studenti/pictures/20110830/libri_mercatino_2.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto; margin-top: 133px;" width="320" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">In tre giorni?! Ma siamo impazziti?!</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div align="justify">
<br /></div>
<div align="justify">
<br /></div>
<div align="justify">
</div>
<div align="justify">
</div>
<div align="justify">
</div>
<div align="justify">
</div>
<div align="justify">
</div>
<div align="justify">
<span style="color: black;">- Impara!</span></div>
<div align="justify">
E questa è la cosa fondamentale. In un mondo
ideale, l'università è un luogo dove giovani ed anche meno giovani
possono imparare, seguire i propri interessi e sviluppare le proprie
conoscenze e competenze, confrontarsi con altri che condividono
queste passioni. Nel caso non lo aveste ancora sospettato, non
viviamo in un mondo ideale, ma quasi tutti coloro che ho conosciuto
all'università erano lì proprio perché appassionati, curiosi e
desiderosi di imparare. Certo, ci sono persone che vanno
all'università perché lo sentono come un dovere, perché non sanno
che cosa fare e lo considerano un "parcheggio", o solo in
previsione del lavoro che vogliono fare tutto. A parte il fatto che
al giorno d'oggi <span style="color: black;">se cercate un lavoro sicuro e
remunerativo vi conviene fare gli idraulici, una volta che siete lì,
tanto vale approfittarne.</span></div>
<div align="justify">
<span style="color: black;">E con impara, non intendo
solo "studia per passare un esame". Se un argomento ti
interessa, questo è il momento migliore per approfondirlo. Le
università hanno a disposizione biblioteche e risorse utilissime, ed
i professori, se sono bravi e non troppo stressati, sono lì per
rispondere alle vostre domande. Lo studio non è qualcosa che dovete
patire, ma un'occasione per scoprire qualcosa di nuovo.</span></div>
<div align="justify">
<span style="color: black;">Poi, certo, ci sarà
sicuramente quel maledetto esame obbligatorio di cui non potrebbe
importarvi di meno, ed a cui preferireste un martello su un piede. E
probabilmente arriverà il periodo in cui non potrete approfondire
nulla, e vi chiederete chi ve l'ha fatto fare. A quel punto,
ricordatevi di quello che vi piace e vi incuriosisce, della passione
per cui siete lì, stringete i denti ed andate avanti.</span></div>
<div align="justify">
<br /></div>
<div align="justify">
<span style="color: black;">- </span><span style="color: black;">Non
si vive per studiare</span></div>
<div align="justify">
<span style="color: black;">Andare all'università non
implica che dovete abbandonare tutto il resto della vostra vita, dire
addio ad amici e famiglia e passare dai tre ai dieci anni in
reclusione, meditazione e digiuno. Sì, dovete studiare, ma
ricordatevi sempre che la vita non è solo quello. </span><span style="color: black;">Di
solito, nelle città universitarie ci sono associazioni studentesche
che organizzano attività interessanti di qualsiasi genere, e ci sono
gli eventi organizzati indipendentemente dall'università.</span></div>
<div align="justify">
<span style="color: black;">Io ero in una sede
distaccata in cui ci lamentavamo più o meno continuamente del fatto
che ci fosse poco da fare, e che soprattutto d'inverno tutto fosse
“morto”. E nonostante questo, una volta che mi sono data una
svegliata ed ho cominciato a guardarmi attorno… ho fatto un corso
di pizzica, lezioni di ballo indiano e danze popolari, festival,
cineforum. E se ce l'ho fatta io, ce la può fare chiunque.</span></div>
<div align="justify">
<span style="color: black;">Q</span><span style="color: black;">uindi,
non dimenticatevi lo studio per fare altro, ma non rinchiudetevi
neanche solo in mezzo a libri o appunti, cosa che tanto dovrete
comunque fare subito prima degli esami. Quando potete, e se vi siete
organizzati bene (vedi sopra) potrete di sicuro, fate anche altro.
Uscite. Conoscete gente. Allargate i vostri orizzonti, e scoprite
qualcosa di nuovo, nuove passioni e nuove sfide. L'università serve
anche a quello.</span></div>
<div align="justify">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.docsity.com/wordpress/wp-content/uploads/2013/11/scegline-una.png" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="scegline una" border="0" class="aligncenter wp-image-11432" height="320" src="http://www.docsity.com/wordpress/wp-content/uploads/2013/11/scegline-una.png" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Non disperate, non è detto... almeno, non sempre.</td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"> A tutti quelli che stanno per cominciare l'università, per la prima o l'ultima volta che sia, in bocca al lupo!</span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Clara </span></span><br />
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-11925967439464285952015-09-04T19:05:00.001+02:002015-09-04T19:05:57.048+02:00Stand still Stay silent<div style="text-align: justify;">
E poi boh. Una si ripromette (e vi promette) di aggiornare un po' di più questo blog, poi va a fare uno scavo archeologico e torna praticamente in stato comatoso, poi le regalano finalmente un tablet nuovo in sostituzione del netbook tristemente defunto, ma già deve ricominciare a cercare un appartamento per la laurea magistrale... e, tra una cosa e l'altra, il blog finisce ancora una volta solo soletto nel dimenticatoio.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><i>Sarà andata proprio così o saranno tutte chiacchiere per coprire l'innegabile ed indiscutibile pigrizia di Clara? Ai posteri l'ardua sentenza... ma per aiutare i posteri, sappiate che l'individuo in questione si è letto cinque e-book di Terry Pratchett in due settimane. Calcolate il tempo impiegato, aggiungete quello speso ad occuparsi del suo gatto virtuale ed ad organizzare una vacanza nello Yucatan che non farà mai, e giudicate voi.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Grazie del prezioso contributo, Voce. Tornando a noi, però, qualche settimana fa vi avevo detto che avevo parecchie cose d<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">a raccontarvi. Piccole perle scovate su Internet e non... quindi, meglio cominciare a farlo, prima di dimenticarmene.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><i>Non sta scherzando. Non avete idea di cosa sia capace di dimenticarsi questa ragazza.</i></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Comunque... cominciamo con l'ennesimo webcomic. Sì, anche stavolta in inglese. No, non mi sono ancora stancata. Questa volta si tratta di "Stand still, stay silent", una storia post-apocalittica dalle sfumature horror e fantasy scritta e disegnata da Minna Sundberg.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Nel prologo della storia, un'epidemia si diffonde in tutto il mondo, ma è inizialmente presentata come un'innocua influenza. Diversi gruppi di persone, in Islanda, Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia, si preparano ad affrontare questa ondata influenzale, o rimangono coinvolti dalle precauzioni governative, o semplicemente non se ne curano e si allontanano per puro caso... e poi, come prevedibile, l'influenza si rivela meno innocua del previsto. Ed anche molto meno "naturale".</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Novanta anni dopo, il nucleo di sopravvissuti nel nord Europa ha perso da decenni ogni contatto con il resto del mondo, infestato da creature mostruose a cui hanno dato il nome di giganti e troll del folklore scandinavo. Soluzioni drastiche sono state adottate per prevenire il diffondersi della piaga e delle sue conseguenze, e per tentare di recuperare terreno, ma senza grandi risultati. Nel frattempo, tutto ciò che riguarda il passato ed il resto del pianeta è stato dimenticato, se non da pochi, ed anche quello che si sa è avvolto nella leggenda. In compenso, pare che alcune persone abbiano ora poteri magici, il che è assai comodo per una civiltà che lotta per la sopravvivenza.</span></span></span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-pECMA333zYY/VenODWv87-I/AAAAAAAAEBY/HhPZTbIoKd4/s1600/stand%2Bstill%2Bworld.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="227" src="http://3.bp.blogspot.com/-pECMA333zYY/VenODWv87-I/AAAAAAAAEBY/HhPZTbIoKd4/s320/stand%2Bstill%2Bworld.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">La storia si concentra a questo punto sui membri di una piccola missione di ricognizione fuori dal mondo conosciuto, un piccolo e piuttosto scalcinato gruppo "internazionale" che discende dai personaggi del prologo. I nostri eroi, scelti in base al famoso criterio del "non abbiamo soldi per permetterci qualcuno che sia competente e sano di mente allo stesso tempo", sono inviati quindi verso sud alla ricerca di risposte su cosa ci sia là fuori (e se con l'occasione trovano qualcosa che consenta alla spedizione di fare qualche soldo, meglio). Troveranno qualcosa? Moriranno tutti tragicamente? O si ammazzeranno a vicenda prima di arrivare?</span></span></span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">No, in realtà vanno tutti piuttosto d'accordo, non temete :P</span></span><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-o_UoOP_KuEk/VenN1jTLpFI/AAAAAAAAEBE/623eJwQIPqY/s1600/stand_still_stay_silent_cast.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-o_UoOP_KuEk/VenN1jTLpFI/AAAAAAAAEBE/623eJwQIPqY/s400/stand_still_stay_silent_cast.jpg" width="161" /></a></span></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-zMWUxVq20NQ/VenN4ZrTCaI/AAAAAAAAEBM/d0KggZVR070/s1600/stand%2Bstill%2Bcast.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="159" src="http://1.bp.blogspot.com/-zMWUxVq20NQ/VenN4ZrTCaI/AAAAAAAAEBM/d0KggZVR070/s320/stand%2Bstill%2Bcast.jpg" width="320" /></a></span></span></div>
<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Comunque, questa serie mi ha colpito in modo molto favorevole per alcuni motivi, primo tra tutti il grande talento artistico dell'autrice, soprattutto nella resa dei paesaggi. Le ambientazioni sono sempre stupende, ricche di dettagli, ed al tempo stesso suggeriscono con maestria l'idea del pericolo in agguato tra le rovine della civiltà e la bellezza della natura. Ci sono pagine e pagine in cui non succede nulla di spaventoso, ma il lettore attento può scorgere sagome ed occhi in agguato tra le ombre, o forse peggio ancora, non scorgerli affatto... Ed aspettate di vedere quando il pericolo effettivamente si manifesta in mostri usciti da un incubo terrificante: ho detto "sfumature horror" all'inizio? Diciamo che è più di una sfumatura. Sempre di più.</span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-TeIHprbSI1s/VenO-KSDa3I/AAAAAAAAEBs/s1DnOdgY3Uw/s1600/stand%2Bstill%2Bmonster.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-TeIHprbSI1s/VenO-KSDa3I/AAAAAAAAEBs/s1DnOdgY3Uw/s400/stand%2Bstill%2Bmonster.jpg" width="222" /></a></div>
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-9Bp_YzuGlmw/VenOP0o92tI/AAAAAAAAEBo/21JGfuMovn0/s1600/stand%2Bstill%2Bemil.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-9Bp_YzuGlmw/VenOP0o92tI/AAAAAAAAEBo/21JGfuMovn0/s400/stand%2Bstill%2Bemil.jpg" width="268" /></a></div>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Detto questo, ci sono anche parecchi momenti umoristici o "dolci", ma anche qui l'autrice si rivela particolarmente abile a rendere nelle espressioni e nei gesti dei personaggi un'atmosfera più rilassata, condensando in poche vignette una carica di simpatia che porta ad affezionarsi ai personaggi. Insomma, l'arte è uno dei motivi principali che mi hanno spinto a questa lettura, e per cui ve lo consiglio. Arrivo a sostenere che tra i vari webcomic che ho recensito finora questo ha probabilmente il mio stile di disegno preferito.</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><i>Tranquilli, cambierà idea domani stesso.</i></span></span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Ma torniamo alla storia. Ci sono un paio di cose piuttosto originali che vorrei sottolineare: in primo luogo, la questione delle lingue. Il nostro team internazionale contiene diversi individui che, appunto, parlano lingue diverse. Non una non meglio definita lingua comune che risolve all'istante tutti i problemi di comunicazione, ma ci sono effettivamente delle difficoltà linguistiche, la necessità di un personaggio che funga da traduttore. Non preoccupatevi, per noi i testi sono in inglese, con delle bandierine che ci aiutino a capire in cosa stiano parlando... è anche l'occasione buona per imparare le bandiere dei paesi scandinavi, visto che vi propongo sempre letture istruttive?</span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><i>No comment.</i></span> </span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Questo fatto mi ha colpita, visto che si tratta di una questione di solito sorvolata. Un altro fatto interessante è la lunghezza del prologo, che non si limita ad un rapido "è successo questo e questo, ora passiamo ai nostri eroi". Come dicevo prima, c'è una paziente costruzione, che ci presenta diversi personaggi e le loro vite, e come siano arrivati a salvarsi dalla carastrofe di cui, all'inizio, sono totalmente ignari. Anzi, se c'è una cosa che mi dispiace è che questi personaggi spariscano dopo il prologo, perché in poche pagine ero riuscita ad affezionarmi a loro! Lunga e meticolosa è anche la preparazione che porta alla presentazione della squadra e della missione. Questa attesa prima di arrivare alla parte "centrale" potrebbe scoraggiare i lettori più impazienti, ma personalmente l'ho trovata un ottimo modo per creare e mostrare un mondo che è assai più largo della sola trama principale. Comunque, se proprio avete fretta, potete sempre saltare i primi volumi... ma peggio per voi.</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><i>Come sospettate tutti, Clara aveva effettivamente saltato i primi volumi cominciando a leggere da una pagina a caso, per poi ricominciare dall'inizio. Sappiamo tutti che è pessima, no?</i></span></span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Insomma, in breve: se siete persone pazienti a cui piacciono gli horror post-apocalittici con sfumature fantasy, un po' (tanto) di umorismo, ed un eccellente stile di disegno, "Stand still. Stay silent" è una lettura perfetta per voi. Buona lettura!</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Clara</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-8Ju6iYB0VgQ/VenOG-jkS6I/AAAAAAAAEBg/7SpSZumTE68/s1600/stand%2Bstill%2Bstay%2Bsilent.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="280" src="http://4.bp.blogspot.com/-8Ju6iYB0VgQ/VenOG-jkS6I/AAAAAAAAEBg/7SpSZumTE68/s400/stand%2Bstill%2Bstay%2Bsilent.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-59084606051125734292015-07-28T20:26:00.001+02:002015-07-29T11:24:09.399+02:00L'uomo nel labirinto<div style="text-align: justify;">
L'estate, si sa, è il momento migliore per dedicarsi alla lettura, che sia in spiaggia sotto l'ombrellone o al riparo a casa, all'ombra, di fronte al più potente ventilatore che possedete. La sottoscritta non fa eccezione, e quindi ho pensato... quale momento migliore per suggerire qualche libro che ho letto di recente e poi accantonato, presa da altri impegni?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><i>Comunicazione di servizio: ricordiamo a chi si fosse perso gli ultimi post che Clara quest'estate si è laureata, e nonostante abbia usato la tesi come scusa per abbandonarci per due mesi, continua a dimostrare che in realtà stava solo sprecando tempo. Sentitevi liberi di insultarla.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Comunque, comincio con un libro decisamente particolare, che ho apprezzato davvero molto. Si tratta di "L'uomo nel labirinto", di Robert Silverberg, pubblicato nel 1968, e tradotto in italiano anche come "La città labirinto".</span></span><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"> L'autore, nato nel 1935, è
il vincitore di diversi premi Hugo e Nebula, prolifico autore sia di
genere fantasy che di fantascienza. Per interderci, il soggetto su cui
si basa il film "L'uomo bicentenario", con il compianto Robin Williams, è
scritto a quattro mani da lui e da Isaac Asimov, un altro gigante della
fantascienza</span></span><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"> Il libro è classificato come fantascienza, ma chi si aspettasse da questa sua collocazione una lettura leggera e senza particolare valore culturale sarebbe destinato ad una sorpresa. Chiarisco, il libro può essere letto in questo modo, semplicemente come una bella storia originale, ricca di dialoghi, con retroscena svelati lentamente e personaggi affascinanti. Ma per i lettori con qualche conoscenza di letteratura greca, la lettura assume una pro</span></span><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">.</span></span><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">fondità completamente diversa. Vediamo se la quarta di copertina vi suggerisce qualcosa...</span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.fantascienza.com/imgbank/halfpage/NEWS/fazi-l_uomo_nel_labirinto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" class="border" src="http://www.fantascienza.com/imgbank/halfpage/NEWS/fazi-l_uomo_nel_labirinto.jpg" /></a></div>
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">" Dick Muller è un uomo solo, la cui vita è stata stravolta da un incontro
con gli alieni avvenuto durante uno sfortunato viaggio spaziale: la
permanenza di un anno sul loro pianeta gli ha lasciato una strana
malattia, l'impossibilità, fisica e morale, di sopportare quella che per
lui dovrebbe essere la più "normale" delle presenze, quella degli altri
uomini. Dotato di poteri telepatici che non può governare, incapace
ormai di interagire con gli altri esseri umani, di trasmettere loro i
propri sentimenti migliori, e troppo permeabile a quelli degli altri, la
sua vicinanza mette i suoi simili a disagio, lo rende una presenza
indesiderata, repellente, tanto da spingerlo a scegliere l'esilio sul
pianeta disabitato di Lemnos, sede di un millenario labirinto, luogo
ideale per tenersi lontano da tutti. Fino a quando la sua presenza sulla
Terra diventa indispensabile per salvare l'umanità dal pericolo
dell'estinzione; due vecchi compagni andranno così a riprenderlo,
sfidando il labirinto e i suoi pericoli mortali, e lo stesso Muller,
