giovedì 29 novembre 2012

Nei meandri della narrativa...

Avete mai letto un libro ritrovandovi a pensare "ah, ma io questa scena l'ho già letta in quell'altro romanzo"? Avete mai guardato un film classificando subito i personaggi in base a precise categorie e prevedendo tutto quello che avrebbero fatto in base a questo? Vi siete mai ritrovati, insomma, a riconoscere quei meccanismi che stanno alla base di quasi tutte le opere narrative, e che ogni autore, consapevolmente o meno, sfrutta?
Se lo avete fatto, o se vi piacerebbe saperne di più, ecco un sito Internet che potrebbe interessarvi:
TvTropes
L'ho scoperto casualmente qualche mese fa, e da allora ci ho perso ore intere, con la fantastica auto-giustificazione di migliorare la mia conoscenza dell'inglese. Si tratta di una wiki interamente dedicata a raccogliere, catalogare e discutere le tropes, ossia i tòpoi letterari, gli elementi ricorrenti che fanno da fondamentale impalcatura a qualsiasi lavoro d'inventiva, dai più classici (come le mille sfaccettature dell'eroe o del cattivo) a quelle tipiche di un genere di recente diffusione come quello degli anime, per non parlare della sezione dedicata alle fanfiction in ogni loro declinazione.
Ogni singola trope ha una pagina ad essa dedicata, con la spiegazione delle sue caratteristiche e soprattutto una lunga lista di esempi provenienti da tutti i mezzi di comunicazione. Viceversa, moltissime opere hanno una propria pagina, con l'elenco delle tropes che compaiono in esse. Trattandosi di una wiki, gli utenti possono partecipare ed aggiornare a propria volta le pagine... beninteso, se sanno l'inglese e se non sono tremendamente pigri come la sottoscritta.
Per farvi qualche esempio, ecco i link ad alcuni degli argomenti di cui ho parlato nei post precedenti:

Credo che gli esempi possano bastare... se cominci a scriverli tutti, tanto vale fare un post costituito esclusivamente da link. Metti qualcuna delle pagine più divertenti e non infastidire oltre i tuoi poveri lettori, ammesso e non concesso che ci siano.

Agli ordini! Dunque, come è prevedibile con un argomento così vasto, ci sono delle assolute perle di saggezza. Un esempio assai interessante è la Evil Overlord List, una esaustiva serie di suggerimenti per Signori del Male che desiderano evitare una fine assai ingloriosa. Uno scopo simile, rivolto a qualsiasi alieno con aspirazioni di conquista della Terra (o di qualsiasi altro pianeta) ha la pagina How to invade an alien planet, in cui il consiglio più importante è:
"If your ship's sensors do a scan of the planet's surface and detect a small, blue box innocently sitting there, then the only option is to turn tail and run. Run like an angry god is chasing you... because, frankly, one is."
E se vi piace inventare voi stessi le vostre storie, perché non provare lo Story generator che vi suggerisce alcune tropes per far scattare la scintilla dell'ispirazione?

Clara finge di farlo, poi in realtà non scrive mai niente di corrispondente ai suggerimenti.

Sì, okay, va bene. Penso di aver scritto tutte le informazioni principali a proposito di questo sito, quindi... non vi rimane altro da fare che andare a visitarlo e dirmi cosa ne pensate! Arrivederci al prossimo post!

Saluti e baci!

Clara e l'immancabile Voce

sabato 24 novembre 2012

Neil Gaiman

Okay... ho deciso di dedicare un po' di tempo a questo povero blog, quindi eccomi di nuovo all'assalto!
Come promesso nel post precedente,vi presenterò un paio di libri di Neil Gaiman. Se li avete già letti, bene, altrimenti potrebbe essere l'occasione per colmare una grave lacuna. Parlo (quasi) seriamente: sono libri per cui vale davvero la pena di ritagliare qualche ora, ed ora cercherò di convincere anche voi.

