domenica 29 giugno 2014

Chiuso per ferie! (Più o meno...)



Buonasera, carissimi lettori. Suppongo che qualcuno di voi si stia chiedendo che fine abbia fatto la nostra inaffidabile Clara, dopo essere ricomparsa con un paio di post per poi affondare ancora una volta tra le nebbie dell'oblio. Piccolo Troll suggerisce di informarvi che è stata divorata dai criceti zombie, ma dal momento che non vorrei far infuriare qualche ambientalista mi atterrò ai fatti. Ovvero, Clara è una persona pessima ed incapace di tenere il blog aggiornato.
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Cosa?
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Oh, va bene, va bene!
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Mi si informa dalla cabina di regia che non c'è tempo da perdere con gli insulti, quindi taglierò corto. Clara ha passato l'ultima settimana a fare bagagli, organizzare vacanze, e minacciare crisi isteriche se la valigia non si fosse magicamente adattata alle sue necessità. Cosa che non è successa, confermando per l'ennesima volta che se a undici anni la lettera da Hogswart non è arrivata non è stato per un disguido delle poste italiane.
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Mi si dice di non divagare, oggi proprio non c'è tempo. Quindi, facciamola breve. Clara domani mattina parte per uno scavo archeologico, e quindi questo blog rimarrà tristemente deserto fino a luglio inoltrato. Niente recensioni, niente viaggi mentali, niente sproloqui inutili. Tra l'altro io e Piccolo Troll, in quanto inquilini abusivi della sua testa, ne approfittiamo per andarcene in vacanza a nostra volta. Così, mentre lei sarà inginocchiata per terra a dissotterrare scheletri e chiedersi perché abbia scelto di studiare archeologia, io me ne starò a prendere il sole... perché anche una Voce incorporea ci tiene alla sua abbronzatura, claro U_U
Ora devo andare a calmare Clara prima che dia fuoco ai suoi bagagli ed ad una certa compagnia aerea (coffcoff RyanAir coffcoff). Ci vediamo il prossimo mese!
Cordialmente vostra (ma solo perché sto per andare in vacanza e sono di buon umore),

Voce

PS: Piccolo Troll vi saluta, ma sta preparando i bagagli e non può venire di persona.
PPS: Volete sapere dove finirà la nostra povera autrice? Tornate a trovarci presto e lo scoprirete...
PPS: Forse ;-)

sabato 21 giugno 2014

La Ferrara che non ti aspetti

Come promesso nel post di qualche giorno fa... va bene, diciamo di qualche settimana fa... torno a parlarvi di Ferrara, città splendida, e per stavolta ho deciso di lasciar perdere le mete più conosciute e scegliere alcuni luoghi ugualmente interessanti, ma meno famosi.
Cominciamo con il Museo civico di Storia Naturale. Se gli animali imbalsamati vi fanno impressione, statene molto, molto lontani... altrimenti, se queste cose vi piacciono, è decisamente una tappa interessante. Animali da ogni latitudine, dall'orso polare che ringhia contro i visitatori allo scheletro di uno struzzo, alla fauna tipica della zona emiliana, e di ogni epoca, a partire da una monumentale testa di dinosauro. Ci sono anche alcuni esemplari atipici, come un vitellino a due teste, oppure alcuni esseri marini in barattolo che non sarebbe affatto piacevole trovare in giro. C'è una sezione di geologia ricca di minerali, e ci sono diversi fossili affascinanti. Insomma, se queste cose vi interessano, questo è il posto che fa per voi!



Un altro museo poco conosciuto, ma assai interessante, è il Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah... o almeno lo sarà quando sarà aperto! Si tratta infatti di un "work-in-progress" destinato ad occupare il sito delle vecchie carceri cittadine, dismesse nel 1992, a poca distanza dall'ex-area del ghetto ebraico. A Ferrara la componente ebraica ha una lunga storia, una storia di integrazione e collaborazione, che prese una svolta tragica con le leggi razziali e le deportazioni, e proprio per questo la città ospita ora questo progetto di grande interesse culturale. Qui potete vedere e leggere il progetto della nuova costruzione, che recupererà e modificherà l'edificio precedente. Già adesso, tuttavia, una parte del museo è attiva ed accessibile. Fino al 27 luglio potrete infatti visitare un'affascinante mostra dedicata ad Emanuele Luzzati, artista ed illustratore che tra i suoi temi comprende appunto l'ebraismo. Da raffigurazioni della quotidianità, come le festività o un matrimonio, alle fiabe, alle scenografie teatrali, ad un cortometraggio che traspone in disegni animati la storia di Gerusalemme, questa esposizione potrebbe essere una sognante e colorata aggiunta alla vostra visita a Ferrara.