ancora memore delle antiche offese e in cerca di vendetta."</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Un uomo abbandonato da tutti in un luogo deserto perché un suo problema spinge gli altri ad allontanarlo disgustati, fino a quando questi altri hanno bisogno di lui. Ed a riportarlo alla civiltà vanno altri due uomini, uno maturo, con una scaltrezza pratica e cinica maturata da anni di esperienza, l'altro un giovane ancora convinto, o forse illuso, dei propri ideali, e riluttante ad ingannare qualcuno a cui già sono stati fatti tanti torti...</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Se vi servono ancora indizi, la tragedia su cui si basa questo romanzo è il <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Filottete_%28Sofocle%29" target="_blank">Filottete</a> di Sofocle, in cui l'omonimo eroe è abbandonato dall'esercito greco sull'isola di Lemnos, durante il viaggio verso Troia, a causa di una ferita infetta dal fetore rivoltante. Dieci anni dopo, quando la guerra di Troia giunge ormai al termine, un oracolo rivela che l'arco di Filottete è indispensabile per far cadere la città assediata. A recuperare il guerriero o almeno la sua arma sono inviati l'astuto Odisseo e Neottolemo, giovane figlio di Achille, che è convinto dal guerriero più anziano a mentire a Filottete per guadagnare la sua fiducia. Alla fine della tragedia, sarà l'intervento <i>ex machina </i>di Eracle a portare ad un lieto fine per i personaggi coinvolti.</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Come altre tragedie che il mondo classico ci ha lasciato, immortali ed inesauribili nella loro molteplicità di significati ed interpretazioni, anche questa tocca temi sempre attuali: il contrasto tra individuo e società, la solitudine fisica ed esistenziale, la giustizia, la scelta tra la morale ed il bene comune, la difficile crescita di un giovane inesperto che vede i suoi ideali scontrarsi con il dovere. E Silverberg, con brillante inventiva, intreccia queste eterne problematiche con quelli che sono i temi classici della letteratura fantascientifica, la città di un altro mondo abbandonata ma ancora mortalmente pericolosa, le razze aliene, davvero aliene, incomprensibili a noi come noi lo siamo a loro, il potere psichico che è piuttosto una maledizione. E così, la <i>hybris</i> dell'eroe diventa quella dell'esploratore dello spazio, l'isola diventa il letale e meraviglioso pianeta Lemno, la guerra di Troia diventa la disperata necessità di fermare una specie così diversa che non si rende neppure conto che gli umani sono esseri senzienti quanto loro.</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Filottete diventa Richard Muller, leggendario esploratore spaziale che nove anni prima, dopo una missione di primo contatto dalle conseguenze devastanti, si è autoesiliato sul pianeta Lemnos e, primo tra tutti coloro che hanno tentato, è riuscito a giungere al centro del suo quasi inespugnabile Labirinto. Odisseo diventa Charles Boardman, anziano diplomatico, vecchia conoscenza di Muller e, agli occhi di quest'ultimo, uno dei responsabili della sua condizione. E Neottolemo è il giovane Ned Rawlins, che sogna di esplorare lo spazio, proprio come l'uomo che stanno andando a cercare ha fatto tanti anni prima.</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Nella contrapposizione e nel confronto tra questi tre personaggi, così diversi eppure così inestricabilmente collegati l'uno all'altro, si gioca questa storia, tra inganni e discussioni filosofiche, mentre contemporaneamente viene rivelato il retroscena che ha portato alla "malattia" ed all'esilio di Muller. Ma prima di arrivare al loro incontro e scontro, Boardman, Ned ed i loro compagni di viaggio devono attraversare il Labirinto, ultimo lascito di una civiltà scomparsa, ma ancora costellato di trappole mortali ed infestato di animali feroci, che hanno già mietuto tante vittime. La tensione del viaggio (altro tema eterno ed inesauribile) prepara quella del confronto che lo seguirà, in un susseguirsi di pericoli fantastici.</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">E quindi, "L'uomo nel labirinto" è un romanzo di fantascienza "atipico" (ma del resto, in un genere poliedrico e in continua mutazione quale la fantascienza, e soprattutto la fantascienza di quel periodo, non è facile definire il "tipico"), una tragedia greca intrecciata con un viaggio di formazione e lanciata nelle profondità dello spazio e narrata in uno stile affascinante, in molti tratti solenne come il modello su cui si basa, in altri onirico e surreale nelle descrizioni, graffiante e malinconico nelle sue valutazioni sull'umanità, incalzante ed inquietante nell'azione...</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">In definitiva, una storia per chi ama i classici greci e la fantascienza, per chi ama le storie costruite sui personaggi e sui dilemmi morali, ma con azione e luoghi fantastici a ravvivare la trama. Se vi riconoscete in qualcuno di questi punti... buona lettura!</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">A presto,</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Clara</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"></span><i> </i></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-11173431892340898412015-07-23T11:20:00.001+02:002015-07-23T11:20:50.643+02:00Girl genius<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><i>In questo post si contraddice quanto detto nel precedente, ossia che Clara è rimasta assente per fare la tesi, e si scopre la verità che la pseudo-blogger in questione tentava di insabbiare: avrebbe avuto tutto il tempo per scrivere i suoi patetici post, se non avesse iniziato a leggere altri webcomic in inglese, oltre a quelli che già segue.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Che rivelazione devastante! Nessuno lo avrebbe mai sospettato!</strike></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><i>Sì, insomma, non è come se questa stessa scusa fosse stata ripetuta continuamente dall'apertura di questo blog ad ora.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Grazie per l'introduzione, ancora una volta. Ora, che ne pensate di lasciarmi parlare?</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Se proprio dobbiamo...</strike></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Allora, come vi hanno già informato i miei riluttanti assistenti, il post di oggi tratta dell'ennesimo webcomic, ancora una volta in lingua inglese, che ho scoperto, apprezzato e deciso di condividere con chiunque passi di qui.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Verrà il giorno in cui Clara si deciderà a spiegarci perché legge sempre e solo cose in inglese...</strike></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><i><span style="color: #20124d;">... ma non è questo il giorno, altrimenti questo post non finisce più.</span></i></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"> </span></span><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Se abbiamo finito con le interruzioni, il webcomic in questione è Girl Genius, scritto da Phil e Kaja Foglio, e narra le avventure di Agatha, la "ragazza geniale" del titolo, in un mondo governato da scienziati pazzi (per un dato valore di governato). L'ambientazione è di influenza steampunk, anche se gli autori ci tengono a precisare che preferiscono <i>gaslamp fantasy</i>, visto che sebbene l'abbigliamento ed alcune delle tecnologie richiamino molto quelle tipiche del genere steampunk, altri elementi sono assenti o comunque interpretati in una chiave più leggera ed ironica.</span></span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.girlgeniusonline.com/funextras/wallpapersandmore/wallpapers/sciencemac1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="http://www.girlgeniusonline.com/funextras/wallpapersandmore/wallpapers/sciencemac1.jpg" border="0" class="shrinkToFit" src="http://www.girlgeniusonline.com/funextras/wallpapersandmore/wallpapers/sciencemac1.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Nel mondo di Agatha, alcuni individui nascono con una caratteristica speciale: la capacità di creare macchinari o altre prodezze scientifiche che sfidano qualsiasi legge della fisica o del buonsenso, dagli immancabili robot dirigibili ai robot, a creature artificiali tipo mostro di Frankenstein, a modifiche sugli umani...insomma, il repertorio completo. Se è abbastanza folle, e potenzialmente letale, probabilmente qualcuno in questo mondo lo ha fatto. Questi geniali e quasi sempre instabili personaggi sono chiamati Sparks.</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Agatha, d'altra parte, è considerata nulla più che un'imbranata assistente per l'università cittadina, piena di idee ma apparentemente incapace di costruire qualcosa di funzionante... almeno fino all'inizio della nostra storia, quando in rapida successione assiste all'apertura di una strana finestra nell'aria, viene derubata del medaglione con le uniche fotografie dei suoi genitori biologici, e scopre che nel laboratorio in cui lavora è appena arrivato in visita inaspettata il Barone che domina gran parte d'Europa.</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Da questo momento in poi comincia un'avventura lunga ormai dodici libri e mezzo e che non sembra vicina alla fine, ricchissima di colpi di scena, rivelazioni inaspettate, e misteri che sembrano non avere mai fine... ma anche di umorismo esilarante, momenti drammatici meno numerosi ma che lasciano comunque il segno, e di scene d'azione di portata epica.</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"></span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.girlgeniusonline.com/fun/freestuff/desktops/Vol09_desktop/GGvol09_1600x1200.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="http://www.girlgeniusonline.com/fun/freestuff/desktops/Vol09_desktop/GGvol09_1600x1200.jpg" border="0" class="shrinkToFit" src="http://www.girlgeniusonline.com/fun/freestuff/desktops/Vol09_desktop/GGvol09_1600x1200.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Vista la lunghezza, ed il
fatto che le avventure di Agatha la portano (più o meno volontariamente
da parte sua) in luoghi diversi, ci sono anche moltissimi personaggi,
per la maggior parte ricorrenti. Gli autori sono riusciti a creare la non facile impressione di un mondo che si estende molto oltre l'avventura principale, con accenni ad altri luoghi ed ad altre storie, alcuni dei quali diventano molto importanti più avanti. Se vi chiedete come sia vivere in un villaggio comandato da uno scienziato pazzo, o dove trovino il materiale per lavorare, qui vi vengono date delle risposte. La maggior parte dei personaggi sono assai ben caratterizzati, ed anche quelli che non hanno più di una scena sono disegnati in modo originale ed individualizzato.</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Per quanto riguarda la protagonista, Agatha è assolutamente adorabile, ed anche quando scopre di essere molto più di quello che sembrava... sì, ve lo aspettavate già, vero? Comunque, non diventa immediatamente imbattibile ed infallibile. Continua a fare i suoi errori, a perdere la pazienza, ed a ritrovarsi in situazioni più grosse di lei. Al tempo stesso, dimostra un coraggio ed una determinazione incrollabili, una forte personalità ed una grande inventiva.</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Anche gli altri personaggi sono ben delineati, ognuno con dei propri tratti peculiari che lo distinguono dagli altri. Da notare inoltre che non è facile distinguere dei "cattivi": insomma, ci sono dei personaggi che sono nemici della protagonista, ma non è una situazione bianco/nero, bensì assai più sfumata. Le diverse fazioni che compaiono nella storia hanno spesso motivi ed ideali anche in parte condivisibili dietro le loro azioni, mentre alcuni di coloro che aiutano Agatha hanno motivi nascosti più oscuri. Alleati diventano nemici e viceversa, in un capovolgersi di situazioni che non ha nulla da invidiare alla più intricata <i>spy story</i>.</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Un altro punto degno di nota è che ci sono degli sviluppi sentimentali, che si traducono con il procedere della storia in una situazione piuttosto complicata di sentimenti più o meno ricambiati. Tuttavia la sotto-trama romantica non va a discapito della storia principale, ma anzi è ben integrata con il resto, ed è spesso trattata con brillante umorismo (a parte quando è trattata come un modo per strappare il cuore al lettore e farlo a pezzettini, ovvio).</span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Il ritmo della storia è generalmente molto incalzante, con un rapido susseguirsi di avvenimenti, concentrati in una serie di archi narrativi piuttosto lunghi. L'unico appunto è che in qualche caso gli archi sono anche troppo lunghi, con una catena apparentemente infinita di ostacoli e deviazioni dallo scopo principale. Per i lettori che arrivano in ritardo come me, e possono leggersi tutta la storia senza dover aspettare una settimana, non è un grosso problema, ma una volta che si è in pari l'attesa di sapere cosa succede ai nostri personaggi preferiti, o in un'altra delle linee narrative, diventa snervante. Comunque, visto che tutti i personaggi e le loro azioni, anche quando si svolgono separatamente, contribuiscono comunque alla trama principale, non è certo un grosso problema. </span></span><br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Dal momento che stiamo parlando di un fumetto, infine, qualche parola va obbligatoriamente spesa sullo stile. Si nota, come spesso accade nei webcomic, una certa evoluzione tra le prime pagine e le ultime, soprattutto nell'uso dei colori, che si arricchisce di sfumature, ombre e profondità. I personaggi, come dicevo già prima, sono tutti disegnati in modo individualizzato, ben riconoscibili. Personalmente ho l'impressione che a volte l'anatomia sia un po' sproporzionata, ma niente di esagerato. Particolare cura è dedicata all'abbigliamento dei personaggi, che in accordo con l'ambientazione è spesso di ispirazione vittoriana (compresa la biancheria!), ma con una serie di modifiche tendenti al fantastico o all'esotico. Ma i disegni migliori sono quelli dei personaggi non umani, dei macchinari e di alcune ambientazioni.</span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.girlgeniusonline.com/ggmain/strips/ggmain20070321b.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Comic" border="0" height="400" src="http://www.girlgeniusonline.com/ggmain/strips/ggmain20070321b.jpg" width="265" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img height="315" src="http://www.girlgeniusonline.com/ggmain/doublespreads/ggcoll07_095_096.jpg" width="400" /></div>
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<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">In definitiva, se vi piacciono lo stile steampunk e/o gli scienziati pazzi, non potete perdervi questo webcomic. Se cercate una storia d'avventura, azione e mistero che vi faccia anche morire dal ridere, in un'ambientazione originale, questo fa per voi. L'unico avviso è che è decisamente lungo, ed una volta iniziato è difficile smettere, quindi come al solito... leggete solo se avete un'intera giornata, o meglio anche di più, da perdere!</span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><i>E non se state facendo la tesi, avete un blog da aggiornare e diecimila altre cose più importanti da fare. Vero, Clara?</i></span></span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Ehm... comunque, al solito, buona lettura! E se decidete di provarlo, poi ditemi la vostra opinione. A presto!</span></span></span></span><br />
<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Clara</span></span></span></span><br />
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"> </span><i> </i></span></span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-19728598417018528392015-07-18T15:44:00.000+02:002015-07-18T15:44:08.786+02:00Come arrivare alla laurea vivi e (forse) sani di mente - 1<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><i>Bene, pare che la nostra Clara si sia decisa a tornare nei paraggi... ma dal momento che si vergogna troppo, è stato unilateralmente (da parte sua) deciso che le spiegazioni per l'assenza le darò io, dopodiché la sottospecie di blogger vi ricorderà per quale motivo non vi mancava affatto con uno dei suoi cosiddetti "post di consigli", meglio noti come "post di errori che ho fatto e che voi potete evitare".</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Non era esattamente questo il discorso che avevo in mente...</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><i>Taci tu, ti sto introducendo. Dove ero arrivata?</i></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Devi spiegare perché Clara è sparita nel nulla. </strike></span></span></span></span><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Ovvero, </strike></span></span></span></span><strike>è stata rapita da un esercito di pinguini ninja.</strike><strike></strike></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><i>Grazie, mio fedele assistente, grazie. Allora, pinguini ninja a parte, pare che Clara non si fosse resa conto che fare la tesi richiede, effettivamente, di scrivere una tesi. E questo individuo non è capace neanche di scrivere un post da venti righe senza distrarsi centoventi volte, quindi figuriamoci... nel frattempo, giusto per unire l'utile al dilettevole, il suo netbook, dopo averla caritatevolmente sopportata per anni, ha deciso che non ne poteva più e l'ha abbandonata. La sua tesi, per fortuna più che per previdenza, era al sicuro su Dropbox. I suoi racconti, fanfiction, diario segreto da mostrare come prova agli psichiatri quando sarà incarcerata e vorrà giocare la carta dell'infermità mentale, e tutto il resto hanno dovuto attendere un po' di più, ma grazie a gente più competente di lei sono stati a loro volta salvati. A quel punto, Clara è riuscita ad ottenere in prestito un netbook da uno dei suoi zii, che ringraziamo calorosamente...</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Si accettano scommesse su quanto tempo durerà...</strike></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ehi! Non sono così pessima!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><i>Ho detto di tacere, ti sto introducendo. Stavo dicendo, dotata di un nuovo computer e di una rinnovata consapevolezza che luglio si avvicinava, Clara si è effettivamente e miracolosamente messa d'impegno a fare la tesi e, che ci crediate o no, l'ha pure finita.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>E che ci crediate o no, non ci ha messo dentro neanche un riferimento a Doctor Who. Merita un premio solo per questo.</strike></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><i>Premio che le sarà requisito subito per pagare tutti i danni morali e materiali arrecati alla mia dimora, alias la sua testa, durante la stesura della tesi.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Gente, secondo me questa introduzione sta andando avanti troppo a lungo. Posso per favore riprendere il controllo del MIO blog?</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><i>Beh, non te lo meriteresti...</i></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<strike>E siamo sinceri, noi due siamo molto più simpatici e interessanti</strike><i>...</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><i>Ma per questa volta possiamo anche concedertelo, soprattutto perché abbiamo di meglio da fare.</i></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Sì, dobbiamo rintracciare i pinguini ninja e chiedere loro se sono disposti a rapirti di nuovo.