Cominciamo con "American gods", pubblicato nel 2001 e vincitore dei premi Hugo e Nebula. Ecco la storia che sta dietro a questi prestigiosi riconoscimenti:
Shadow è rimasto in galera per tre anni, ma ora sta per uscire, è tutto quello che vuole è tornare a casa sua, all'amata moglie Laura, ed al lavoro nella palestra di un amico. Purtroppo, la vita ha altri progetti per lui: Laura è appena morta in un incidente d'auto, e Shadow si ritrova allo sbando, senza sapere cosa fare.
E' a questo punto che, sull'aereo che lo sta portando al funerale, l'uomo incontra il misterioso Mr Wednesday, pronto ad offrirgli un lavoro come sua guardia del corpo. Shadow accetta, e finisce per ritrovarsi coinvolto in un viaggio attraverso l'America. Wednesday sta reclutando gli antichi dei - quelli che sono giunti nel paese nelle epoche antiche insieme ai loro fedeli, e che ora tentano di tirare avanti anche senza la loro fede - per combattere contro i nuovi dei che li hanno soppiantati, dei della televisione, di Internet e delle automobili...
Shadow finisce così in mezzo alla battaglia. Incontra divinità di cui tutti abbiamo sentito parlare ed altre totalmente sconosciute, nonché un vasto campionario di umanità che non ha nulla da invidiare a quello divino. E le sorprese per lui sono appena all'inizio...

Il libro, come potete appurare dando una rapida scorsa alle recensioni che se ne trovano su Internet, può farvi innamorare oppure disgustarvi, con tutte le infinite sfumature che stanno in mezzo. Il ritmo, per la maggior parte delle pagine, è piuttosto lento, e la storia principale è frequentemente interrotta dalle storie dei singoli dei o esseri soprannaturali, del loro arrivo in America o della loro vita attuale. Gaiman non si limita insomma a "fare la cronaca" degli avvenimenti al centro della trama, ma allarga la visuale per presentarci squarci di un intero mondo - un mondo dove tutti i miti, tutte le leggende antiche e moderne hanno una storia da raccontare. Questo può rendere difficile la lettura in alcune parti, ma personalmente apprezzo quando un autore non si limita a presentarti una storia, ma ti confeziona un universo completo in un grazioso pacco regalo di carta ed inchiostro.
Per quanto riguarda la trama principale, è affascinante e ricca di colpi di scena, anche se i lettori più smaliziati e con qualche conoscenza di mitologia ne possono già prevedere alcuni. I personaggi tratteggiati meglio sono lo stesso Shadow, un uomo che ha visto crollare il suo mondo e si ritrova catapultato in una nuova vita, e Wednesday, magnifico imbroglione dalla parlantina pronta e pungente. Molti altri personaggi rimangono più indefiniti, alcuni poco più di un nome e qualche riga, ma sufficienti a stimolare la fantasia dei lettori. E naturalmente l'argomento stesso è spunto per una serie di riflessioni e considerazioni assai interessanti.

Se l'atmosfera di American gods può essere decisamente cupa (alcuni la definiscono "gotica"), il successivo romanzo ambientato nello stesso universo è decisamente più "leggero" e godibile, con un ritmo più frizzante. Si intitola "I figli di Anansi", e riprende un personaggio già comparso, anche se non come protagonista, in "American gods": il dio-ragno africano Anansi, al secolo signor Nancy, simpatico vecchietto con la passione per il karaoke, le storie ben raccontate (soprattutto quelle che lo vedono come protagonista), e le donne. La storia ruota però intorno a suo figlio, Charles Nancy, che si è trasferito in Inghilterra per sfuggire ad un genitore ingombrante ed imbarazzante ed è totalmente ignaro della sua eredità divina. Ha un lavoro poco appagante, una fidanzata che sta con lui per infastidire l'acida madre, ed un odioso soprannome (Ciccio Charlie) che continua a perseguitarlo ovunque vada. La sua tranquillità è interrotta dall'annuncio della morte del padre, e dalla conseguente scoperta di avere un fratello: e quando questo fratello, Ragno, con i poteri del padre e la stessa tendenza festaiola, si trasferisce a casa sua... la vita del povero Charlie è totalmente sconvolta. Ed è solo l'inizio.

Come ho già accennato, in questo romanzo non si ritrova la complessa simbologia mitologica intessuta nelle pagine di "American gods". Al suo posto, affiora una maggiore ironia, con spunti comici che richiamano a volte il miglior Terry Pratchett. Questo non toglie la presenza di alcune scene dark che i lettori di Neil Gaiman riconosceranno come un tratto caratteristico, ma rispetto ad altri libri dell'autore "I ragazzi di Anansi" è certo più leggero ed apprezzabile da un pubblico più vasto. Se per caso avete rinunciato ad "American gods" per la sua lentezza (pessima scelta, perché vi siete persi un finale favoloso), questo libro potrebbe essere l'occasione per tornare a tuffarvi in quell'universo.