E per finire questi assaggi di città torniamo indietro nel tempo al 1257, quando un ordine di monache benedettine si insediò il monastero di Sant'Antonio in Polesine, il primo femminile della città. Monastero che scopriamo abitato ancora oggi, celato alla vista ed alla confusione del centro città. Dal momento che si tratta di un convento di clausura, la chiesa è divisa in due parti da una grata, una esterna decorata da affreschi seicenteschi di Francesco Ferrari, ed una interna, dove si conservano affreschi trecenteschi di scuola giottesca. Le Storie dell'infanzia di Cristo, la Vita della Vergine, la Passione, l'Annunciazione, i temi più classici dell'arte religiosa sono visibili in un'atmosfera raccolta e mistica. Per entrare, ovviamente negli orari consentiti, basta suonare il campanello, e le religiose saranno liete di indirizzarvi alla cappella ed ai suoi tesori, tappa irrinunciabile per gli appassionati d'arte.




Naturalmente ci sono mille altre cose affascinanti da visitare e fare nella città estense, ma ho voluto darvi solo qualche piccolo, e magari meno conosciuto, assaggio... voi cosa aggiungereste? :)


Clara



mercoledì 18 giugno 2014

Mahou Gyoushounin Roma



Buongiorno a tutti! Eccomi qui, dopo una lunga assenza dovuta ad una certa odiosa sessione di esami, a recensire l'ennesimo manga.

Il che fa sorgere una fondamentale domanda... se eri impegnata in una sessione d'esami, come mai hai avuto il tempo di scoprire un nuovo manga? Forse la verità è che ogni dieci minuti di studio ti fermavi a perdere tempo su Internet, e nonostante ciò non hai mai aggiornato il blog?

O forse sei stata rapita dagli alieni che ti hanno costretta a leggere manga come parte di un misterioso esperimento incomprensibile alla mente umana, e non ti hanno lasciato accedere a Blogger?

Gli alieni in questione devono aver visto quello che scrive e deciso che per il bene dell'umanità doveva essere bloccata.

Allora, Voce, a questo punto devi prendere una decisione. Non puoi lamentarti perché non scrivo e poi lamentarti perché scrivo, o l'uno o l'altro.

In quanto tua Voce della coscienza è mio preciso dovere spronarti a migliorare in tutti gli ambiti, sorvolando su dettagli banali come la mia personale coerenza o la verità insita in quello che dico. E poi confonderti le idee è più divertente.

Confermo anche io.

Ed ora, prima che tu sia troppo confusa, sbrigati a finire questa inutile recensione. Che tra l'altro riguarda un manga che nessuno in Italia conosce o conoscerà mai, a parte te e le due persone che leggeranno questa pagina per sbaglio.

Allora, come stavo dicendo prima del siparietto comico d'obbligo, il manga di oggi si intitola "Mahou Gyoushounin Roma", ed è costituito da una serie di capitoli auto-conclusivi. Ci sono alcune frasi qua e là, ed un paio di momenti in particolare, che suggeriscono una storia più complessa, ma per il resto si tratta di una serie di storie. Il collegamento tra di esse è dato proprio dalla presenza della misteriosa Roma, una magica e misteriosa venditrice ambulante che con il suo piccolo (e piuttosto inquietante) famiglio distribuisce oggetti magici in grado di soddisfare desideri e necessità dei clienti. E non c'è bisogno di pagarla in soldi, tutto quello che chiede è di poter raccogliere il "Klesha", l'energia legata all'avidità ed al forte desiderio di una persona. Purtroppo, come è facile supporre, non esiste la clausola "soddisfatti o rimborsati", e neppure un manuale di istruzioni. E non è facile trattenersi dall'abusare del potere degli oggetti magici...
I problemi dei protagonisti sono gli stessi di tutti noi. Una cotta difficile da dichiarare, troppo poco tempo per fare tutto, i soldi che non bastano per un motorino o una vacanza, una partita da vincere. Ed ecco un biglietto per fare innamorare di te la persona che ti piace. Una piuma per teletrasportarsi ovunque. Incenso per sognare la felicità. Una moneta per essere fortunato. Un orecchino per leggere nel pensiero. E decine di altri intriganti strumenti, proprio quello che ti serviva... o forse no? I protagonisti di alcune delle storie lo scopriranno loro malgrado, e non tutti avranno il loro lieto fine. Anzi, soprattutto nei primi racconti, il colpo di scena finale vi lascerà un po' di amaro in bocca.
Si potrebbe considerare "Mahou Gyoushounin Roma" un manga di favole magiche ambientate nel mondo contemporaneo, favole sul pericolo del desiderare troppo o del cercare scorciatoie verso i propri obiettivi.