</strike></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Bene, allora... eccomi tornata! E come la Voce e Piccolo Troll vi hanno detto, la novità fondamentale è una: mi sono laureata qualche giorno fa, e sono ufficialmente una dottoressa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><i>Laurea triennale. Tanto devi comunque fare la specialistica.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Un po' di supporto sarebbe gradito, una volta ogni tanto.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"> <i><span style="color: #20124d;">Ma io ti sto supportando, ricordandoti la dura realtà.</span></i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Comunque, stavo dicendo. È stato impegnativo, ma ce l'ho fatta, e durante tutto il lavoro di preparazione della tesi e di tutto quello che la accompagna, ho raggiunto alcune conclusioni, che mi avrebbero fatto risparmiare parecchio tempo se le avessi sapute all'inizio, e sentito storie di altri laureandi che mi hanno permesso di arrivare in fondo... quindi ho pensato di condividerle con tutti. Se per caso qualcuno deve fare la tesi e passa di qui, forse possono esservi utili!</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><i><span style="color: #20124d;">Forse. Molto forse. Non ci assumiamo alcuna responsabilità, sappiatelo.</span></i></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><i><span style="color: #20124d;"><br /></span></i></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">1)<span style="color: #20124d;"> <span style="color: black;">COMINCIATE PRESTO!</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Okay, questo probabilmente è banale. Ma la tesi richiede tempo, ed è meglio prendersi con il dovuto anticipo, almeno per quanto riguarda la prima richiesta al professore. In primo luogo, i professori non possono seguire un numero illimitato di laureandi: aspettare troppo può significare sentirsi dire che il professore che hai scelto non può seguirti, e dover ripiegare su un'altra materia. Oppure può succedere che ci siano problemi burocratici o altri ostacoli insormontabili, e che quindi bisogni cambiare totalmente l'argomento dopo un mese o due. Se avete "giocato d'anticipo", anche se vi capitassero situazioni del genere, potrete comunque, dopo una congrua dose di imprecazioni ed insulti all'universo in generale ed all'università in particolare, laurearvi nella sessione prevista.</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">2) NON SOTTOVALUTATE LA BUROCRAZIA</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Ogni università funziona in modo diverso, ma una cosa, a quanto credo di aver capito, è più o meno comune a tutte. Per arrivare all'agognata laurea, dovrete compilare, online o in cartaceo, una serie di moduli, pagare la tassa (sì, non ne avete già pagato abbastanza, cosa pensavate?!), ottenere l'approvazione del relatore... e tutto entro precise date di scadenza. Nel mio caso, per fortuna, non ho avuto particolari problemi, ma ho letto in giro per Internet storie raccapriccianti, quindi il consiglio permane. Assicuratevi di sapere esattamente cosa dovete fare ed entro quando dovete farlo. Non avete fatto tutta questa fatica per poi farvi bloccare da una segreteria, vero?</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">3) SCEGLIETE QUALCOSA CHE VI PIACCIA.</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Questa può essere un'impresa più o meno facile a seconda della facoltà che state frequentando. Si tratta del primo passo, e non va dato per scontato... può sembrare stupido ricordarlo, ma scegliete qualcosa che vi interessi! O almeno che non vi faccia completamente schifo... Dovrete passare parecchio tempo immersi in questo lavoro, e sarà più facile farlo senza odiare ogni singola pagina. Senza contare la soddisfazione personale. In tanti mi hanno detto (e vi diranno) che alla fine la laurea triennale conta poco, che quello che importa è la specialistica, che non vale la pena di investire troppo su una "tesina" che leggerà solo il relatore... ma sapete una cosa? Non lo state facendo per il relatore. Non lo state facendo per qualcun altro. Lo state facendo per voi stessi. La tesi serve a voi prima di tutto, per rendervi conto di quanto siate cresciuti all'università, per mettere alla prova le vostre capacità di ricerca, per produrre un lavoro che sia vostro. Non sprecate l'occasione. Cercate qualcosa che vi appassioni, o qualcosa a cui potete appassionarvi andando avanti... quando guarderete indietro, al percorso che avete fatto, alla tesi che avete scritto, la soddisfazione sarà assai maggiore. Detto questo, però...</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">4) SCEGLIETE QUALCOSA DI FATTIBILE</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Soprattutto per la laurea triennale, non andate ad invischiarvi in progetti infiniti. La vostra tesi non deve per forza rivoluzionare il vostro ambito di studi. Insomma, se siete dei geni e riuscite a farlo meglio per voi, ma c'è quel piccolo dettaglio che si chiama tempo. Ovvero, per il bene delle vostre tasche o di quelle dei vostri genitori, meglio non metterci anni a fare una tesi di laurea. Inoltre, purtroppo è vero: a parte alcuni casi fortunati, saranno pochi a leggere il vostro lavoro. Meglio fare un lavoro più semplice, meno radicalmente innovativo, ma ben curato e solido, e tenere la Grande Idea per una laurea specialistica, o magari un dottorato.</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">5) IL RELATORE È DETERMINANTE</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Okay, avete trovato qualcosa che vi piaccia e che siete ragionevolmente certi di poter concludere prima di un'era geologica... oppure no? In ogni caso, bisogna pensare ad un'altra cosa. Vi serve un relatore che vi segua. E qui cominciano (o continuano) gli inghippi, perché noi studenti universitari sappiamo benissimo che i nostri professori sono come le gelatine "Tutti i gusti più uno" di Harry Potter: ce ne sono di tutti i tipi, alcuni li ami, di altri faresti a meno, e non puoi mai essere sicuro al cento per cento di cosa ti capiterà con loro.</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Come regola generale, si sceglie una materia di cui si è dato (o, se avete deciso di giocare d'anticipo, si intende dare) l'esame, e questo permette anche di sapere già qualcosa del professore in questione. Che il professore sappia o meno qualcosa di voi dipende da quanti studenti ci sono nel vostro corso, e da come vi siete comportati alle lezioni o all'esame. In ogni caso, non avergli dato motivi per odiarvi è una buona partenza.</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">A quello che già sapete, aggiungete informazioni raccolte tramite attenta investigazione presso gli altri studenti, i gruppi su Facebook o i forum dell'università. Il professore a cui puntate è affidabile? Segue i suoi laureandi di persona, o li affida agli assistenti? In questo caso, come sono gli assistenti? Ci sono terrificanti racconti di tesi cambiate dieci volte e mail rimaste per settimane senza risposta, o confortanti rassicurazioni che sarete accompagnati fino alla laurea senza troppi problemi? Valutate bene quello che vi viene detto in proposito, e decidete. Se siete decisi su quella materia, può valere la pena di insistere anche con un professore "difficile", basta essere preparati. Anzi, forse la soddisfazione potrebbe essere anche maggiore!</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Se poi avete scelto il relatore prima dell'argomento, ricordate che ogni professore ha degli ambiti di ricerca preferiti. Andate sulla sua pagina sul sito dell'università, scovate un elenco delle sue pubblicazioni più recenti. Potreste trovare un tema che vi interessa, ed in ogni caso sarà molto più facile che accetti la vostra proposta se è qualcosa su cui lavora già. </span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">In ogni caso, è il momento di...</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">6) PARLARE CON IL (POSSIBILE) RELATORE</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Personalmente, penso che questo sia uno di quei punti in cui bisogna puntare sul giusto mezzo. Meglio non arrivare al colloquio senza la minima idea di cosa fare, ma al tempo stesso non presentatevi convinti al cento per cento di quello che volete fare. La cosa migliore è avere due o tre idee, ed essere aperti ai suggerimenti. Ricordate che (si spera) c'è un motivo per cui lui/lei è il professore. Studia quell'ambito da anni, sa (ancora una volta, si spera) come stanno procedendo gli studi, e che materiale esiste. Se il professore vi dice che su un dato argomento è già stato scritto tutto, che un altro richiederebbe troppo tempo, o che non c'è abbastanza materiale per fare una tesi su altro, pensateci due volte prima di insistere. E se il professore vi propone qualcosa a cui non avete pensato, non escludetelo. Magari, se non siete convinti, chiedete qualche giorno, fate un po' di ricerca... potreste rendervi conto che ne vale la pena. </span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><i>A Clara è successo proprio così. Argomento che non aveva neppure sfiorato con il pensiero, e poi non ha smesso di parlarne tutta eccitata per un mese. Ma sappiamo tutti che Clara ha la tendenza a sviluppare facilmente ossessioni, vero?</i></span></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Grazie mille, ero convinta di stare facendo un discorso serio qui.</span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><i>Ah, quindi soffri ancora di allucinazioni? Va bene, meglio assecondarti... continua il "discorso serio".</i></span></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Comunque, difficilmente uscirete con una tesi perfettamente definita dal primo colloquio. Più probabilmente, avrete un argomento, e se vi è andata bene dritte su come iniziare a cercare materiale per definirlo meglio. A questo punto comincia la parte in cui dovete impegnarvi di più:</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">7) INIZIARE LA RICERCA</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Su come fare ricerche per la tesi (in particolare per una tesi in materie umanistiche, ossia la mia... laureandi in materie scientifiche, mi dispiace di avervi illuso) ci sono mille e più metodi, e penso che sia meglio parlarne in un altro post. Qui inserisco solo qualche dritta, tanto per cominciare:</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">- Gente, siamo nel XXI secolo. Questo è il tempo di Internet, e del tutto a portata di mano. Quindi, per quanto possa sembrare banale, cercare il vostro argomento su Google può essere un buon inizio per farvi un'idea. Anche una voce su Wikipedia può contenere nelle fonti un'indicazione bibliografica utile, da poi cercare in biblioteca. Per non parlare del fatto che esistono moltissimi siti dedicati proprio alla condivisione di ricerche e articoli, a cominciare dall'utilissimo academia.edu. Se non ci sono risultati che vi convincano, provate a cambiare i termini di ricerca, a cercare in inglese, o, a seconda del vostro campo di studi, in altre lingue. Ovviamente, cercate di distinguere tra siti affidabili ed altri che faranno ridere il relatore.</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><i><span style="color: #20124d;">Se non state facendo una tesi sulle turbe psicologiche di una blogger per finta, questo conta come sito inaffidabile. Giusto per chiarire.</span></i></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">- La mia università, e probabilmente anche le vostre, hanno spesso "abbonamenti" a database online, riviste digitali, o altri servizi del genere, molto comodi per un povero studente. Si possono usare dai computer dell'università, o direttamente dai vostri. Informatevi su cosa avete a disposizione, spulciate il sito ed i suoi servizi bibliotecari.</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">- Infine, ultimo ma non ultimo, c'è quella fantastica, meravigliosa ed insostituibile istituzione che si chiama biblioteca. Le biblioteche universitarie sono una miniera di risorse potenzialmente inesauribile per le vostre ricerche. Potete iniziare con qualche titolo recuperato tramite le vostre ricerche su Internet, ed ampliare da lì... verso l'infinito ed oltre!</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">NOTA BENE: Segnatevi sempre e comunque da dove avete preso un'informazione. Nella stesura della tesi vera e propria, dovete saper annotare esattamente chi ha detto cosa, quale teoria è scritta dove. Segnatevi estremi bibliografici e numero di pagina, salvatevi i link, magari appuntatevi qualche parola chiave su ogni fonte consultata. È una grande rottura di cosiddette, ma più tardi vi salverà ore ed ore di lavoro.</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">NOTA BENE 2: la prima fase di ricerca non può, in effetti, procedere verso l'infinito. Ricordate, per ora vi state facendo un'idea dell'argomento e di cosa, effettivamente, volete e potete dire su di esso. Ponetevi dei limiti, assicuratevi di sapere quello che c'è da sapere, ma ci sarà tempo per ampliare il lavoro.</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
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<br /></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Un buon modo per tenere sotto controllo questa prima fase, una volta assicuratisi che l'argomento funziona, è finalizzarla alla produzione di un indice (che poi è quello che vogliono molti professori...). Una "scaletta" su quelli che possono essere i punti-chiave del vostro lavoro è la cosa migliore da presentare al prossimo colloquio con l'ormai assicurato (si spera) relatore. Potrebbe suggerirvi modifiche o stravolgerla, ma sarete già sulla strada del successo.</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Oppure potreste anche rendervi conto che dopotutto quell'argomento non vi interessa, o che non c'è nulla di nuovo da dire. Se il vostro relatore non è un dittatore assetato di sangue, potete dirglielo senza problemi, magari confezionando il discorso con qualche giro di parole. Siete ancora all'inizio, avete il tempo di cambiare direzione. Magari durante queste ricerche avete già intravisto una nuova possibilità, o forse avevate quell'idea di riserva... in tal caso, tornate indietro e non preoccupatevi. Ribadisco, meglio cambiare direzione finché siete ancora all'inizio, piuttosto che rendervene conto troppo tardi.</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Chiaritevi le idee. Parlate con il relatore, o con l'assistente, o con chiunque vi stia seguendo, per assicurarvi di essere sulla buona strada. Raccogliete le informazioni che avete raccolto in questa prima fase. Fate un respiro profondo...</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">...</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">...</span></span></span></span></span></span></span></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><i>... e vi conviene cominciare a lavorare, perché se aspettate il prossimo post di Clara su come fare ricerche, vi laureerete tra dieci anni<span style="color: black;">.</span></i></span></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><i><span style="color: black;"><br /></span></i></span></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Grazie mille per il contributo.</span><i><span style="color: black;"></span></i></span></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><i><span style="color: black;"><br /></span></i></span></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Sai benissimo che ha ragione.</strike></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Comunque, negli ultimi due mesi ho accumulato parecchio materiale da recensire o di cui scrivere, quindi credo che leggerete nuovi post abbastanza presto. Arrivederci a tutti!</div>
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Clara</div>
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Unknownnoreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-12420288239686235802015-04-21T17:46:00.000+02:002015-04-21T17:46:21.104+02:00Università: oltre gli esami c'è di più...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
</div>
<br />
<br />
Università: oltre gli esami c'è di più...<br />
...<br />
... <br />
... c'è la tesi. Ovvero, quello che ho passato l'ultima settimana a cercare di fare, il che spiega parzialmente la mia scomparsa. Chissà perché, mi ero convinta che una volta finiti gli esami sarebbe stato più facile organizzare il mio tempo per riuscire a fare tutto.<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Il perché è facile: perché sei una povera illusa.</i></span><br />
<br />
<strike>E ribadisco che avreste dovuto lasciar fare il post di scuse a me, avevo pronta una storia strappalacrime su come Clara fosse stata rapita dai malefici unicorni rosa, e tenuta a forza lontana dal blog.</strike><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Non sono sicura che sarebbe stato un miglioramento...</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Comunque, la questione è semplice. Ho passato gran parte del mio tempo imbucata in biblioteca</span><i> </i></span>a consultare libri e scrivere qualcosa che nessuno leggerà mai. Nel tempo libero ho... scritto qualcos'altro che nessuno leggerà mai. Infatti, mi sono auto-incastrata a partecipare al camp Nanowrimo di aprile. Per chi non lo sapesse, ossia tutte le persone normali... il Nanowrimo è il National November Writing Month, un'iniziativa in cui ci si impegna a scrivere 50.000 parole in un mese. Per gente come me, a cui piace scrivere ma che non trova mai il tempo di farlo...<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>... o è semplicemente troppo pigra...</i></span><br />
<br />
... è un'ottima soluzione. C'è un sito Internet con forum di supporto e tante belle statistiche che vi incoraggiano a proseguire. Ed ad aprile ed a luglio c'è il camp Nanowrimo, dove ci si può esercitare con un numero di parole a scelta, a seconda dei propri impegni. Ehm, sì, in effetti sono un po' indietro anche con quello... non l'avreste mai immaginato, vero?<br />
<br />
<strike>Assolutamente no.</strike><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Già, una cosa imprevedibile.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i> </i></span>Comunque, queste erano le mie scuse ufficiali. Quelle ufficiose aggiungerebbero anche un paio di manga molto interessanti, ed un webcomic fantastico, che ho scoperto di recente, e di cui vi parlerò a breve...<br />
<br />
... <span style="color: #20124d;"><i>quindi l'anno prossimo?</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">A breve, ho detto! Ah, e tra l'altro </span></span>il mio fedelissimo computer si è messo a farmi gli scherzetti. Decide di aggiornarsi quando ho bisogno di utilizzarlo, poi smette di connettersi ad Internet, quindi ricomincia a collegarsi ma a quel punto non va più il caricabatterie... sospetto che sia tutto un piano generoso da parte sua per costringermi a socializzare e/o andare fuori al sole. Ma purtroppo la biblioteca dell'università ha dei computer, quindi non ho scuse, devo fare la tesi lo stesso.<br />