Hai finito?

Non mi sono ancora liberata di te? Stavolta stavo cercando di fare recensioni serie!

Sì, certo, liberissima di crederci... volevo solo ricordarti quel dettaglio della serie TV...

Oh, giusto! Se avete amato American Gods come la sottoscritta, ecco una notizia interessante: è prevista nel 2013 una serie TV tratta da questo fantastico libro, e lo stesso Neil sta collaborando alla realizzazione. Ha dichiarato che ci saranno alcuni importanti cambiamenti rispetto all'originale, e soprattutto che le 6 stagioni della serie si estenderanno oltre gli avvenimenti del libro. Per quanto le notizie su questo progetto siano ancora piuttosto scarse, io rimarrò in fervente attesa, sperando che stavolta i miei desideri siano realizzati ... fan di tutta Italia, fate altrettanto! ;-)

Era proprio necessario lo smile stupido?

Si può sapere che cosa vuoi da me?

Essere ufficialmente presentata a chiunque abbia avuto la disgrazia di incappare in questo inutile blog, claro.

Okay. Cari lettori, dal momento che una parte di me è perennemente insoddisfatta della mia vita e del mio blog, ho deciso di sublimarla in questa Voce critica ed indisponente che dallo scorso post a data da destinarsi mi delizierà con i suoi pareri non richiesti. Quindi, da ora in poi, saltate pure tranquillamente tutte le insignificanti parti in corsivo...

... perdendosi così i miei fondamentali pareri? In ogni caso, direi che questa discussione interiore è durata abbastanza. Hai scritto le recensioni, hai avuto il tuo patetico siparietto comico, ora puoi salutare tutti e gettare questo tuo post in pasto ad Internet.

Odio ammetterlo, ma stavolta hai ragione. Dunque, lettori e lettrici veri o immaginari che siate, arrivederci al prossimo post. Nell'attesa, leggete questi due libri! ^_^

Saluti e baci.



Clara e la Voce

giovedì 15 novembre 2012

Buona apocalisse a tutti

Salve, lettori esistenti o inesistenti che siate! Come ve la passate?
Io bene, e piena di voglia di fare!

Sta mentendo, in realtà sta scrivendo questo post solo per avere una scusa e non mettersi a studiare...

Shhhhh! Non si dice! A-ehm. Comunque. Dopo avervi tediato con le mie perdite di tempo, ho deciso di tornare ad un argomento che qualcuno potrebbe addirittura trovare interessante. Personalmente, potrei parlarne per ore: libri, libri, LIBRI!
Ho riflettuto parecchio su quale fosse il romanzo con cui iniziare l'argomento. Doveva essere qualcosa di fantastico, geniale, assolutamente imperdibile. E se c'è un autore a cui secondo me questi tre aggettivi si applicano in modo perfetto, quello si chiama Terry Pratchett. Avevo quindi iniziato un interessantissimo post sulla saga di Mondo Disco, una serie fantasy-comica che apprezzo moltissimo...

Ma poi si è resa conto che la serie è composta da almeno 26 libri, senza contare novelle, film e cartoni animati, così la pigrizia ha preso il sopravvento e per un po' quel post potete scordarvelo. Questa ragazza è un caso disperato.

Ma da dove è sbucata questa?

Sono la voce della tua coscienza... hai deciso di inserirmi perché pensi che litigare con te stessa sia molto divertente, in realtà è patetico e segno evidente di schizofrenia.

Okay, sei licenziata. Andiamo avanti con la recensione.

Era ora.

Dunque, stavo dicendo. Ho infine deciso di presentarvi un altro libro, che Terry Pratchett ha scritto insieme a Neil Gaiman. Sì, il Neil Gaiman di Coraline, Stardust e Nessundove, nonché sceneggiatore di alcuni episodi di Doctor Who...

... Informazione totalmente insignificante ai fini della recensione...

Tu sei stata licenziata!

Tanto non mi pagavi. Perché non presenti un po' la trama del libro?