Sul pericolo di accettare oggetti misteriosi da perfetti sconosciuti in mezzo ad una strada no, eh?

La cosa che mi ha colpito di più è l'imprevedibilità dei finali, soprattutto perché proprio quando inizi ad essere pessimista sulle possibilità di salvezza degli sfortunati clienti, arrivano gli episodi a lieto fine, alcuni addirittura che ti strappano una risata. Farsi una maratona di tutti i capitoli insieme significa affrontare montagne russe di angoscia, sollievo, simpatia e confusione.

Come la confusione al perché questa gente accetti oggetti da dei perfetti sconosciuti in mezzo ad una strada.

Perché quegli oggetti sono proprio quello di cui hanno bisogno per risolvere i loro problemi, o per illudersi di farlo. E così il manga, proprio per la vicinanza delle loro situazioni alle nostre di tutti i giorni, ci lascia anche un interrogativo... vorreste anche voi un oggetto magico? E se lo aveste, riuscireste a fermarvi in tempo?
Per quanto riguarda lo stile di disegno, lo trovo molto piacevole, piuttosto simile a quello di "Yamada e le sette streghe" per intenderci. In particolare la figura di Roma riesce a rendere l'aura di mistero di questa ragazza vagabonda. Una nota a parte la merita anche il suo piccolo famiglio, frequentemente scambiato per un pupazzo da ventriloquo, che riesce, nonostante l'aspetto da giocattolo, ad essere maledettamente inquietante. Il ritmo, vista anche la scansione in brevi episodi, è rapido ed intrigante, anche se in alcuni casi avrei voluto storie più approfondite.
Insomma, se cercate storie soprannaturali brevi ma assai efficaci, direi che dovete dare una possibilità a questo manga. E che vi sia piaciuto o no, ricordatevi di darmi il vostro parere ;)



Clara


martedì 3 giugno 2014

By the Book

Carissimi lettori, per modo di dire, è con profondo dolore che vi annuncio... no, aspetta, ho messo "non prendere in giro la gente" nella lista dei buoni propositi. Quindi, è senza alcun dolore ed in effetti con scarsissima sorpresa che vi annuncio che Clara non ha intenzione di scrivere un post di senso compiuto oggi. Lei tenterà di farvi credere che è perché sta per affrontare una sessione di esami ed è terribilmente impegnata con lo studio, ma io e voi sappiamo benissimo che sta...
a - dormendo
b - mangiando cose che le fanno male
c- perdendo tempo su Internet
d- leggendo libri che non c'entrano niente con lo studio
e - fissando il vuoto dicendo che deve studiare
E no, non è un quiz. Sta facendo tutte queste cose, anche se magari non contemporaneamente... magari. E' di Clara che stiamo parlando.
Comunque, giusto per dimostrare che il tempo da perdere ce l'ha, vi informo che nel frattempo ha scritto una recensione per un altro blog. E che l'hanno pure pubblicata, probabilmente in un attacco di disperazione. La recensione tratta di un webcomic fantasy umoristico intitolato "By the Book". Ora, potrei darvi altri dettagli, ma questo sarebbe controproducente per il mio geniale scopo di dirottarvi sull'altro blog e via da questo, giusto per punire Clara della sua inattività.
Per cui, vi affibbio solo il link. Filate a leggere, siete o no lettori?

Il Bardo Doloroso - By The Book

Saluti ed a presto, la vostra

Voce