Insomma, non credo che avrò tanto tempo da dedicare a questo blog quanto vorrei, da qui a luglio. Ma farò del mio meglio per ricomparire abbastanza spesso.<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Alzi la mano chi ci crede... oh, guarda. Nessuno.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><strike><span style="color: black;">In ogni caso posso sostituirti io, Clara. Ho un'idea geniale per un post sul terribile pericolo costituito dai malefici unicorni rosa.</span></strike></span><br />
<br />
Meglio se torno qui abbastanza spesso, altrimenti mi sa che questo blog finisce male... arrivederci a tutti! <br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://psychedelicwhiterabbit.files.wordpress.com/2014/02/inception2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="234" id="irc_mi" src="https://psychedelicwhiterabbit.files.wordpress.com/2014/02/inception2.jpg" style="margin-top: 159px;" width="215" /></a><a href="http://users.unimi.it/masc/img/tesi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="295" id="irc_mi" src="http://users.unimi.it/masc/img/tesi.jpg" style="margin-top: 128px;" width="250" /></a></div>
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<br />Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-17932552925551476092015-04-05T18:28:00.002+02:002015-04-05T18:28:48.591+02:00Buona Pasqua!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-B-RseVmWW9A/VSFfxJRIaKI/AAAAAAAAD38/pUxbY5-fky4/s1600/Happy%2BEaster.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-B-RseVmWW9A/VSFfxJRIaKI/AAAAAAAAD38/pUxbY5-fky4/s1600/Happy%2BEaster.jpg" height="214" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
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<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Causa eccessivo consumo di uova al cioccolato e colomba, estenuanti combattimenti per stabilire se fosse meglio il cioccolato fondente o quello al latte, e guerre all'ultimo sangue per stabilire itinerari di passeggiate e visite ai parenti che accontentassero tutti, la povera Clara non è in grado di formulare un post di auguri coerenti... quindi, cari lettori, accontentatevi del bigliettino che aveva preparato ieri nell'ora in cui si era prefissata di scrivere la tesi!</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><strike><span style="color: black;">Tantissimi auguri di buona Pasqua a tutti, e ricordate: troppa cioccolata fa male, ma non abbastanza cioccolata è peggio!</span></strike></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Ecco, ora per controbilanciare ed evitare attacchi salutisti mi tocca aggiungere: e mi raccomando, andate tutti a fare lunghe passeggiate dopo le feste... il vostro corpo ringrazia, ed avete una scusa per non visitare questo blog. Buona Pasqua a tutti!</i></span><br />
<br />
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<span style="color: #20124d;"><i> </i></span><br />
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-91460960486484481542015-03-30T15:38:00.002+02:002015-03-30T15:38:45.727+02:00Cose fragili<br />
<div style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;">
<img height="393" id="irc_mi" src="http://i62.tinypic.com/348q2jl.jpg" style="margin-top: 0px;" width="280" /> </div>
<br />
E ci risiamo con Neil Gaiman. Non so che dirvi, è uno dei miei autori preferiti, e quando ho bisogno di qualcosa che mi faccia volare nel regno della fantasia, che mi faccia sognare e tremare e ridere, so di potermi rifugiare tra le sue parole. E così, eccomi a parlarvi di una raccolta di racconti di questo autore, "Cose fragili". Raccolta molto interessante, tra l'altro, perché nell'introduzione c'è un commento dell'autore ad ogni racconto, che svela inediti e gustosi retroscena sulla loro scrittura. Racconti intorno ad altri racconti dunque, piacevoli soprattutto per quelli di noi che si chiedono sempre come facciano quei geni che tanto ci fanno commuovere a scrivere queste meraviglie... a volte, lo fanno in modo del tutto umano.<br />
<br />
In ogni caso, questa raccolta di racconti si apre in modo favoloso con quello che, per pura coincidenza, sta diventando un altro tema costante di questo blog. Un cross-over tra Sherlock Holmes e Lovecraft. "Uno studio in smeraldo" è un piccolo gioiello che gioca sulle aspettative dei lettori, lasciando indizi che costruiscono un passo dopo l'altro una storia ricca di colpi di scena, che meriterebbe non solo un seguito, ma un intero romanzo a se stante.<br />
E per chi tra voi ha letto American Gods, uno dei primi capolavori di questo autore, sarà un piacere sapere che in questa raccolta potrete trovarne un "seguito", un altro racconto che ha come protagonista Shadow, stavolta ambientato in Scozia. Ancora una volta l'uomo, in viaggio alla ricerca di qualcosa che neppure lui sa definire dopo gli eventi del libro, si trova coinvolto in una lotta in cui il mito ed il folklore si fondono alla realtà.<br />
Questi racconti da soli valgono la lettura della raccolta, ma anche gli altri non sono da meno. Gaiman, come suo solito, stravolge convenzioni e generi con umorismo e poesia. Un esempio magistrale di questo suo talento è il racconto intitolato (tutto d'un fiato, vi sfido) "Spose proibite degli schiavi senza volto nella casa segreta la notte del desiderio e del terrore", titolo da cui già si intuisce quando vada preso sul serio. Il protagonista è un giovane scrittore disperato, ed il suo tentativo di scrivere un serio romanzo realista, strettamente concentrato sui normali e veri fatti della vita, come mostri, fantasmi, oscuri segreti di famiglia e notti tempestose...<br />
<br />
<strike>Confermo, tutto normale.</strike><br />
<br />
Un altro racconto affascinante ha come protagonista Arlecchino, alle prese con il 14 gennaio e con un nuovo amore. Un altro ancora vede un club di buongustai, che ha già assaggiato tutto l'assaggiabile ed anche di più, alla ricerca di qualcosa di nuovo, come il misterioso, ma in realtà parecchio famoso, uccello del sole di Suntown... in questi racconti ed in altri, è sempre lo stravolgimento delle aspettative, e la progressiva costruzione di un finale che tuttavia arriva inatteso, ad attirare e coinvolgere il lettore.<br />
Altri racconti hanno una connotazione più dark, che richiama "Il figlio del cimitero", sempre per restare tra le opere di Neil Gaiman, o decisamente horror. Ed ancora, non poteva mancare la fantascienza: "Come parlare con le ragazze alle feste" vede due ragazzi imbucarsi alla festa sbagliata e conoscere delle studentesse straniere che vengono da più lontano di quanto immaginino, mentre "Golia" è niente meno che un racconto scritto come materiale promozionale per il film Matrix, ambientato nello stesso inquietante mondo virtuale.<br />
E parlando di fanfiction, visto che quando sei un grande autore puoi permetterti tutto, Gaiman si dedica pure ad una rivisitazione delle Cronache di Narnia, ovviamente in versione più adulta e problematica. "Il problema di Susan" è uno di quei racconti capaci di rovinare i ricordi d'infanzia di una persona, ma è di sicuro scritto benissimo.<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>E siamo sinceri, non è che Clara sia mai esattamente uscita dall'infanzia, quindi è ancora in tempo a farsi nuovi ricordi.</i></span><br />
<br />
Ci sono anche veri e propri componimenti in versi, tra cui il mio preferito è quello con le istruzioni su come sopravvivere ad una fiaba. Ancora una volta, insomma, Neil Gaiman si conferma come un autore poliedrico, brillante ed originale. Se il suo stile vi piace, e se volete qualche squarcio di sogno, potete rivolgervi a questa raccolta.<br />
<br />
<br />
Clara<br />
<br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-44509435023510934342015-03-26T22:28:00.002+01:002015-03-26T22:28:30.098+01:00WormOggi voglio condividere con voi una web novel, cioè un'opera letteraria originale pubblicata su Internet per la fruizione del pubblico. Non come e-book, ma proprio su un sito<i>.</i> E tanto per non cambiare, è in lingua inglese, quindi se state cercando una lettura in italiano non fa per voi, soprattutto perché è molto lunga e complessa. Comunque, se avete già da tempo infranto la barriera linguistica,<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>o se siete convinte di averlo fatto e tutte fiere perché le vostre conoscenze Erasmus vi hanno detto che parlate bene in inglese, anche se lo hanno fatto solo per pietà</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i> </i></span>"Worm" di Wildblow è una lettura davvero interessante, in grado di occupare giornate intere del vostro tempo. La storia è ambientata in un universo davvero simile al nostro, con gli stessi libri o film, ma con una differenza fondamentale. In questo mondo, da qualche decennio esistono persone con superpoteri. Moltissime persone con superpoteri. Supereroi, supercriminali, e gente che vuole una vita normale. I poteri variano da quelli che abbiamo già visto in mille variazioni, come il volo o la super- forza, a quelli mai sentiti prima, attestazioni sfolgoranti della genialità dell'autore, ed ogni combinazione nel mezzo. Ed anche i poteri più banali possono conoscere applicazioni impensate.<br />
La protagonista, Taylor, grande appassionata del mondo dei supereroi, ha appena acquisito uno di questi poteri. La grande occasione che aspettava per realizzare i suoi sogni e sfuggire alla durezza della sua realtà quotidiana, in cui è vittima costante di tremendi atti di bullismo? Ehm... peccato che il suo superpotere sia quello di controllare gli insetti. Già, non proprio materiale supereroico per definizione. Ma Taylor non si arrende e, dopo adeguata preparazione (ossia, far tessere ad una squadra di ragni il proprio costume... applicazioni impensate, nessuno?) fa il suo esordio sulla scena del crimine della città...<br />
Dove viene prontamente scambiata per una dei criminali. E, siccome una cosa tira l'altra e la sua vita non era già abbastanza complicata, "Skitter" si ritrova arruolata in un gruppo di giovani "supercattivi", gli Undersiders, e coinvolta nelle loro attività llegali. E tornare dalla parte giusta sarebbe molto più facile se questa non fosse la cosa migliore che le fosse capitata negli ultimi mesi, e se dalla parte della Legge tutto fosse luccicante come sembra...<br />
Questa è solo la premessa di un'avventura che, da un inizio incentrato sulla vita personale di Taylor e sulla sua città, si allarga ad una dimensione globale, tra mostri apocalittici, nebulose organizzazioni, serial killer apparentemente indistruttibili e segreti sull'origine dei superpoteri che hanno cambiato la faccia della Terra. Fino ad una lotta per il futuro stesso dell'umanità.<br />
Uno dei punti di forza di questa storia è che inizia dalla dimensione più piccola, incentrata su pochi personaggi, e si allarga progressivamente. C'è quindi il tempo per conoscere bene la protagonista e gli altri personaggi principali, per sviluppare un legame emotivo con loro, da parte dei lettori. E c'è il tempo per una crescita dei personaggi stessi, per lo sviluppo delle relazioni tra di loro, perché apprendano di più sui loro poteri e su come usarli. Il punto di vista della trama principale è sempre quello di Taylor, ma ci sono frequenti "intermezzi" che ci permettono di allargare il focus della storia e rivelare molte tessere del mosaico che altrimenti starebbero nascoste, come il passato di altri personaggi, principali o secondari, le ripercussioni delle azioni di Taylor e compagnia, che cosa stia succedendo contemporaneamente in altri luoghi, o preziosi dettagli su quell'universo e sulla sua storia.<br />
Questa lenta ed accurata descrizione non significa affatto che il ritmo sia lento. I capitoli sono decisamente lunghi, ed ognuno straripa di azione e colpi di scena, e quasi tutti terminano lasciando una situazione in sospeso, invogliandoti e quasi costringendoti a continuare a leggere.<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Per quanto riguarda Clara non è particolarmente difficile, quest'essere possiede la forza di volontà di un grumo di fango essicato.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><strike><span style="color: black;">Non direi. Ho conosciuto dei grumi di fango essicato molto testardi.</span></strike></span><br />
<span style="color: #20124d;"><strike><span style="color: black;"><br /></span></strike></span>
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Grazie per il paragone. Comunque, non si tratta decisamente di una storia comica. Voglio dire, all'inizio ci sono anche dei momenti divertenti, ma è chiaro fin da subito che fare i supereroi, o i supercriminali, non è un gioco per bambini. E neanche la vita di tutti i giorni lo è. Ci sono momenti cupi, sempre più frequenti con il procedere della storia. Ci sono morti, sia tra i personaggi conosciuti sia "sullo sfondo". Ci sono catastrofi e combattimenti sanguinosi, autentiche stragi. E l'autore non risparmia i dettagli, né materiali né psicologici, su tutto quello che la protagonista e gli altri devono affrontare. Quindi, se siete di stomaco molto delicato, vi converrà saltare parecchie scene. Non parlo solo di violenza "soprannaturale" e fantastica, ma anche di scene molto più realistiche, come gli episodi di bullismo di cui la protagonista è vittima.</span></span>
<br />
Questo è forse uno degli aspetti problematici della web novel: così tante disgrazie e problemi si abbattono sui personaggi che il lettore diventa assuefatto alla cupezza della storia, facendole perdere un po' della forza d'impatto iniziale. In certi punti sembra che un lieto fine sia impossibile, che qualsiasi cosa Taylor e gli altri facciano non significhi nulla, perché accadrà subito qualcosa di peggio. Sarà proprio così, o alla fine la fortuna girerà? Tocca arrivare all'ultimissimo epilogo per scoprirlo...<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Oppure andare a leggere l'ultimissimo epilogo senza prima aver finito le parti precedenti, perché si ha meno pazienza di un branco di bufali assetati che arrivano ad una pozza d'acqua.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Ehi, che fine hanno fatto i grumi di fango di prima?</strike></span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Ignoro le tendenze metaforiche dei due abusivi, e riassumo</span><i> </i></span>in breve il concetto: storia di supereroi altamente originale e avvincente, universo costruito nei suoi dettagli in cui non esistono bianco e nero, ma tutte le sfumature possibili, e grande capacità di scrittura dell'autore. La trama a tratti diventa forse eccessivamente cupa, ma è tutta una questione di gusti.<br />
E dulcis in fundo, ci sono i commenti. La storia ha avuto un notevole successo, e di conseguenza i lettori si sono sbizzarriti, in fondo ad ogni capitolo, a sviscerarne ogni aspetto, partendo a volte per la tangente. Si va così da raccolte di <i>facts</i> sui personaggi su modello di quelli famossimi su Chuck Norris, a piani per la conquista del mondo, a mini-raccontini che colmano in maniera esilarante i vuoti del capitolo principale. Di tutto e di più, una vera e propria storia intorno alla storia, ottima per rilasciare un po' di tensione tra un capitolo e l'altro e per farsi un'idea di quanto questa storia sia stata apprezzata.<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Da gente che aveva una capacità di formulare pensieri coerenti di gran lunga migliore della qui presente blogger.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Comunque, se il vostro inglese è buono ed il genere supereroico vi interessa, questa è sul serio una lettura che non potete perdervi. Buona lettura a tutti!</span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Clara</span></span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img alt="" class="dev-content-normal" data-embed-format="thumb" data-embed-id="413694159" data-embed-type="deviation" height="1014" src="http://th02.deviantart.net/fs71/PRE/i/2013/319/e/7/skitter_by_avgasblomman-d6uawgf.jpg" style="height: 362px; margin-left: auto; margin-right: auto; top: 0px; width: 281px;" width="788" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Taylor/Skitter, by avgasblomman.deviantart.it</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: black; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-41593100646996249122015-03-21T21:56:00.004+01:002015-03-22T18:14:56.336+01:00Alla ricerca del tempo perduto...... Che poi, dopo un titolo così, viene da farsi domande sulla mia salute mentale (me lo dico da sola così non ci pensa la mia Voce della coscienza/Voce nella testa di fiducia). Sì, perché se il tempo impiegato a dare esami e studiare per il mio indefinito futuro viene considerato "perduto", come dovrei considerare tutto il resto?<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Forse, la butto lì a caso, dovresti piantarla di cercare titoli ad effetto.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Oppure dovresti mettere titoli ad effetto meno problematici, come "La vendetta dei pinguini ninja". A quel punto nessuno si farebbe domande sulla tua salute mentale, ci sarebbero solo certezze.</strike></span><i></i></span> <br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Quelle ci sono già...</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Grazie, abusivi, anche voi mi siete mancati.</span><i> </i></span>Comunque, questo mese è stato difficile resistere alla tentazione di aprire questo blog e mettermi a scrivere. Sono successe così tante cose di cui avrei voluto parlare, cose di cui si è parlato tantissimo ma su cui volevo sfogarmi anche io... però ho resistito.<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Ah, adesso perdere su altri siti tutto il tempo che avresti impiegato su questo blog si chiama resistere? Dovremo aggiornare i vocabolari.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">COMUNQUE, stavo dicendo. Approfitto di questo post per una breve panoramica su tutto quello che avrei voluto scrivere per esteso nelle ultime tre settimane</span></span>, mentre dal prossimo torneremo alle consuete recensioni ed opinioni varie, di cui ho fatto un po' di scorta. Pronti?<br />
<br />
<strike>No, devo andare in bagno.</strike><br />
<br />
<i><span style="color: #20124d;">Shhh, da ora in poi questo è un post serio.</span></i><br />
<br />
Via!<br />
1) TERRY PRATCHETT<br />
Ormai è passato un po' di tempo, ma ancora non riesco a crederci. Il mio autore preferito, l'uomo che mi ha fatto vedere il fantasy in una luce completamente nuova, l'uomo che ha rivoluzionato la mia idea di questo genere, è morto. Malato di Alzheimer da anni, sir Terry Pratchett, per i suoi adorati fan Pterry, ha continuato a plasmare universi di brillante fantasia e comicità fino all'ultimo. Ed ora il mondo della scrittura è un po' più vuoto, come il cuore di tutti i lettori che l'hanno adorato. Moltissime persone hanno commemorato questa perdita molto meglio di quanto possa fare io, ad esempio con disegni meravigliosi su DeviantArt:<br />