Ottima idea. E dal momento che, come questa voce fastidiosa ha già puntualizzato, sono così pigra che pur di non andare a comprare il latte sono andata avanti per tre giorni a bere tisana, ecco quello che ciascuno di voi potrebbe leggere sul retro della copertina:

Sulla base delle Profezie di Agnes Nutter, Strega (messe per iscritto nel 1655 prima che Agnes facesse saltare in aria tutto il villaggio riunito per godersi il suo rogo), il mondo finirà di sabato. Sabato prossimo, per essere proprio precisi. E' per questo motivo che le temibili armate del Bene e del Male si stanno ammassando, che i Quattro Motociclisti dell'Apocalisse stanno scaldando i loro poderosissimi motori e sono pronti a lanciarsi per strada, e che gli ultimi due scopritori di streghe si preparano a combattere la battaglia finale, armati di istruzioni clamorosamente antiquate e di innocue spillette. Atlantide sta emergendo, piovono rane dal cielo. Gli animi si surriscaldano... Bene bene. Tutto sembra proprio andare secondo il Piano Divino. Non fosse che un angelo un filo pignolo (ma giusto un filo, per carità) e un demone che apprezza la bella vita - ciascuno dei quali ha passato tra i mortali sulla Terra parecchi millenni e si è, come dire?, affezionato a usi e costumi umani - non fanno esattamente salti di gioia davanti alla prospettiva dell'incombente catastrofe cosmica. E allora, se quei due (Crowley e Azraphel) vogliono che quanto profetizzato non si compia, devono mettersi al lavoro subito per scovare e uccidere l'Anticristo (mica una bella cosa, visto che è un ragazzino simpaticissimo). Ma c'è un piccolo problema: sembra proprio che qualcuno lo abbia scambiato con qualcun altro...

Arrivati a questo punto, avrete già capito che questa apocalisse non sarà proprio quella che alcuni si aspettano a dicembre. Come ci si può attendere mettendo insieme due assoluti picchi della letteratura fantasy quali sono Pratchett e Gaiman, il risultato è imperdibile: una trama originale, ricca di colpi di scena; un ritmo che non ti lascia smettere di leggere; tanto umorismo da far venire le convulsioni; personaggi impossibili e straordinari, al limite del demenziale, ma al tempo stesso con un tocco di realtà che te ne fa innamorare; più di una stoccata rivolta contro certi atteggiamenti contemporanei; e, dulcis in fundo, un finale azzeccatissimo che chiude con stile tutto l'intreccio narrativo.
Un libro effervescente ed affascinante, che mi sento di consigliare a chiunque conosca Terry Pratchett, a chiunque conosca Neil Gaiman, ed a chiunque sia nell'imperdonabile condizione di non conoscere ancora nessuno dei due.

Uhm, non mi pare che tu ti sia sprecata a fornire una recensione molto esaustiva.

Taci, inutile voce nella mia testa. Allora, cari invisibili lettori, avete appena ricevuto il mio parere su Buona apocalisse a tutti. Aspettatevi a breve altre recensioni su questi due autori, che sono tra i miei preferiti, e su molti altri...

Ammesso e non concesso che si decida a scriverle, questa indolente creaturina.

Aaargh! Basta così! Cari lettori, io vado a dedicarmi ad altre attività. Voi intanto datemi il parere sul romanzo in questione... oppure l'indirizzo di un esperto in disinfestazione da voci non richieste.

Povera illusa... fila via!

A presto,
Clara (& The Voice)

martedì 13 novembre 2012

Nel mondo delle bambole


Ci sono dei momenti nella vita in cui le passioni di quando eri una bambina spensierata ricompaiono in una nuova forma, e ti ritrovi a chiederti come sia possibile. E' quello che è successo a me questa estate, quando girovagando senza meta nel vasto mare di Internet mi sono imbattuta in delle cosucce che si chiamava "dress up games"... ed ho scoperto che le bamboline di carta che ritagliavo e vestivo con tanto amore hanno delle corrispondenti virtuali.
Proprio così: esiste una quantità assurda di siti per creare, personalizzare e vestire le bamboline. Ed ovviamente, una ragazza seria ed impegnata come me non può certo perdere tempo con certi passatempi infantili, vero?
Naaaahhh...
Okay, come ormai avrete immaginato, ecco un paio di dritte nel caso vogliate seguire le mie orme sulla via del fancazzismo assoluto (e se state perdendo il vostro tempo a leggere il mio blog, penso proprio che possiate farlo).
1) The Doll Palace: il sito è in inglese, ma per vestire una bambola non serve sapere la lingua. La grafica non è sempre eccezionale, ma offre una notevole varietà di temi diversi. Ecco qualche esempio realizzato dalla sottoscritta:







 2) Doll Divine: altro sito in inglese, ma anche questo è perfettamente utilizzabile senza bisogno di conoscere la lingua. Qui sono raccolti moltissimi giochi provenienti da siti diversi, un po' per tutti i gusti. Personalmente, in quanto appassionata di fantasy, trovo che uno dei migliori sia Elements scene, che permette di creare e sistemare insieme quattro elementali, tutti femminili, con un'ampia scelta di caratteristiche. Ecco il mio prodotto sull'abbinata fuoco/aria:



C'è in effetti una notevole varietà di giochi a tema fantasy, che possono tornare utili anche come ispirazione per storie ed altro. Uno dei più originali, secondo me, è questo che permette di realizzare addirittura un centauro, o nel mio caso una donna/tigre:


Uscendo dal tema fantasy, ci sono anche giochi che permettono di creare abiti più "storici". Ad esempio, ecco una  elegante regina coreana...


... oppure una pirata con tanto di isola del tesoro!


Come potete capire, per una persona totalmente incapace di disegnare (leggi: la sottoscritta) ma desiderosa di visualizzare i propri personaggi, giochini come questi sono una graditissima scoperta. Voi cosa ne pensate delle mie bamboline? Vi piacciono? Quale è la vostra preferita?
Arrivederci al prossimo post... che, mi auguro, sarà più interessante di questo! ^_^

Clara

lunedì 5 novembre 2012

Mercati, mercatini e cacce al "tesoro"

E' appena passata la festa di Halloween, ed entro pochissimo i negozi si sbarazzeranno di zucche e fantasmini per iniziare a rivestirsi di rosso e bianco, i colori natalizi. Non c'è tempo da perdere per iniziare ad accalappiare i clienti, giusto?
Ma non ci sono solo i negozi per fare acquisti: recentemente, sto riscoprendo il mercato: vie o piazze in cui si sussegue una parata di bancarelle e banchetti, in fila come soldatini che espongono le proprie merci all'occhio attento della casalinga, a quello distratto dei ragazzi che passeggiano o a quello depresso di una ragazza che sta aspettando le amiche per prendere un aperitivo insieme. L'ultimo caso, il mio, ha portato all'invenzione di un nuovo modo per occupare il mio tempo durante l'attesa. E quindi, visto che non aggiorno questo blog da qualche giorno, mi sono detta: perché non rendere Internet partecipe della mia ultima (poco) geniale trovata?
La "caccia al tesoro del mercato" si basa su un principio molto semplice. In base alla mia esperienza, tutti i mercati presentano degli elementi ricorrenti: un buon modo per occupare il tempo, e per allenare le proprie (nel mio caso scarse) capacità di osservazione, può essere quello di individuare questi elementi.
Ecco la mia lista di "must" del mercato:
1) Il banco di abbigliamento gestito da cinesi.
2) Il banco di bigiotteria/chincaglieria varia gestito da indiani/bengalesi/quale che sia la loro nazionalità
3) Il banchetto politico, in cui due o più persone distribuiscono zelantemente volantini o raccolgono firme per le iniziative più disparate.
4) I testimoni di Geova, o rappresentanti di qualche altro gruppo religioso, che elargiscono opuscoli dal profondo significato spirituale. Alla fine del mercato, quasi tutti i fogli distribuiti possono essere rintracciati nei cestini della carta straccia.
5) Il banco dei prodotti siciliani. Quelli delle altre regioni sono intercambiabili, ma devo ancora trovare un mercato dove non ci siano le specialità dalla Sicilia.
6) La combriccola di signori anziani o di mezza età che parlano di politica o economia, in genere in mezzo alla strada, in modo da costringere i passanti ad interessanti contorsioni per superarli.
7) Il cagnolino portato in braccio o in un passeggino, e ben imbacuccato in un vestito o una coperta. Non si sa se invidiarlo o compiangerlo.
8) Il bambino/la bambina che piange e fa i capricci, mentre i genitori imbarazzati tentano di trascinarlo/a via.

Insomma, un simpatico guazzabuglio di umanità, che neppure il freddo e la pioggia possono scacciare. Tra qualche settimana, poi, a questa fiera settimanale si aggiungeranno anche i mercatini natalizi. Come sottrarsi al fascino di casette in legno ed abeti con più palline che aghi? Ma soprattutto, per quanto mi riguarda, come rinunciare alla cioccolata calda il cui profumino sembra invitarti da cinquecento metri di distanza? Personalmente mi sto già leccando i baffi...
Nell'attesa, ed in attesa che io mi decida a pubblicare un post con un senso compiuto... tanti saluti a tutti! ^_^