<a href="http://abend86.deviantart.com/art/Farewell-Sir-Terry-Pratchett-519883824" target="_blank">Farewell, sir Terry Pratchett</a><br />
<a href="http://morloth88.deviantart.com/art/The-End-519838429" target="_blank">The End</a><br />
<a href="http://foxinshadow.deviantart.com/art/AT-LAST-SIR-TERRY-WE-MUST-WALK-TOGETHER-519739557" target="_blank">At last, sir Terry, we must walk together</a><br />
In uno dei suoi libri, "Il tristo mietitore", Terry ha detto che la vita di un uomo non è davvero finita fino a quando non sono svanite le conseguenze delle sue azioni, come cerchi che si allargano da un sasso lanciato nell'acqua. Se è così, e se le dimostrazioni di affetto e rimpianto che hanno inondato Internet sono un segno attendibile, il grande genio del fantasy comico continuerà a vivere molto a lungo.<br />
In ritardo, ma lo aggiungo anche io: buon viaggio, sir Terry Pratchett. Vada a scoprire cosa la attende dall'altra parte del deserto.<br />
<br />
2) NIMRUD, MOSUL, HATRA, TUNISI<br />
Ovvero, luoghi dove tesori dell'umanità sopravvissuti allo scorrere dei millenni hanno dovuto soccombere, indifesi ed abbandonati, alla follia furiosa di esseri che non vorrei neanche definire umani, ma purtroppo la storia ci ha insegnato che gli esseri cosiddetti umani sono capaci di molto peggio. Ormai da tempo l'allarme era stato lanciato, anche se in troppi continuavano, e forse continuano tuttora, ad ignorarlo. Migliaia di vite umane erano già state perse. Ma in qualche modo, questi gesti dell'Is (o Isis che dir si voglia), la distruzione delle statue del museo di Mosul, e poi il passaggio con tanto di bulldozer sugli antichissimi edifici assiri... ecco, in qualche modo rende tutto ancora più terrificante e triste. Io stessa ho studiato quei monumenti e quelle statue, solo l'anno scorso. Ho desiderato andarli a vedere, magari addirittura partecipare ad uno scavo archeologico in quella zona, quando la situazione politica fosse migliorata. Non ho mai pensato, nemmeno per un istante, che sarebbero svaniti prima di me. E' strano, e disturbante, e angosciante.<br />
Certo, è probabile che molti di quei reperti, quelli più facilmente trasportabili, siano in realtà partiti verso il mercato nero, seguendo la stessa strada che moltissimi beni di valore culturale da Siria, Iraq, Afghanistan hanno già preso. E magari tra qualche mese o anno ricompariranno in qualche collezione privata. Da un lato, questo pone ricchezze inestimabili al sicuro dalla guerra e dalla violenza, ma dall'altro, molte di esse sono comunque perdute, e lo sono i contesti da cui provengono.<br />
Ci sono stata male, fisicamente, quando ho visto quelle immagini e quei video. Non ho problemi ad ammettere che ho desiderato la morte dei responsabili. E poi mi sono sentita in colpa per averlo fatto, perché la morte di qualcuno non è mai una soluzione, e di sicuro non riporterebbe indietro quello che hanno distrutto o fatto sparire. Quindi, non dirò che voglio che muoiano. Dico solo che spero, e prego, che in qualche modo giustizia sia fatta.<br />
E naturalmente, ora c'è quello che è successo a Tunisi, al museo del Bardo. Ancora un luogo di cultura bagnato di sangue per colpa del fanatismo e della follia violenta. Ancora un colpo al cuore per chi come me si interessa al passato ed alle sue magnifiche testimonianze. Ancora una dimostrazione, se fosse servita, che questa gente è un problema che riguarda tutti noi, perché ogni pezzo di cultura che svanisce è una perdita dell'intera umanità.<br />
Io credo in Dio, ma non credo che un dio possa chiedere questo.<br />
<br />
3) LIBERA (L'ITALIA)<br />
Stamattina ero alla manifestazione di Libera in memoria delle vittime delle mafie. E non so se qualcuno di voi c'era, ma in tal caso, grazie. Grazie per esserci stati. Grazie a chi poteva esserci fisicamente, ma ha pensato, ha guardato, ed è stato lì con lo spirito. Grazie agli organizzatori, grazie a don Luigi Ciotti per le sue parole. Grazie ai familiari delle vittime che abbiamo ricordato, che continuano a lottare per le idee e per i valori in cui i loro mariti, i loro padri, i loro figli avevano creduto. Grazie a tutti costoro, morti per un ideale, per un'Italia migliore, per una libertà da catene che ormai avvolgono l'intera nostra penisola, e si estendono in molti altri stati. Grazie a chiunque lotta oggi, ed a chiunque lotterà in futuro.<br />
L'altro giorno, ne parlavo con un'amica dall'estero. Era convinta che l'Italia fosse una cosa del passato, che in Italia ormai non esistesse più. Le ho detto che non era così. Spero di rivederla tra qualche anno e poterle dire che ha ragione, che la mafia, tutte le mafie sono rimaste nel passato, e che nel futuro dell'Italia ci sono libertà ed onestà. Il realismo mi spinge a pensare il contrario. Ma una parte di me continua a credere nei sogni. E se sogniamo tutti insieme, se lottiamo per questi sogni, forse è possibile.<br />
<br />
E così finisco questo post più serio e triste della media. Spero di non avervi annoiato o depresso troppo. In tal caso, prometto che nei prossimi post tenterò di tirarvi su di morale.<br />
Arrivederci a presto,<br />
<br />
Clara<br />
<br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-39040183821570911142015-02-27T09:53:00.000+01:002015-02-27T09:53:00.872+01:00Ci scusiamo per il disagio<span style="color: #20124d;"><i>Cari lettori, tanto per cambiare sono qui per darvi un triste, tristissimo, cataclismatico, apocalittico annuncio. Apocalittico, ovviamente, nel senso più vicino all'etimologia greca, ossia "rivelatorio". Ebbene sì, sto per rivelarvi le ragioni dell'ennesima scomparsa di una certa pseudo-blogger così mentalmente incasinata che lascia fare le sue scuse ad una Voce nella sua testa.</i></span><br />
<br />
<strike>Vedete, Clara in questo momento è impegnata in un'aspra e difficile missione. Deve affrontare ancora due prove difficilissime prima di poter abbattere il boss finale. Almeno, lei per ora si illude che sia il boss finale, in realtà è solo un boss di fine livello. E come se non bastasse queste due prove hanno anche un limite di tempo che si avvicina, si avvicina, si...</strike><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i> Quello che il nostro Piccolo Troll di fiducia sta cercando di dire è che Clara deve dare gli ultimi due esami prima della laurea triennale, e che quindi è più sepolta dai libri del solito. Per voi lettori, detto in parole semplici semplici, questo significa che almeno per le prossime tre settimane le possibilità di vedere un nuovo post su questo blog sono meno di quelle di v</i><i>edere istantaneamente risolto il problema della disoccupazione in Italia</i></span>. <i><span style="color: #20124d;">Ma non temete, sono sicura che riuscirete a trovare qualcosa di più interessante da fare.</span></i><br />
<i><span style="color: #20124d;"><br /></span></i>
<span style="color: #20124d;"><strike><span style="color: black;">E se non torneremo più, sappiate che è perché lo studio pazzo e disperatissimo ha surriscaldato la testa di Clara e noi due siamo morti bruciati all'interno. Sappiate che vi abbiamo voluto bene!</span></strike></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Parla per te...</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>La Voce,</i></span><br />
<strike>e Piccolo Troll</strike><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-a_bBcyZH6TY/VPAwC5nuBOI/AAAAAAAAD3E/DIJAk9Y5Z1A/s1600/esami%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-a_bBcyZH6TY/VPAwC5nuBOI/AAAAAAAAD3E/DIJAk9Y5Z1A/s1600/esami%2B2.jpg" height="320" width="277" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-cR-ZWkD3GAs/VPAwEgcCcsI/AAAAAAAAD3M/pl5rECsBxd0/s1600/sotto%2Besami.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-cR-ZWkD3GAs/VPAwEgcCcsI/AAAAAAAAD3M/pl5rECsBxd0/s1600/sotto%2Besami.JPG" height="267" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<strike>PS: Scherzavo sul morire bruciati, ovviamente noi abbiamo l'uscita di emergenza</strike>.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-37250246217338364252015-02-18T12:14:00.000+01:002015-02-18T12:14:30.954+01:00La costa gallese<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-oc6dUee1Krg/VM0BY7ec1lI/AAAAAAAAD1Q/6JnLptZ_9sw/s1600/Mumbles%2B1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-oc6dUee1Krg/VM0BY7ec1lI/AAAAAAAAD1Q/6JnLptZ_9sw/s1600/Mumbles%2B1.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Terza e ultima tappa del nostro viaggio in Galles, cari lettori! Una tappa diversa dalle altre, perché arte e storia stavolta lasciano il posto alla natura, ad oceano e scogliere e rigogliosa vegetazione. Se volete fare una vacanza all'insegna del trekking e dell'aria pura, ecco un suggerimento che può esservi utile...<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Si avvisano i signori lettori che non siamo responsabili del vostro turbamento quando vi ritroverete immersi nella pioggia e nel fango, sferzati dal vento e lontani dalla civiltà. Nel senso che io e Piccolo Troll non lo siamo, Clara lo è certamente e fareste meglio a cercarla per eliminarla.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Grazie per la precisazione, Voce. In effetti, premessa indispensabile</span></span>, io ho avuto moltissima fortuna, perché la giornata dedicata a questa escursione è stata splendida: sole, poco vento, calore da maniche corte. Ma visto che stiamo pur sempre parlando della Gran Bretagna queste condizioni non sono affatto scontate, quindi quando organizzate il viaggio badate al tempo previsto, e preparate un programma alternativo.<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Un ottimo esempio di programma alternativo è pianificare l'omicidio di Clara.</i></span><br />
<br />
Come faccio a scrivere un post decente se tu aizzi i lettori alla mia morte? Devo pur trovare qualcosa di interessante da scrivere.<br />
<br />
<strike>Potresti offrire della torta.</strike><br />
<br />
<i><span style="color: #20124d;">Ancora meglio, potresti scrivere cose che la gente è interessata a leggere fino in fondo.</span></i><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-329YPEl07zk/VM0BMijSK0I/AAAAAAAAD1A/mQjID_Inh3I/s1600/Mumbles%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-329YPEl07zk/VM0BMijSK0I/AAAAAAAAD1A/mQjID_Inh3I/s1600/Mumbles%2B2.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
Comunque, partiamo dal presupposto che il tempo vi sia favorevole. In Galles hanno avuto un'idea semplicemente geniale: unire tutti i sentieri che solcano la costa del paese in un unico grande percorso costiero, per la gioia degli escursionisti. Chi ha più giorni a disposizione può decidere di percorrerlo tutto con uno zaino sulle spalle, chi come la sottoscritta aveva solo un tempo limitato ne può scegliere un pezzettino.<br />
Il mio pezzettino aveva come base Mumbles, stazione balneare affacciata sulla baia di Swansea, città quest'ultima che potete tranquillamente raggiungere in treno da Cardiff. Fuori dai circuiti turistici internazionali più popolari, Mumbles mi è sembrata comunque ben conosciuta da gallesi o inglesi desiderosi di passare un po' di tempo al mare, nonché da appassionati di barche a vela e a motore, di windsurf, e di sport acquatici in generale. Come ogni località balneare che si rispetti, quindi, ha tutto quello che serve per i turisti, dal supermercato, ad una piacevole varietà di ristoranti o pub. Sì, ve ne consiglierò uno... ma dopo. Prima la passeggiata e poi la cena, gente.<br />
<br />
<strike>E la torta no?</strike><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<strike><a href="http://1.bp.blogspot.com/-a15a-zT3u6s/VM0BQAtJ21I/AAAAAAAAD1I/ZXEVJcjygeM/s1600/Mumbles%2B3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-a15a-zT3u6s/VM0BQAtJ21I/AAAAAAAAD1I/ZXEVJcjygeM/s1600/Mumbles%2B3.jpg" height="240" width="320" /></a></strike></div>
<br />
<br />
Partendo da Mumbles, ci siamo diretti per prima cosa verso il molo, una struttura in stile vittoriano che ospita una sala giochi. Lì vicino si può vedere anche un faro, che a seconda della marea può apparirvi su un'isola, oppure separato da terra solo da qualche pozza. Perché le maree gallesi fanno un effetto strano, si ritirano lasciando metri e metri di spiaggia, si rialzano arrivando a lambire le scarpate di pietra artificiali, o le scogliere, trasformando completamente il paesaggio.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-PhKrVQ_69nQ/VM0BkXBaTWI/AAAAAAAAD1Y/9ZiqzQjqcIw/s1600/Mumbles%2B5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-PhKrVQ_69nQ/VM0BkXBaTWI/AAAAAAAAD1Y/9ZiqzQjqcIw/s1600/Mumbles%2B5.jpg" height="240" width="320" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-O91-kciifZU/VM0B52SmjYI/AAAAAAAAD1g/YCO4632Jb30/s1600/Mumbles%2B6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-O91-kciifZU/VM0B52SmjYI/AAAAAAAAD1g/YCO4632Jb30/s1600/Mumbles%2B6.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Il sentiero procede poi tra la scogliera da un lato e la vegetazione lussureggiante dall'altro, tra salite e discese che mettono a dura prova il fiato, ma ripagano di tutto ad ogni nuovo scorcio di panorama. Il<br />
percorso tra l'altro è molto ben tenuto, e si può tranquillamente percorrere in scarpe da ginnastica, senza una particolare preparazione. Se fa bel tempo.<br />
A pochi chilometri da Mumbles, Caswell Bay è stata il punto di arrivo del nostro percorso. Da lì, volendo, si poteva proseguire ancora ed ancora, in una successione di golfi e promontori... ma per noi era già ora di tornare indietro verso Mumbles, verso il nostro albergo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-XpNBbl0oAFk/VM0COKhokoI/AAAAAAAAD1w/tjFdcPmr2RA/s1600/Mumbles%2B8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-XpNBbl0oAFk/VM0COKhokoI/AAAAAAAAD1w/tjFdcPmr2RA/s1600/Mumbles%2B8.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-YSUKMP2Zis8/VM0CA6NG4_I/AAAAAAAAD1o/zISG3P7RJgw/s1600/Mumbles%2B7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-YSUKMP2Zis8/VM0CA6NG4_I/AAAAAAAAD1o/zISG3P7RJgw/s1600/Mumbles%2B7.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
E verso la cena. Perché, come ho già detto, Mumbles ha parecchi localini graziosi. L'unico che abbiamo sperimentato è il Mermaid, che però è molto consigliato se passate da quelle parti! Prezzi ragionevoli, personale molto gentile, e ottimi piatti, soprattutto quelli a base di pesce... e i dessert. Adoro i dessert.<br />
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<strike>Visto, avevo ragione io. C'è la torta.</strike><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Ovviamente sarebbe stato anche meglio se Clara fosse stata in grado di capire il menù.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Credevo che Clara sapesse l'inglese, vista la quantità di webcomic in inglese che ci propina.</strike></span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Il problema non è l'inglese, ma la traduzione in italiano. Che pesce sarà mai un eglefino?</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">E così, tra difficoltà di traduzione e ultime pause meditative e già un po' nostalgiche di fronte al mare ed alla notte che si specchiava in esso, è</span></span> finita la mia vacanza sulla costa gallese. Ed insieme ad essa è finito anche questo post, ma non preoccupatevi... ci sono molti altri viaggi da fare insieme :)<br />
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<span style="color: #20124d;"><i>Guarda che nessuno si stava preoccupando prima che tu lo dicessi.</i></span><br />
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<span style="color: #20124d;"><strike><span style="color: black;">Io mi stavo preoccupando tantissimo. Non ho idea di cosa sia un eglefino.</span></strike></span><br />
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Insomma, arrivederci a tutti!<br />
<br />
Clara<br />
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<span style="color: #20124d;"><i>PS: Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che tra i tanti talenti che mancano a Clara c'è anche quello della fotografia. Le foto sono merito della sua bravissima sorella, che ringraziamo tanto, soprattutto per la pazienza nel sopportare i diecimila "ma questa posso metterla nel mio blog?"</i></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-79157280141570901892015-02-13T18:10:00.000+01:002015-02-13T18:10:42.023+01:00I racconti dei vedovi neri<br />
<div style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;">
<img class="irc_mut" height="270" src="data:image/jpeg;base64,/9j/4AAQSkZJRgABAQAAAQABAAD/2wCEAAkGBxQSEBUUEhQWFhQUFRQUFRQVGRQYFBQVFxQWFhUYFRcYICggGxolHRQVITEiJSotLi4uGCAzODMsNygtLisBCgoKDg0OFxAQGisdHBw1KywsLCwsLC0sLCwsLCwsLCwsLiwsLCwsLCwsNyw3Kyw3LCwrKyw3KywrNysrKywrK//AABEIANgAoAMBIgACEQEDEQH/xAAbAAACAgMBAAAAAAAAAAAAAAAABQEGAgMEB//EAEgQAAEDAgMCCgUJBwMDBQAAAAEAAgMEEQUSIQYxEyI0QVFhcXSTsxVUgZHRBxQjMlKhscHSJDNCYnJzglOS8bLh8BY1NkNj/8QAGAEBAQEBAQAAAAAAAAAAAAAAAAECAwT/xAAhEQEAAwACAgIDAQAAAAAAAAAAAQIRAyESQRMxMlFhIv/aAAwDAQACEQMRAD8AvGzuB0xo6cmmgJMEJJMURJJibcklu9MPQNL6rT+DF8EbN8ipu7weU1MVqHMu9A0vqtP4MXwR6BpfVafwYvgmKFQt9A0vqtP4UXwR6BpfVafwovgmJWKgXnAaX1Wn8KL4I9A0vq1P4UXwTBaqiXKL81wCei+l/wAFcHH6BpfVqfwovgj0DS+rU/hRfBZsr78HbUvaCR0EkCx90n+0ruTE7LvQNL6tT+FF8EegaX1an8GL4JihMNLvQNL6tT+DF8EegaX1an8GL4JiEJil3oGl9Wp/Ci+Cn0DS+rU/hRfBMApKYaXegaX1an8GL4KfQNL6rT+FF8EwCEC84DS+rU/hRfBLtocDphSVBFNACIJiCIowQRG6xHF3qwpbtJyKp7vP5TkGezfIqbu8HlMTFLdmuRU3d4PKamSh7CgqViURwY1jEVLFwkzsrb2GhJJsSAAN50K5tmMfZWwmVjS0B7mFriC4W3E26QQUk2qohXVsVIfqRwyzv6nvHBxX7NSqt8lGImGqkp36cKLZfsyxXuO2xcPYjWPWlx4m51g1n8RAJ0/iOUDUHTW503NPSlW2O1AoWR2YHySktY0nK0WsC57ugZh71EFdWZ3MqKeN1o+FjMD3We5rm8QueLA6i3SqikfJvM41NSWOsbtJNhpmkcwZhrbW1x0c+ivmK44YZGXbxBC+aVtuM2z2MYAb6C7nXPQ1Idkdqfns8rW08cbQzhbNPHe9rhlzusBz9C5I9tJJqwwigaXtzNyEtdIXs3ZnkABoNzpfqRVhl21gbwmmjADmzMs48e7RrzCN5v0W6U1wnFRPctbYAC/GaSHaXbYdF7X3EgqhUO2LxUmnqKCPOTlEcbW589jlHG0cDmOvQetbW7bz09YIqikjia9zMwYeMA42a7MNH+4buZEx6QpVS2s2x+aysp4YxLUPIFnEhjMxs29tSSfuXHie19TQzxsrYonRyAkSQF1wAQHaO32uPfohi9BSV51jm3tRTTiN0MDmuDXMlDpMro3/AFXfHsKfY5jFVDPTwxsge6oBFyZBlLAM7rfY1050FmQVi29td9tbbr9SlBKXbSciqe7z+U5MUu2k5FU93n8pyDLZrkVN3eDympil2zfIqbu8HlNTFE9oULJc9dSNmjdG+5Y4WcAS247RqoqjYDhfz+Wpq+GmjD5jFHwL8maOMAC5sb77hVDa7D3YdiDXxuc76s7HvN3ON+OHO59QR7V61hOz1PTEmBhZmFiA55af8SbX032Wiv2TpZ5DJLFned5c5/uGug6ghpRtThUOJshayTJMY3Twm1wWOyh4I59cu7dbtST5OKiphrZKGUlzI2ni3LhGWkWyH7JzDTs3K1y7F0jmtHBubkuWFskgLc1s2U303BbKPCaKBj42ZGiTSQ8J9I7+p+bNz9POquqD8ko/bZv7TvMCz2a/9/l/uVH5q5U2AYfG7NGI2OFxdspB16w5EGA4cx4e0RB7TmDhLxr9N8yGqbin/wAiZ/ci8tYfKhpiMH9EXmlXWXAcOc4vcIi8m5cZONfpvmvdZ1eDYfK8vkETnG13Ofc6f5Iao21jTBjrJJdGOlikDjuygtafcb3TD5ZZBamZ/FeV1hvynIB7z+CuVTR0U0TYX8E9jdGNLgSP6Te99yjDtk6SB4fHCM7fqucXOLbbsubd7ENUrbnZ9wwylkcPpKdjY5B/K8C4/wAXD7ymvyeyvq3/ADmUfuIWUsfWRxpX+3iBXWspGSxujkGZjxlcOkFa8Mw2OnjEcLcrBcganUm51KGupTZFlKIEt2k5FU93n8pyZJdtJyKp7vP5TkITs3yKm7vB5TUxS3ZrkVN3eDympkiewoKlQVBChSShUQtMUzHFwaQS02cBvB6+tbiUrwY3bK83GeWR2oN7Dit0PU0FWAzyjoHuQq387mbFdxkLzC6SwbuJccjdBo7XXsAA3rd86kDZP3hdCBkYAfpbMuXONtxcbW6lfGU0+QkvCuuw53mNwLpHWI4zWizWC12gkn/aAuN8lTkNy9pEcbNGgnhHu1IFtbNtdXxNWSWYMaXONgNSVmq6Q/hHubwrS+dkd7H92wX931tf5lYlJjFidSEFQFJWQKVClFCW7Sciqe7z+U5Mku2k5FU93n8pySQNmuRU3d4PKamZB6CvBqjGZ5oow2sLYmxRMDATHbLG0G4Budb6neteDV0kM7HxvkleHCzQ9+V5+ybE3v8A+BXCYe+KFhTvLmNLhlcQCW3vlJGov1LNREJfiVbbK2M8d0kbN1wMxuQea+W5TFKTgxuPpXWD5H2DQDxwRqb7xmNj/wAq1z2ktlRisdiGvAdxcpIcRxnZWnTeLgjRZ11S5ksQFskjiw6XINiW2N+e1ty0w4RlZGzPoxzHaMAzZAQ0HXfuN+rcurEKITNDSSLOa6438U33+8e1Xo7aY8QAPHcLOcAwAG9i7K0u7Te3YtVTiQ4SMB1mASvkcRxcrABof6iNy2uwwcI94dbO0C2UXblaWjK7m0PQuf0GCAHSEgRNiADWgANdmBt7Bp1K9J26/ScdwCSHFzW2IOa7vq3HQelYw17XyhrHbg/M0tdfR2XR24WIOnOsH4Xd/CZznzh5OUWNmlrWgE6AZiefUrdTUAZI54J1a1gbpYBpJ389y4lOl7aPn7m1HBvtwb7NY4aWfa5Y7tBFj2qYsRa1reEdq48wtYOcWsva++34rbPhwex7HkkPOa4Fiw6ZS3rFhYrXTYVkfnDyTlYNWtvdgIBB5t+5OjtiMXY8tDHEFzgASxxGhOZt9LHilM1wQYU1ohAcbQ5rDTjFwALj17/emFlmc9LCApRZSoIS7aTkVT3efynJkl20nIqnu8/lOSVh43FjsE8cQdGyHJExlwCTIWsaMziBa+nRzrhdiLYn54nvzDcW3Za/829cVJglRwbCIZLFjSCATcEAg3C7aTZapkOkRb1us0fFajyzMNrHt3Ybt5Wwn97wg+zKA4W7d496vUG2tSY2yGlY9j2h1myOa8exzSD7wkmB7BsYQ6d2cjXI0WYD1neVcZoG5d24c3wXWnDv5OV+aPTRhm3tNK7I8Phf9mQDXsI3qy09UyT6jgezf7l5Lt3RMbEH7jmAZpY9JH4J/gsTxDE51w/I0k897dKfDEzME3616AhV6XaaKnjaahzhrlzhpI6r23H2JFivyowMFqeN8rul30bB+Lj7guVomJyXSJ2NhflC8ki+Uqqe42bELC7WBpNzcaXvc6XVv2M2y+eudHJHwcrRm0JLXDntfUEdGqyq2WUoQERICLICmyACEBCAQgoQCXbSciqe7z+U5MUu2k5FU93n8pyLCvYEP2SD+xD5bVuyEXukGE1dZ82hDKVx+his4teQRwYsdFsEeJyG3BCP+YsAA/ye78l7I5IiIeWeO0zKxRPS3FtpYoNAeEfuDGam/Nc8y449lZ3n9qquLztYS4nqsA1o7TdPKDCoIB9FHr9t1i7383sV8t+k8Yr9q5RYJLVyiorOKxv7uD7+N0firW5gPMs7LCRwAuTYDU9QViMS1tVnb/K2idfnLQ3tuqBgmEcMbuuGdW93Z0K9Y/RtqSwyOOQcZsY3G/O47zp2JvsxgzXHORxG7h9o/BcOTudl6uOvjUy2XwdsMYLWBl9waLE9bjvPvT4NHQhC4zOtJUrFCiMggqEFBkEKApQCEIQSl20nIqnu8/lOTBLtpORVPd5/KciwSbOVt6WAB+6CHS+v7tvMut04J+sCddL33b0hwfD700BJf+5hIALOKcjTob3C3mns7RjwftF7G3+89J5l7K+MQ81q2mZd9ZUlpaGgFxvvvfT/AM51uhlNrvGU9Z07ddyRSHJrnDT/AC3c49r3Wt7G+1Km1jg4us0k/wATmtLgOokJN4WOGZ+1sqMSY0E3DrdFiPfuVXxXFnym25vM0c56XHnXPUVL3nU3PXqnGy2EgyCSUgBpBAJF3Hm9gWLX11rxVr276XBHSSWOjGBrSexouArbFEGtDWiwGgC4qrEWt0bZztefQfEqsTYrO6Qtc5uuXKLEAZrjX2j/ALLHjayzeFtqMQij+u9o6t59w1XE7aOC4sXOJ5mtcT7RzJNLQSEDj3GvFzFu8Ab2ixHs51qh2cbYXIO+4Lbt15hYha+GHL5VnjxNh5nc3ML6+1ZtxCMm2ax60mZg8YA6encdNwFtwHUt7abigNG62vP2lX4qp8knbHA7jfsWSRytyXLSc3bv7VpqNrYIWD5w/I4mwABOa282A9//AHXK/HNe3Wt4lYwgrkwvEoqiMSQvD2HS45jzg9BXYVzaQpsoUoBLtpORVPd5/KcmF0t2kP7FU93n8pyLCo4BmFLBp/8ATF/0NXXM932Vr2axf9lgDmtNoYhzg6MCavxRv2APaV6I+lIJaV7uZa3YbYXcQ0DeToPaSu6sxp38IaPZr96QYhSSz/XJAO4vvp2D4JMq2w1URflj4/OX/wAIHV0ldZ7fauehomRMytv1uO8n8h1LsihLjlaCSeYb0j+udp1Y4qcBobp0W5rcwSvF8INg6Mai9xznUEH3hd8IlawCRhIGmZup06R+YVX242qdGwRQXDnXzSWILW7rDrPSutrZGvPWs7h1U7RQQtHCyBptq3e72gJPL8otO36scruvij8SvMienefeVC89uaXaOCvt6fH8o0B+tHI3r4p/AqyYDj8FQLRSAu+ydHe4rw+OIu3Ans1TvC9mql5Dmjg7WIeTYg9IVryWnrFnirHb21zG2JNunVKDSU771NQGcGzSIvtlt/E8A6G+luzrSnNUPaGXMzhqWgWYSBoX23i/NoFDdlJJ3NfXS58uradpIjb1Ej8h7Vu+zGQzWIjuTfY6WOV888LMkTy1rbDKHll7usO21+1WcrRRtaGNyANaAA1osAAOYALevPLoAiyEKCCl20XIqnu8/lOTKyXbSciqe7z+U5Fh59hLLU8N/wDSj3/0BdwcelWzZ6na+ipszQf2eHeP/wA2rrOEQ/6bV0jkSYUoSu5jbs0/BYBhJ0Fz7SryzC4hujaumOJrfqtA7Ar5pip4bgb3m7xlb17z2J7LE2HK2MBuYm5G+wtfVMUlxlxEjT0N06tdT+CUnyt2luoM6ePX8lxYvAxurspaTazrb+q66qSe+vVcJHti4PbHZwOUuu0EXFxobewrp3rFeyupw6Ek3jZv+yNy00WFQXvwUf8AtCTVrpA0GKVua/GZISL9bXfkVuwGaZ7SchzAkEaH3WWtj9N4sFXHG1hyjW2gYANeZJ5q/I0NLi53bf7101DJSLOGXq50gqyGnKN51NyMzrbgAkzhFf29N2ZrmvpmlrbW0cB9oc56brDFZLWPTzBV/Z+ukhgDWU0sjjdzibMYCes3J9wU1T6x4zOEcLTzk3sOkno9ilfvWLd9QsGEVwL3tvYNa1xvuBJIPvssJ9p6drwwOLjuu3Ue/n9ioz6Zz9TLfQa5Tr7CRZTBh5voSeizf+Vi1YmdbjYjHp8Moe0Oabgi4PStiW4Awtp2BzSCLjW99+9MVxn7aSlu0vIqnu8/lOTJLdpORVPd5/KcosMNl+RU3d4PKamqVbL8ipu7w+U1NUgkKChBREJRtDSlzQ9u9l7jpBTdQ4KxOTormHzslaWE2cea+tj0dK5q3Zp7v3bmu7eKfzXXimzodrHb+k/kUsM08Jsb/wCQuPYV6Ivrn4zBPXbJV19I8zepzTp71vw3ZWrD7uic3rLgPvunbdq5m7o2H/N7fyK2f+rXkcaEX/uG3/QptmkS7Mh372Uu/kYLN9539tl2YbhcFPrDE1pOma13e9KptoZXbmRt7S536VySyTTm2ZxHQzig9ttfvV69s/6k8xDG2M0J1+yN59g1KRPMtW+xbpzR7wP5nncT9y7sO2Zdz2YOe2rj2qy0VE2IWYO085WbXj0sUacOwpkbACA53OSOdd7WAbgApClcdbCEIUEpdtJyKp7vP5TkxS3aTkVT3efynosMNl+RU3d4fKamiV7MH9ipu7w+U1NVCUIUoVEKCFkoKIxKhzQd+qyQUHHJhkTt7GrWcGh+wPvW/EargonyZc2RpcRcNFgCTcm9lVztq75vBN83Fp5WxkGSwYHE7jlu4houdAB0q7IsbMLiG6Nq62MA3C3YktLjzn1xpuBIaIuF4Qu41i6zbstxb9BN08CGJARZSoKgkKVAUoIUoQgEu2k5FU93n8pyYpdtJyKp7vP5TkVp2X5HTf2IfKam4SbZfkdN/Yh8tqcBRWShCFQKFKhECLIQiK5t1DLJS8DC1xMz2xvc0X4OMm73EdFgl1Zh4dWUreBkFJSRlzfo3kOlNg27bX0Av71bKynLwLPcyxvdtteo9S5DhTv9eT2W03burRFU7CZq5tdUy/NbNncPpJRIcscdxG0NZrre5TvZmKpL3PqXyNva0RJcLj6zi4tAaOhrRpz3ThuHvBvwzydbA2y63te3Rf7lnRUBjI+kc4AWDTYDcAPdY+8oO0KVAUogClAQgEIQgEu2k5FU93n8pyYpdtJyKp7vP5T0Uo2axumbSU4NRACIIQQZYwQRG24Iumwx+l9Zp/Gi+KELOtYn09S+tU/jRfqR6fpfWqfxov1IQrpg9P0vrVP40X6kenqX1qn8aL9SEJpiPT1L61T+NF+pHp6l9ap/Gi/UhCamD09S+tU/jRfFHp6l9Zp/Gi+KEJpg9PUvrNP40X6lHp+l9Zp/Gi+KEJq+KRj1L61T+NF+pHp+l9ap/Fi/UhCaeKRj9L61T+NF+pHp+l9ap/Gi/UhCaYPT9L61T+NF+pHp+l9ap/Gi/UhCaYPT9L61T+NF+pLtoscpjR1AFTASYJgAJYySTG6wABUoU0x//9k=" style="margin-top: 62px;" width="200" /> </div>
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La prima cosa a cui si pensa se si sente parlare di Isaac Asimov è la fantascienza: le tre leggi della robotica sono state riprese da tantissimi autori sulle sue illustri orme, ma anche il ciclo della Fondazione, o i suoi racconti brevi, hanno segnato delle pietre miliari del genere. Eppure uno scrittore così prolifico non poteva certo limitarsi ad un solo genere... e così eccomi a presentarvi una raccolta di racconti gialli, che arricchiscono di sfumature inedite l'immagine di un grandissimo autore.<br />
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<span style="color: #20124d;"><i>Non si è proprio capito che a Clara piace Asimov, eh?</i></span><br />
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<span style="color: #20124d;"><strike><span style="color: black;">Ah davvero? Io pensavo che stesse solo aggiungendo aggettivi a caso per allungare il post.</span></strike></span><br />
<span style="color: #20124d;"><i></i></span><br />
<span style="color: #20124d;"><i>Anche quello, in effetti, anche quello...</i></span><br />
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Comunque, stavo dicendo, Asimov scrisse una serie di racconti per l'Ellery Queen's Mistery Magazine. In questi racconti, il filo conduttore è appunto quello delle riunioni mensili del club dei Vedovi Neri... nulla di macabro in realtà, soltanto un gruppo di gentiluomini americani che si riunisce per cenare e conversare, facendo a turno ad invitare un ospite che ravvivi la serata. In ognuna delle storie, si scopre ben presto che l'ospite ha un mistero che lo arrovella, o un crimine irrisolto nel suo passato, o un legame con qualcosa di particolare. Così, ad ogni riunione i Vedovi Neri si propongono di sviscerare il giallo, discutono, fanno ipotesi, e si lasciano occasionalmente fuorviare da argomenti non proprio correlati o battibecchi. Ed ogni volta è l'efficiente e brillante cameriere Henry, ormai Vedovo nero onorario, a fornire con impeccabile logica la soluzione del mistero.<br />
Questa formula fissa evita di diventare ripetitiva per la notevole varietà dei casi che i personaggi si ritrovano ad affrontare, dal furto, all'omicidio, allo spionaggio, e per la corrispondente varietà delle soluzioni, che possono dipendere da un gioco di parole come da un orologio, ma che hanno sempre una propria logica.<br />
Non c'è spazio per l'azione o per rocamboleschi colpi di scena, se si escludono quelli date da poche parole accuratamente posizionate. I crimini possono essere avvenuti anni prima, e li veniamo a conoscere solo attraverso i racconti dei personaggi. Questi sono gialli nella tradizione del classico più giallo, gialli dove, per dirla con Hercule Poirot, tutto quello che conta sono le "piccole cellule grigie".<br />
Una notevole differenza rispetto ai gialli tradizionali è che la maggior parte del testo non ruota esattamente intorno al giallo. Sono frequenti le divagazioni dei commensali, a volte con intento umoristico, altre semplicemente per trasmettere l'atmosfera della riunione e definire i caratteri di chi vi partecipa. Proprio dai dialoghi, che costituiscono la maggior parte della storia, emergono infatti le personalità e le peculiarità di ciascun Vedovo nero, i loro lavori e i loro hobby, che costituiscono un legame tra i diversi racconti. Ad esempio, i tentativi di uno di loro di comporre limerick sui libri dell'Iliade, e quelli degli altri di impedirgli di recitarli.<br />
In generale, questa raccolta mi ha molto soddisfatta, anche se devo ammettere che in alcuni casi le divagazioni frequenti la rendono un po' ripetitiva, anche perché ogni racconto nasce per essere letto da solo. A proposito di nascita, nella edizione che ho letto io ogni racconto era corredato da un commento dell'autore sulla genesi dello stesso. Un'ottima occasione per saperne di più su cosa succede nella mente di un grande scrittore, e per rendersi conto che, tra ricoveri in ospedale e disperanti carenze di macchine da scrivere (oggi diremmo di computer), era esattamente come ciascuno di noi.<br />
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<span style="color: #20124d;"><i>Solo che lui sapeva scrivere, a differenza tua.</i></span><br />
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Grazie, è sempre bello sentirsi apprezzati.</span><i> </i></span>Comunque, se vi piacciono i gialli "classici" ed intellettuali, questi racconti fanno decisamente per voi. Tra l'altro, oltre a questi dodici racconti, Asimov ne ha scritti anche altri con la stessa ambientazione, raccolti a loro volta in libri successivi. Quindi, se non ne avete abbastanza, non c'è di che disperarsi...<br />
Buona lettura ed arrivederci a presto!<br />
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Clara<br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-12584494318667299832015-02-07T14:22:00.000+01:002015-02-07T14:22:38.970+01:00Llandaff<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-dBvnsa3KpXs/VMwBR29I92I/AAAAAAAAD0U/1NPEjTWkw3Y/s1600/llandaff%2Bmap.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-dBvnsa3KpXs/VMwBR29I92I/AAAAAAAAD0U/1NPEjTWkw3Y/s1600/llandaff%2Bmap.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
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Come promesso, prosegue il nostro piccolo viaggio in Galles, e prosegue con il piccolo ma affascinante paesino di Llandaff, a pochissima distanza da Cardiff, da cui si può tranquillamente raggiungere in autobus. Ma che cosa c'è di tanto interessante da giustificare l'escursione?<br />
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<strike>Un varco spazio-temporale verso un universo alternativo dove tu riesci effettivamente a pubblicare i post entro un tempo decente? Perché questa è l'unica spiegazione alla puntualità dell'adempimento di tale promessa.</strike><br />
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-u1gqT3p-lkQ/VMvzNaC99qI/AAAAAAAADyk/P4bFkYYyG9o/s1600/llandaff%2Broald%2Bdahl.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-u1gqT3p-lkQ/VMvzNaC99qI/AAAAAAAADyk/P4bFkYYyG9o/s1600/llandaff%2Broald%2Bdahl.jpg" height="240" width="320" /></a>Tanto per cominciare, è la cittadina natale di Roald Dahl, che qui nacque nel 1916 da genitori norvegesi, frequentò la scuola, ed ammirò un negozio di dolci che gli fu di grande ispirazione. Penso che praticamente tutti nella mia generazione e circostanti siano passati attraverso "La fabbrica di cioccolato" e "Matilde", o quanto meno gli adattamenti cinematografici. Per non parlare del trauma che è stato per la mia infanzia la <br />
lettura di "Le streghe", e chi lo ha letto da piccolo sa di cosa parlo. Un po' meno conosciuti sono i suoi racconti per adulti, con una spiccata vena macabra, un humour nero che si conclude spesso con letali colpi di scena. Ma che lo abbiate conosciuto da giovani o da meno giovani, è un'occasione per prestare omaggio ad un grande autore.<br />
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Ma una targa non è una ragione sufficiente per questa visita. E allora, che ne pensate di una splendida ed antica cattedrale, il cui nucleo più antico risale al XII secolo, in un sito che ospita alcune tra le più antiche presenze cristiane della Gran Bretagna? La chiesa fu gravemente danneggiata nei bombardamenti della seconda guerra mondiale, ed in seguito ricostruita unendo agli elementi storici altri di gusto contemporaneo, come la statua in alluminio della Maesta di Cristo che domina la navata. La chiesa ospita tra l'altro un trittico del pittore preraffaellita Dante Gabriel Rossetti.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-KxzxVe8leYw/VMv8hZDXmyI/AAAAAAAADy8/mJDJpM3-3Us/s1600/llandaff%2Bcathedral%2B3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-KxzxVe8leYw/VMv8hZDXmyI/AAAAAAAADy8/mJDJpM3-3Us/s1600/llandaff%2Bcathedral%2B3.jpg" height="240" width="320" /></a><a href="http://2.bp.blogspot.com/-VbsmiDfn7CY/VMv8XuRdpiI/AAAAAAAADy0/h2B4XvSnxtY/s1600/llandaff%2Bcathedral%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-VbsmiDfn7CY/VMv8XuRdpiI/AAAAAAAADy0/h2B4XvSnxtY/s1600/llandaff%2Bcathedral%2B2.jpg" height="240" width="320" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-sAffJNL8z90/VMv9M6W0_BI/AAAAAAAADzE/HxTOiTPECdg/s1600/llandaff%2Bcathedral.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-sAffJNL8z90/VMv9M6W0_BI/AAAAAAAADzE/HxTOiTPECdg/s1600/llandaff%2Bcathedral.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Xnz5w11mFWE/VMv9sppY-gI/AAAAAAAADzQ/gBuLXvNUFnw/s1600/llandaff%2Bnavata.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-Xnz5w11mFWE/VMv9sppY-gI/AAAAAAAADzQ/gBuLXvNUFnw/s1600/llandaff%2Bnavata.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
<br />
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-_X9PUiGZcpA/VMv-PmUnjtI/AAAAAAAADzY/xV96VZzO65c/s1600/llandaff%2Bsoffitto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-_X9PUiGZcpA/VMv-PmUnjtI/AAAAAAAADzY/xV96VZzO65c/s1600/llandaff%2Bsoffitto.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-SyO5MsXSaSw/VMv-aNRJP8I/AAAAAAAADzg/mxcd41RtXZM/s1600/llandaff%2Bvetrata.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-SyO5MsXSaSw/VMv-aNRJP8I/AAAAAAAADzg/mxcd41RtXZM/s1600/llandaff%2Bvetrata.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<br />
Accanto all'edificio sorge un antico cimitero immerso nel verde. Croci e lapidi consumate dai secoli giacciono abbracciate da erba e rami, in un'atmosfera di pace sospesa. Passeggiando, si può gettare l'occhio su nomi ed iscrizioni che evocano con nostalgia un mondo lontano - un mondo di marinai, di soldati, di mogli e madri. Un mondo che sembra trasmettere una meditativa serenità.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-cZatOUG9QS0/VMv_LsXMeLI/AAAAAAAADzs/e9Y5wvx_jyA/s1600/llandaff%2Bcemetery%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-cZatOUG9QS0/VMv_LsXMeLI/AAAAAAAADzs/e9Y5wvx_jyA/s1600/llandaff%2Bcemetery%2B2.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-3NKwr3EEYhU/VMv_1gKBUVI/AAAAAAAADz8/tX2vBzXYRBs/s1600/llandaff%2Bcemetery.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-3NKwr3EEYhU/VMv_1gKBUVI/AAAAAAAADz8/tX2vBzXYRBs/s1600/llandaff%2Bcemetery.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-HeKuFtsx-sE/VMv_kyozcfI/AAAAAAAADz0/gR12WCBJnUY/s1600/llandaff%2Bcross.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-HeKuFtsx-sE/VMv_kyozcfI/AAAAAAAADz0/gR12WCBJnUY/s1600/llandaff%2Bcross.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-goKui1Z6TuE/VMwAV5PN5jI/AAAAAAAAD0E/Quo103PVvzs/s1600/llandaff%2Btomb.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-goKui1Z6TuE/VMwAV5PN5jI/AAAAAAAAD0E/Quo103PVvzs/s1600/llandaff%2Btomb.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-3azfr5UynLc/VMwA_n5gpWI/AAAAAAAAD0M/7w5069hW12c/s1600/Llandaff%2Bmuro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-3azfr5UynLc/VMwA_n5gpWI/AAAAAAAAD0M/7w5069hW12c/s1600/Llandaff%2Bmuro.jpg" height="320" width="240" /></a>Il paese ospita anche due rovine del XIII secolo, il castello del Vescovo ed il campanile. Da quest'ultimo, le aperture sulle pareti permettono di cogliere artistici scorci della cattedrale.<br />
E, se avete seguito il post precedente vi starete chiedendo quando lo dirò... sì, anche qui hanno girato Doctor Who. Qui in questa chiesa ed in questo cimitero, e nel resto del paese, che ha "interpretato" il ruolo di Leadworth, il paese di Amy Pond, e di una decina di altri posti. E per ottimi motivi, perché proprio a Llandaff hanno sede gli studi della BBC Wales. Proprio così, ecco il luogo dove si complotta vilmente ai danni dei nostri sentimenti e del nostro tempo. Inutile dire che non si può entrare... <br />
<br />
<strike>Neanche facendo gli occhi da cucciolo al custode.</strike><br />
<strike><br /></strike>
<span style="color: #20124d;"><i>E credetemi, Clara ci ha provato. Ma gli occhi da cucciolo proprio non li sa fare.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">In ogni</span><i> </i></span>caso, ne è valsa la pena anche solo per poter dire di aver calcato il terreno dove c'è una certa probabilità che siano passati alcuni dei miei attori preferiti. Lo so, lo so, sono...<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>... patetica?</i></span><br />
<strike><br /></strike>
<strike>... vittima del lavaggio del cervello da parte dei messaggi subliminali degli alieni, che hanno inventato una nuova tecnica per convincere le umane ingenue a lasciarsi rapire?</strike><br />
<br />
Stavo per dire fissata, ma la seconda ipotesi è sottilmente inquietante nella sua verosimiglianza. Quindi, prima di essere rapita da questi astutissimi alieni, meglio finire questo post con le ultime fotografie di turno.<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Che, vi ricordiamo, sono state scattate dalla sorella di Clara, la quale ha ereditato tutto il talento artistico che doveva bastare per due. In compenso Clara si è tenuta tutta la pazzia.</i></span><br />
<br />
<strike>Grazie, sorella di Clara! Se vuoi gestire il blog al posto suo contattaci, organizziamo un colpo di stato!</strike><br />
<br />
Meno tentativi di sobillare l'ordine costituito e più foto.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-kg2A6mZ5r4k/VMwDuVMbQcI/AAAAAAAAD0g/s-GwKz0hySU/s1600/Llandaff%2Bcasette%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-kg2A6mZ5r4k/VMwDuVMbQcI/AAAAAAAAD0g/s-GwKz0hySU/s1600/Llandaff%2Bcasette%2B2.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-_utbrfXTzrk/VMwEBWFGoLI/AAAAAAAAD0o/88QcZO18RHA/s1600/llandaff%2Bcasette.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-_utbrfXTzrk/VMwEBWFGoLI/AAAAAAAAD0o/88QcZO18RHA/s1600/llandaff%2Bcasette.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-bP4hcfZPuIY/VMwELmeA-zI/AAAAAAAAD0w/Lj90h1Oso6w/s1600/llandaff%2BBBC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-bP4hcfZPuIY/VMwELmeA-zI/AAAAAAAAD0w/Lj90h1Oso6w/s1600/llandaff%2BBBC.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
E questo è tutto per il post di oggi. Nella terza e ultima puntata del viaggio in Galles, ci sposteremo sulla costa per una bella passeggiata con tanto di consigli per la cena... ci vediamo!<br />
<br />
Clara<br />
<span style="color: #20124d;"></span>Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-16733451897912637502015-02-04T18:20:00.000+01:002015-02-04T18:20:12.603+01:00Ishtar 2<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-aqUZEvwR7Iw/VNJUbGh9ktI/AAAAAAAAD2A/zu_l-3L_AT4/s1600/ishtar%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-aqUZEvwR7Iw/VNJUbGh9ktI/AAAAAAAAD2A/zu_l-3L_AT4/s1600/ishtar%2B2.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Nella notte tra il 12 ed il 13 aprile 2009 Antonia Arslan, professoressa all'università di padova ed autrice del romanzo "La masseria delle allodole", straziante denuncia del genocidio armeno, viene ricoverata all'ospedale di Padova, ed i medici prendono la decisione di metterla in coma farmacologico.<br />
Al suo risveglio la donna rimane per venti giorni nel reparto di rianimazione Ishtar 2, sospesa tra la realtà ed il sogno. Visioni surreali, ricordi del passato e dell'infanzia, incubi spaventosi si mescolano ai riti quotidiani delle infermiere, alle cure mediche che scandiscono la lenta, sofferente convalescenza. Così l'ospedale diventa una torre, un grande giardino, un padiglione. Così ogni piccolo stimolo sensoriale fa straripare intorno a lei altri luoghi ed altri tempi, un sorso d'acqua fresca nella gola inaridita scatena cascate di montagna. L'angoscia e la paura prendono corpo in sussurri maligni ed in immagini opprimenti, ma la gentilezza delle infermiere riporta luce e calore nel mondo di Antonia.<br />
Il risultato finale di questa esperienza è un libretto intitolato appunto "Ishtar 2", edito nel 2010. Un libro che è un inno di ringraziamento al personale che l'ha seguita ed ai parenti ed agli amici che sono stati al suo fianco. Un libro che è al tempo stesso un punto di vista inconsueto, quello di una paziente in rianimazione, e con uno stile inconsueto, quello dell'esperienza onirica. Niente gelidi dati scientifici, niente discussioni, critiche al sistema ospedaliero, aneddoti divertenti o tristi. Tutto questo libro si svolge intorno all'autrice ed all'interno della sua mente, nei suoi pensieri e nei suoi sogni. Una prospettiva inusuale, arricchita da uno stile di narrazione evocativo, semplice ed elegante, molto scorrevole. Le visioni non stridono affatto con i dialoghi reali e prosaici che le scandiscono, in virtù di un'atmosfera sospesa ed al tempo stesso coerente.<br />
Non c'è molto da dire, in realtà. Niente colpi di scena, niente pathos drammatico che ti tenga incollato alla pagina, niente importanti spunti riflessivi che cambino la tua visione del mondo. Solo un'esperienza personalissima, che da giorni di sofferenza riesce a distillare ricordi preziosi, ed a raccontarli con maestria e delicatezza.<br />
Insomma, se volete una lettura che vi avvolga in un'atmosfera dolce e meditativa, venata di sofferenza ma sempre illuminata di speranza, vi consiglio questo libro.<br />
<br />
<br />
Clara<br />
<br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-22645917526511868482015-02-02T22:59:00.000+01:002015-02-02T22:59:49.981+01:00Cardiff<span style="color: #20124d;"><i>Ebbene sì, i famosi post di viaggio di Clara sono tornati. Per i fortunati che ancora non li avessero dovuti sopportare, si tratta di vile sfruttamento di manodopera non pagata da parte dell'autrice di questo blog, che ruba le fotografie scattate dalla sua fantastica sorellina, e spera che bastino a supplire alla mediocrità delle sue presentazioni. Per fortuna in genere si tratta di posti abbastanza belli da essere interessanti nonostante lei, quindi potete anche restare e godervi le immagini.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Naturalmente, io e Voce andiamo in vacanza in posti moooooolto più affascinanti, ma voi lettori dotati di massa morireste d'invidia se vedeste i resoconti delle nostre vacanze incorporee ed immaginarie, quindi siamo magnanimi e lasciamo perdere.</strike></span></span><br />
<br />
Ecco, ora che avete fatto il vostro siparietto posso iniziare seriamente.<br />
<br />
<strike>Seriamente?</strike><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Se lo dici tu...</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Coooomunque... cari lettori, come quei due vi hanno anticipato oggi</span><i> </i></span>si parla di viaggi. E come il titolo vi ha anticipato, si parla di Cardiff, l'affascinante capitale del Galles. Una città meno rinomata di altre mete, ma che ha molto da offrire, come del resto tutta la regione, e che ha il grande vantaggio di non essere affollata quanto Londra. O costosa quanto Londra, naturalmente.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-EqqKTrIFHWU/VMq13AlbZ-I/AAAAAAAADyA/9YXsFZyed7Q/s1600/Cardiff%2Bmillennium%2Bstadium.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-EqqKTrIFHWU/VMq13AlbZ-I/AAAAAAAADyA/9YXsFZyed7Q/s1600/Cardiff%2Bmillennium%2Bstadium.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
Cardiff, dicevamo, ha molto da offrire per tutti, dagli appassionati di sport che possono visitare il famoso Millennium Stadium, a chi predilige l'arte, che apprezzerà lo splendido museo della città. Oppure, se siete qui per il divertimento e per il riposo, potete semplicemente passeggiare per le strade vivaci del centro, e soprattutto dirigervi all'affascinante baia della città, ricca di deliziosi ristorantini. Ma naturalmente, la sottoscritta aveva anche un'altra ragione per strillare di gioia al pensiero di questa visita...<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>... eccola che arriva...</i></span><br />
<br />
Ossia, naturalmente, il mio Dottore preferito!<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Ormai non c'è neanche più gusto a sottolineare la sua ossessione.</i></span><br />
<br />
Già, proprio così. Cardiff è uno dei luoghi dove hanno girato Doctor Who. Nella zona della baia c'è anche una mostra permanente, la "Doctor Who Experience", ma non ho avuto il tempo per visitarla... in compenso sono andata a Llandaff, un paesino poco distante, sede tra le altre cose della BBC Galles: ma questa, come si suol dire, è un'altra storia<br />
<br />
<strike>Ovvero un altro post. Si accettano scommesse su quanto tempo impiegherà a scriverlo. Io punto su un anno.</strike><br />
<br />
<br />
Piccolo troll ingrato, in realtà lo sto già preparando.<br />
<br />
<strike>Dai, allora solo undici mesi.</strike><br />
<br />
In ogni caso, i fan della serie potranno sbizzarrirsi a cercare i luoghi dove è stata girata, tra cui sono compresi lo stesso museo citato prima, e, con mia grande sorpresa, pure lo stadio! Insomma, una vera chicca per gli appassionati.<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Intendevi "ossessionati", vero?</i></span><br />
<br />
Ma dopo questa carrellata generale, vediamo un po' più nel dettaglio alcuni dei luoghi più interessanti da visitare a Cardiff, e cominciamo appunto con il <a href="http://www.museumwales.ac.uk/cardiff/" target="_blank">National Museum</a>. Come per la maggior parte dei musei del Regno Unito, che su certi aspetti avrebbe probabilmente qualcosa da insegnarci, l'ingresso è gratuito. E, molto tristemente, la politica del museo vieta di caricare le fotografie scattate su Internet, quindi non potrò condividerle con voi. Vi toccherà usare la vostra immaginazione, o andarci direttamente... o, per quanto riguarda la sezione artistica, visitare il sito, per vedere almeno sullo schermo alcuni dei capolavori esposti.<br />
Questo museo si divide in due sezioni principali: quella dedicata alla scienza ed alla storia naturale, da un lato, ed una vasta collezione d'arte dall'altro. La prima è costruita in modo da essere perfetta anche per i visitatori più giovani, con sale interattive, video di spiegazioni, ricostruzioni di animali estinti, dinosauri e mammuth, scheletri e modellini, quindi se per caso state progettando una vacanza in famiglia i bambini si divertiranno tantissimo!<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Dove "bambini" comprende anche "individui che dovrebbero avere venti anni ma continuano a comportarsi come se non avessero mai visto uno scheletro di dinosauro in vita loro". Al solito, ogni riferimento a persone di nome Clara realmente esistenti è puramente casuale.</i></span><br />
<br />
La <a href="http://www.museumwales.ac.uk/cardiff/art/" target="_blank">collezione d'arte</a> è davvero notevole, e copre 500 anni di storia. Dagli artisti del Cinquecento italiano o olandese, all'Ottocento francese, con il realismo carico di critica sociale di Daumier o Millet, o i delicati paesaggi di Corot, all'impressionismo, con indiscutibili capolavori di Renoir e Monet. E naturalmente sale dedicate a pittori e ritratti gallesi, o all'arte vittoriana, con opere sicuramente meno conosciute e probabilmente meno affascinanti di quelle più famose, ma non per questo prive di interesse, anzi, proprio per la possibilità di allargare i propri orizzonti artistici anche a nicchie così sconosciute.<br />
Per non parlare delle sculture, tra cui molti pezzi di Auguste Rodin, che da bronzo e pietra trasmettono potenza, passione, tragedia. E non si può certo tralasciare la sezione di arte applicata, dove raffinate giade di provenienza cinese si accompagnano ad una vastissima collezione di ceramiche che arriva a quelle contemporanee.<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>A meno che non sia l'ora di chiusura e qualcuno abbia passato tutto il suo tempo nelle sale precedenti, facendo gli occhi dolci al Bacio di Rodin, sospirando di fronte a un Van Gogh, e dimenticandosi che c'era anche il resto del museo. Nel qual caso si può fare un giretto veloce. Ancora una volta, ogni riferimento a blogger con la testa tra le nuvole è puramente casuale.</i></span><br />
<br />
Già, a questo proposito... il museo, come molti suoi simili nel Regno Unito, chiude piuttosto presto. Quindi, se state progettando la vostra escursione, controllate con attenzione gli orari!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-LHVjDxgEHFc/VMq3sIHdyWI/AAAAAAAADyU/JLF6_HN1fO0/s1600/cardiff%2Bparco%2B2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-LHVjDxgEHFc/VMq3sIHdyWI/AAAAAAAADyU/JLF6_HN1fO0/s1600/cardiff%2Bparco%2B2.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
Cardiff ha anche un castello, che la sottoscritta non ha visitato causa mancanza di tempo, ma se subite il fascino della storia medievale sono sicura che attirerà la vostra attenzione. Il parco proprio accanto, l'enorme e verdissimo Bute Park è perfetto per una pausa pranzo all'insegna della pace e del relax, tra la vegetazione lussureggiante ed il rumorio della gente che lo frequenta... o se siete fortunati, le canzoni di qualche artista!<br />
<br />
<strike>Vorrei solo sottolineare che Clara e sua sorella hanno passato i tre quarti del pranzo a prendere in giro il povero artista in questione e lo sciame di ragazzine che lo circondava, sostenendo che si trattava senza dubbio di uno degli One Direction. </strike><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Sì, Clara è davvero ipocrita.</i></span><strike><br /></strike><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-WLgMso0am90/VMq3T1Wwe7I/AAAAAAAADyM/o05th4qifrc/s1600/Cardiff%2BParco.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-WLgMso0am90/VMq3T1Wwe7I/AAAAAAAADyM/o05th4qifrc/s1600/Cardiff%2BParco.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
Va bene, grazie per i commenti. Aggiungo soltanto, che tanto per cambiare, anche qui sono state girate delle scene di Doctor Who... non l'avreste mai sospettato, vero?<br />
<br />
<strike>Proprio no.</strike><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Mai e poi mai.</i></span> <br />
<br />
In ogni caso, se invece avete finito la visita intorno all'ora di cena, la cosa migliore è dirigersi verso la <a href="http://www.visitcardiffbay.info/" target="_blank">baia della città</a>. Potete prendere un autobus o, se non avete fretta o troppa fame, andare a piedi...<br />
<br />
<strike>L'importante è non far chiedere indicazioni a Clara, visto che è riuscita a far perdere tutta la famiglia.</strike><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Secondo me la gente dava loro indicazioni sbagliate apposta nella speranza di liberarsene.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Oggi siete particolarmente prevenuti nei miei confronti.</span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Certo, dobbiamo fartela pagare per la patetica penuria di post pubblicati a gennaio. Notate l'elegante allitterazione.</strike> </span></span><br />
<br />
<span style="background-color: white;"></span>Se è solo quello posso fare finta di niente e tornare a parlare della baia, che è davvero affascinante, soprattutto di sera, quando l'acqua è magicamente illuminata dalle luci delle barche e da quelle che si riflettono dalla sponda, in un gioco di rimandi e di specchi che pare appartenere ad un altro universo rispetto ai vivaci locali gremiti di folla che vi si affacciano.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Wi6iBHvXkls/VMq0m68pOdI/AAAAAAAADxY/BHfJQshPxd8/s1600/Cardiff%2Bbay%2B4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Wi6iBHvXkls/VMq0m68pOdI/AAAAAAAADxY/BHfJQshPxd8/s1600/Cardiff%2Bbay%2B4.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-tXCOrEQN29c/VMq0VRmvxMI/AAAAAAAADxQ/scHwqI7s-uo/s1600/Cardiff%2Bbay%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-tXCOrEQN29c/VMq0VRmvxMI/AAAAAAAADxQ/scHwqI7s-uo/s1600/Cardiff%2Bbay%2B2.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-ZGmoGWjI64E/VMq09LBSajI/AAAAAAAADxo/NdirsFFozH0/s1600/Cardiff%2Bbay%2B5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-ZGmoGWjI64E/VMq09LBSajI/AAAAAAAADxo/NdirsFFozH0/s1600/Cardiff%2Bbay%2B5.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-NsIj0CwMu0s/VMq1i1j9GhI/AAAAAAAADx4/L8etJCb_i7w/s1600/Cardiff%2BBay.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-NsIj0CwMu0s/VMq1i1j9GhI/AAAAAAAADx4/L8etJCb_i7w/s1600/Cardiff%2BBay.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
E durante le ore notturne, la mole illuminata dal Wales Millennium Centre è sul serio uno spettacolo:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-pMEcBA58oxw/VMq0rM5JjsI/AAAAAAAADxg/ML9DRqsvO7g/s1600/Cardiff%2Bbay%2B3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-pMEcBA58oxw/VMq0rM5JjsI/AAAAAAAADxg/ML9DRqsvO7g/s1600/Cardiff%2Bbay%2B3.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Ma forse la cosa che mi ha stupito di più di questo luogo è una parete nascosta in basso, sul molo di legno, separata dall'allegra baraonda del Mermaid Quay... signori e signore, giusto per confermare l'opinione di una certa Voce (e di mia madre) secondo cui certi telefilm fanno male alla salute, i fan di Torchwood (serie spin-off di Doctor Who) hanno dedicato un memoriale a Ianto Jones. Un personaggio che non è mai esistito, che è "morto" solo sullo schermo ed un po' nei nostri cuori, e che è ricordato con targa, foto e dediche. Possono dire che noi fan siamo pazzi, ma siamo dei pazzi innamorati e creativi.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-RLi5JPw3sGc/VMq1aHme6BI/AAAAAAAADxw/C3Kra7pI44Y/s1600/Cardiff%2Bbay%2BIanto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-RLi5JPw3sGc/VMq1aHme6BI/AAAAAAAADxw/C3Kra7pI44Y/s1600/Cardiff%2Bbay%2BIanto.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Ma guarda, l'importante è rendersi conto della propria follia.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Ma è pazzo chi si rende conto di essere pazzo? O forse non è pazzo, proprio perché sa di essere pazzo? Ma solo un pazzo si riterrebbe pazzo se non è pazzo...</strike></span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Okay, anche tu sei pazzo.</i></span><br />
<br />
In ogni caso, ho accennato alla notevole quantità di ristorantini interessanti... naturalmente non ho avuto tempo per sperimentarne più di uno, ma se a qualcuno servisse un suggerimento, "Nando's" è vivamente consigliato a tutti i fan del piccante... ed un po' meno a chi non lo sopporta, vista l'onnipresenza del delizioso peperoncino Peri-peri! Potete scegliere il livello di "hotness" che preferite, da quello più blando all'addio al vostro palato.<br />
E parlando di addio, è arrivata anche l'ora di dare l'addio a Cardiff. E' stato solo un giretto veloce, ma la nostra esperienza in Galles, o meglio il ricordo e la condivisione della mia esperienza, è appena cominciata... per scoprire l'affascinante paesino di Llandaff, e poi ancora per un breve assaggio della costa gallese, tornate a trovarmi nei prossimi giorni!<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>O mesi.</i></span><br />
<br />
<strike><span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">O anni.</span><i> </i></span></strike><br />
<br />
Certo che siete proprio pessimisti voi due...<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Non confondere il pessimismo con il realismo.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Comunque, è il momento di salutarci. Cari lettori, spero di avervi </span><i> </i></span>fatto viaggiare almeno un po' con la fantasia, e, perché no, di avervi dato qualche suggerimento utile... arrivederci a presto!<br />
<br />
<br />
ClaraUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-1304899980338230682015-01-17T19:32:00.001+01:002015-01-17T19:32:08.490+01:00Kill la kill<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<br /></div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img alt="Locandina Kill La Kill" id="locandina" src="http://www.animeclick.it/prove/serie/KillLaKill/KillLaKill-cover.jpg" title="Locandina Kill La Kill" width="225" /></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
Lo so, lo so. Il primo post dell'anno nuovo dovrebbe arrivare ad una certa vicinanza dall'inizio dell'anno, e non dopo due settimane. Direi che devo studiare, ma a quel punto una certa Voce della coscienza farebbe notare che "studiare" e "leggere fanfiction" non è esattamente la stessa cosa...<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Proprio quello che stavo per dire. Non togliermi le parole di bocca, sennò che ci sto a fare io qui?</i></span> <br />
<br />
Per farmi perdonare, inizio in bellezza con un anime che mi ha davvero colpita favorevolmente. Arriverei a dire che si è guadagnato un posto nella mia Top 10, se non fosse che non ho mai davvero deciso quale sia questa Top 10.<br />
Si tratta di "Kill la Kill", un anime uscito nel 2014 e primo progetto originale dello studio Trigger, a cura di quelli che mWikipedia (e TvTropes) mi dicono essere gli autori di Tengen Toppa Gurren Lagan... ma, non avendo mai guardato Gurren Lagan, l'informazione non significava nulla per me. Il fatto che le mie communities e forum preferiti... <br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>....dove, per la maggior parte del tempo, rimane in agguato leggendo quello che scrivono gli altri e senza farsi notare...</i></span><br />
<br />
fossero in breve inondati di immagini, video, fanart e commenti su questo anime, invece significava molto di più. Così l'ho aggiunto alla mia lista delle cose da vedere, ma solo quest'inverno sono arrivata a guardarlo effettivamente. Nel frattempo, ho anche avuto un'opinione diretta da un tizio che conosco. Cito:<br />
"E' una trashata pazzesca"<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Per chi non lo sapesse, è un complimento. Sì, Clara conosce gente strana.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Tra l'altro questo individuo stava per fare un esame e Clara l'aveva appena dato, quindi il fatto che siano finiti a parlare di anime è la prova che si tratta di gente strana.</strike></span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Ma vi prego di notare il fatto incredibile insito in questo aneddoto, cari lettori...</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Che Clara riesca effettivamente a dare esami nonostante tutto il tempo che spreca?</strike></span></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>No, che Clara stia recensendo un anime che altre persone oltre a lei conoscono. E' un fatto che potrebbe rivoluzionare la nostra concezione dell'esistenza.</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>In effetti, è sospetto. Clara, sei stata sostituita da un clone alieno?</strike></span></span><br />
<br />
Magari, così il clone dovrebbe studiare al posto mio e si prenderebbe tutta la colpa per i mancati aggiornamenti... ma non sono un clone, quindi andiamo avanti.<br />
I primi minuti di "Kill la kill" ci introducono all'atmosfera del liceo Honnouji, dominato dal terribile consiglio studentesco... letteralmente. Tramite "ultradivise" che conferiscono poteri speciali a chi le indossa, trasformando gli addetti alla sicurezza della scuola in un vero esercito. Incontrastata dittatrice della scuola è Satsuki Kiryuin, le cui dolcissime opinioni sul resto dell'umanità e sulla legge del più forte farebbero piangere scappare a nascondersi i nazisti più incalliti.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-jGh0bOzX_lY/VLqLcqP6mII/AAAAAAAADwg/-ZcEhneHB0E/s1600/Kill%2Bla%2Bkill%2Bsatsuki.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-jGh0bOzX_lY/VLqLcqP6mII/AAAAAAAADwg/-ZcEhneHB0E/s1600/Kill%2Bla%2Bkill%2Bsatsuki.jpg" height="180" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span class="classe-6" id="rece-6">"<em>La paura è libertà! La
sottomissione è liberazione! La contraddizione è verità! Arrendetevi a
queste verità, maiali travestiti da umani</em>!" Satsuki ci mostra che ha letto 1984</span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<br />
<br />
Incontrastata, ho detto? Almeno fino ai primi cinque minuti di anime... poi arriva l'immancabile personaggio di ogni serie giapponese ambientata in un liceo (per quanto militarizzato, questo non fa eccezione). La nuova studentessa! Che in questo caso è armata di una spada-forbice in grado di tagliare le famigerate Ultradivise, e di un'insaziabile desiderio di scoprire chi ha ucciso suo padre e ricambiare il favore. Matoi Ryuko scopre subito che Satsuki sa qualcosa sulla morte di suo padre, ma anche che in quella scuola la sua vita non sarà facile... ma per fortuna trova subito un paio di alleati, che li voglia o no: Senketsu, un abito sacro (a prima vista una versione molto, mooooolto potenziata di una normale ultradivisa, ma ci vorrà un po' per scoprirne la vera storia) senziente e parecchio attaccato a lei; e la compagna di classe Mako Mankanshoku, che definire una pazza iperattiva, ma adorabilmente ingenua è dir poco. Con il loro aiuto, Ryuko inizia la sua difficile missione per arrivare alla verità ed alla vendetta, pestando nel frattempo chiunque si metta sulla sua strada. Inserite una misteriosa organizzazione, una serie impressionanti di colpi di scena,capovolgimenti totali delle situazioni, ed un pericolo che minaccia l'intero pianeta... ed ecco a voi Kill la Kill.<br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-S8CQQjn4CCg/VLqRyy8H75I/AAAAAAAADww/13N2y_yLXNM/s1600/kill%2Bla%2Bkill.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-S8CQQjn4CCg/VLqRyy8H75I/AAAAAAAADww/13N2y_yLXNM/s1600/kill%2Bla%2Bkill.jpg" height="320" width="214" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<br />
La trama... ecco, la trama è più o meno l'ultima cosa da considerare, ma è comunque interessante. Devo confessare che, per colpa dei sopracitati forum, mi ero già "spoilerata" un paio dei colpi di scena più importanti, ma nonostante questo la serie è riuscita a tenermi con il fiato sospeso, ed a sorprendermi di continuo. Ammetto che diversi elementi non siano esattamente originali... quanti protagonisti devono vendicare la morte di qualcuno? Per non parlare di uno dei colpi di scena, che logicamente non vi dico ma che è decisamente diffuso. Ma non sono i fatti narrati in sé a costituire la forza di questa serie, è il modo estremo e sopra le righe in cui sono giocati a renderli comunque efficaci. Quello, e la dimensione parodistica con cui <i>clichè</i> e luoghi comuni degli anime sono portati all'eccesso. Consigli studenteschi che sembrano governare la scuola? Beh, certo. E organizzano anche gite scolastiche di conquista delle scuole adiacenti, già che ci sono.<br />
Altrettanto importante è il ritmo incalzante e vorticoso della narrazione, che non lascia molto tempo allo spettatore per decidere se quello che sta vedendo ha un senso logico oppure no. In fondo, nessuno guarda questa serie per la logica o per la complessità dei ragionamenti che creano, le guardiamo per distrarci, divertirci e farci emozionare, e queste sono promesse che Kill la Kill ha mantenuto molto bene nei miei confronti.<br />
I combattimenti sono spettacolari, soprattutto perché non sono del tutto scontati. Non è certo che la nostra Ryuko trionferà, anzi molto spesso la ragazza le prende, ed è costretta ad inventare nuove strategie o in qualche caso a scappare a gambe levate. C'è una quantità spropositata di sangue e violenza, ancora una volta non molto realistica, ma di sicuro utile per aumentare l'adrenalina di lotte che, come tutto il resto, sono assolutamente eccessive e ironizzano con affetto su ogni caratteristica del genere shonen. Dai nomi degli attacchi e dei personaggi che compaiono ad ogni momento come immensi muri di scritte, alla tendenza ad urlare i rispettivi nomi di Ryuko e Satsuki, alla lotta contro nemici sempre più forti per arrivare al boss finale. Nessuna delle convenzioni del genere si salva.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-lo39LychCIk/VLqZR6ggj7I/AAAAAAAADxA/j7fU7jcggbM/s1600/Kill%2Bla%2Bkill%2Bryuko%2Bvs%2Bsatsuki.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-lo39LychCIk/VLqZR6ggj7I/AAAAAAAADxA/j7fU7jcggbM/s1600/Kill%2Bla%2Bkill%2Bryuko%2Bvs%2Bsatsuki.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<br />
E parlando di convenzioni e di anime, non si può fare a meno di nominare quella che è spesso e volentieri la più grande accusa...<br />
<br />
<strike>... e per alcuni la più grande attrattiva, ma Clara ha una visione del mondo molto Clara-centrica quindi non la considera...</strike><br />
<br />
<br />
... degli anime: il famoso e famigerato FANSERVICE. Che qui c'è. Tanto. Tantissimo. In proporzioni, avete già indovinato, così eccessive che deve per forza essere un elemento di parodia. Dalle uniformi indossate dai personaggi principali ad un'organizzazione segreta di nudisti in lotta contro i vestiti, e per una volta hanno delle ottime ragioni. A differenza di quanto accade in molte altre serie, però, qui la questione viene sollevata, in particolare da una assai poco soddisfatta Ryuko che farebbe anche a meno di combattere mezza nuda.<br />
<br />
<img alt="Screenshot 38 di Kill La Kill" class="thumb400" src="http://www.animeclick.it/prove/serie/KillLaKill/KillLaKill38.jpg" title="Screenshot 38 di Kill La Kill" /><br />
<br />
Poi, i personaggi. Ancora una volta non aspettatevi una caratterizzazione profonda ed un'approfondita analisi psicologica, perché, non mi stanco di ripeterlo, questo è un anime che non prende sul serio nulla. A tal punto che i personaggi che non contano sono <i>davvero</i> tutti identici, senza un minimo sforzo di differenziazione. C'è comunque spazio per affezionarsi ai personaggi principali. Credo che la meglio riuscita sia Satsuki Kiryuin, al punto da mettere spesso e volentieri in ombra la stessa protagonista. La determinazione assoluta ed il carisma che traspaiono dalle sue scene, per quanto volutamente esacerbate come tutto il resto, sono qualcosa degno di essere visto. Al tempo stesso il legame con i suoi fedelissimi quattro Generali è un'occasione per mostrare degli antagonisti che sono dei veri compagni, ruolo che di solito è riservato ai "buoni".<br />
Parlando di buoni e cattivi, si finisce inevitabilmente per fare spoiler. Mi limito a dire che l'antagonista finale è assolutamente terrificante, e si garantisce un posto tra i cattivi più depravati degli ultimi anni. Ed al tempo stesso è così potente, superiore e <i>sopra le righe</i> che la odi, ma non puoi fare a meno di riconoscerle un certo fascino.<br />
A livello di grafica, si nota che è una produzione a basso budget, ma i produttori hanno rimediato a questo con un uso molto ardito degli effetti speciali e delle inquadrature, soprattutto nei combattimenti che, come già detto, costituiscono un'abbondante percentuale di questo anime. E così tra fermo immagine che sembrano fatti apposta per essere sfondi epici per il vostro desktop, un caleidoscopio di colori, linee e luci, ed un uso sapiente delle inquadrature, la serie riguadagna quello che perde un po' nelle comparse semplificate e nella scenografia appiattita, comunque piuttosto suggestiva.<br />
Per finire, la musica, ciliegina sulla torta, che accompagna perfettamente questo anime e ne accentua l'epicità. La mia preferita è "Blumenkratz", ma mi sono ritrovata almeno un paio di volte a canticchiare "Don't lose your way" e a sfruttarlo per darmi la carica.<br />
<strike><br /></strike>
<strike>Ah, eri tu che cantavi. Pensavo stessero torturando dei gattini innocenti.</strike><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>No, Clara che canta è una tortura così eccessiva che non la userei neanche contro di te.</i></span><br />
<br />
<strike>Awww, grazie... suppongo.</strike><br />
<br />
Ricapitolando (ed ignorando un paio di individui che sono offesi perché ci ho messo tanto a scrivere un post): se cercate una serie che vi tenga incollati allo schermo facendovi ridere e strillare di eccitazione, se vi piacciono i combattimenti, e se siete capaci di non prendere troppo sul serio una serie che non va assolutamente presa sul serio... siete ancora qua? Andate a guardare Kill la Kill adesso!<br />
<br />
Clara<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>PS: Ma prima, scrivete qui sotto un insulto a Clara per la sua pigriza e ditele di andare a studiare. Se li merita tutti, la nullafacente. </i></span><br />
<span style="color: #20124d;"><i> </i></span>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-15942928851795566872014-12-26T10:21:00.002+01:002014-12-26T11:06:40.855+01:00Buone feste!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Tf92VBfNGnE/VJ0odLoglyI/AAAAAAAADvU/_GMQ1f1nZvI/s1600/Buon%2BNatale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-Tf92VBfNGnE/VJ0odLoglyI/AAAAAAAADvU/_GMQ1f1nZvI/s1600/Buon%2BNatale.jpg" height="281" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-0v9ivsbqF8g/VJ0zDllsZ9I/AAAAAAAADwQ/bt-0weQ-vd8/s1600/Christmas%2BAngel.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-0v9ivsbqF8g/VJ0zDllsZ9I/AAAAAAAADwQ/bt-0weQ-vd8/s1600/Christmas%2BAngel.jpg" height="322" width="400" /></a></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1574884488243385735.post-21341603396438664122014-12-21T21:45:00.002+01:002014-12-21T21:45:27.599+01:00Watson e LovecraftVi aveo promesso di parlarvi di un'iniziativa italiana legata al mondo di Lovecraft, un mondo che continua ad essere oggetto di reinterpretazioni più o meno fedeli e più o meno terrificanti ancora oggi.<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>E come tutte le tue promesse, noi l'abbiamo usata per accendere il fuoco nel caminetto mentale che abbiamo acceso nella tua testa, dal momento che la parte del tuo cervello che si dedica a questo blog era un tantino congelata.</i></span><br />
<br />
<strike>Era da tanto che non parlavamo del nostro bel caminetto, in effetti.</strike><br />
<br />
E invece, come promesso, eccomi qui a parlarvi di una serie di fumetti curati da una piccola ma battagliera casa editrice, la Cagliostro E-Press. E come potete intuire da quella "E", uno dei punti di forza è l'uso di Internet per far conoscere i propri lavori. Potete leggere i capitoli di "Watson & Lovecraft" direttamente e gratuitamente sullo schermo del vostro computer.<br />
<br />
<strike>O tablet, o smartphone, o quello che vi pare. La povera Clara, causa impossibilità economiche ed incapacità tecnica, tende a rimanere un po' indietro sulla tecnologia contemporanea. O forse è la tecnologia contemporanea che si rifiuta di avere a che fare con Clara.</strike><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
In ogni caso, quale che sia la tecnologia che utilizzate, i fumetti sono a vostra disposizione. Se invece siete più tradizionali, o se vi siete presi all'ultimo momento con i regali di Natale come fa sempre la sottoscritta ed avete qualche amico con ottimi gusti, c'è anche la possibilità di acquistare il volume cartaceo. Possibilità che io ho inserito nella mia letterina a Babbo (e mamma) Natale, ma chissà...<br />
<br />
<strike>Di sicuro è più facile del Tardis funzionante che hai chiesto l'anno scorso.</strike><br />
<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Comunque non avere troppe speranze, sei stata una bambina cattiva. Quindi è meglio che i regali te li compri da sola.</i></span><br />
<br />
A prescindere dal fatto che io riceva o no regali, torniamo a parlare di "Watson & Lovecraft".<br />
<br />
<img alt="221B BakerStreet 01" height="420" src="http://www.cagliostroepress.com/images/stories/221B_BakerStreet_01.jpg" style="float: left; margin-bottom: 5px; margin-right: 5px;" width="300" />La premessa è piuttosto semplice. Nel 1927 H.P. Lovecraft, scrittore tormentato da incubi e paure, si reca in Inghilterra, dove conosce il dottor John Watson, l'ex-assistente del grande detective Sherlock Holmes. Insieme, i due si ritrovano ad affrontare casi che oscillano tra la brutalità umana e la dimensione soprannaturale, tra sette, follia e magia nera, danzando sull'ambiguo confine tra la realtà umana e quello che umano non è assolutamente...<br />
Insomma, come il titolo riassume efficacemente: Watson, e con lui il mondo della narrativa d'investigazione, incontra Lovecraft, simbolo di quella fiction di orrore cosmico e di ambigue mostruosità che in un certo senso è l'esatta antitesi della fredda logica dei racconti di Doyle, ed in un altro senso non è altro che un'altra faccia della stessa moneta. Proprio questo è quello che rende la storia così interessante, l'unione di due mondi diversi eppure allo stesso tempo uniti in quel comune determinatore che è l'immaginazione, e l'appartenenza ad un patrimonio fantastico globalmente conosciuto e, oserei dire, immortale. Così tanto tempo dopo essere "nati", il personaggio che fa da narratore e l'autore divenuto personaggio sono ancora qui, sui nostri scaffali e nelle nostre fantasie. E qui rimarranno ancora a lungo, grazie anche ad iniziative come questa.<br />
Il volume, dicevo, è composto di diverse storie. Dodici racconti, uno per ciascuno dei mesi dell'anno che i due protagonisti passano insieme. Ogni racconto affidato ad un autore ed ad un disegnatore diverso, che sulla linea di fondo presentata sopra impostano la propria narrazione in modo personale ed originale, arricchendo di sfumature affascinanti un'idea già di per sé molto interessante. E detto così tra parentesi, uno degli autori in questione è <a href="http://bardodoloroso.blogspot.it/" target="_blank">Michele D'Angelo</a>, l'autore dell'altro blog con cui collaboro.<br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><i>Mi sembrava strano che tu scoprissi di tua spontanea iniziativa un fumetto interessante in italiano, signorina "vado a cercarmi webcomic in inglese così sono sicura che non li conosca nessuno e posso sentirmi originale".</i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Che cognome lungo. Come fa a starci sulla carta d'identità? </strike></span><i> </i></span><br />
<br />
<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Okay, pare proprio che stasera io non sia capace di scrivere una presentazione decente.</span></span><br />
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"> </span><i>E quando mai lo sei? Sul serio, devi smetterla di usare i nostri dialoghi per allungare i post. Ammetti che non sai cos'altro scrivere su questa serie, visto che sei troppo pigra per recensire ogni singolo racconto e che preferisci lasciare ai lettori la curiosità di andarseli a leggere.</i></span><br />
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<span style="color: #20124d;"><strike><span style="color: black;">Oppure hai finalmente imparato che è meglio piantarla di provocare le entità innominabili che la mente umana non può comprendere senza sprofondare negli abissi della follia, e quindi ne stai scrivendo il meno possibile? Sul serio, è la terza volta in poco tempo che recensisci cose legate a Lovecraft, qualcuno potrebbe pensare che stai cercando di provocare la fine del mondo.</span></strike></span><br />
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Mi tocca dare ragione a Voce, è pigrizia ^_^<br />
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<span style="color: #20124d;"><i>Ovviamente.</i></span><br />
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;">Già, non provocherei mai la fine del mondo durante le vacanze di Natale... al massimo sotto esami.</span></span><br />
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<span style="color: #20124d;"><span style="color: black;"><strike>Altrettanto ovviamente.</strike></span></span><br />
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Comunque, cari lettori, vi lascio<a href="http://www.cagliostroepress.com/km0" target="_blank"> il link</a> da cui potete iniziare ad esplorare questo interessante esperimento di fumetto italiano, e, perché no, anche qualche altro titolo della casa editrice. Noi ci risentiremo a breve per farvi gli auguri come si deve! So che quest'ultimo mese sono stata un po' assente, ma prometto di riprendere il ritmo... e come avete appena visto, a volte le mie promesse vengono mantenute ;)<br />
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<span style="color: #20124d;"><i>Sottolineiamo a volte, per favore.</i></span><br />
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Saluti a tutti, e buone feste!<br />
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Clara<br />
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Unknownnoreply@blogger.com5