sabato 21 giugno 2014

La Ferrara che non ti aspetti

Come promesso nel post di qualche giorno fa... va bene, diciamo di qualche settimana fa... torno a parlarvi di Ferrara, città splendida, e per stavolta ho deciso di lasciar perdere le mete più conosciute e scegliere alcuni luoghi ugualmente interessanti, ma meno famosi.
Cominciamo con il Museo civico di Storia Naturale. Se gli animali imbalsamati vi fanno impressione, statene molto, molto lontani... altrimenti, se queste cose vi piacciono, è decisamente una tappa interessante. Animali da ogni latitudine, dall'orso polare che ringhia contro i visitatori allo scheletro di uno struzzo, alla fauna tipica della zona emiliana, e di ogni epoca, a partire da una monumentale testa di dinosauro. Ci sono anche alcuni esemplari atipici, come un vitellino a due teste, oppure alcuni esseri marini in barattolo che non sarebbe affatto piacevole trovare in giro. C'è una sezione di geologia ricca di minerali, e ci sono diversi fossili affascinanti. Insomma, se queste cose vi interessano, questo è il posto che fa per voi!



Un altro museo poco conosciuto, ma assai interessante, è il Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah... o almeno lo sarà quando sarà aperto! Si tratta infatti di un "work-in-progress" destinato ad occupare il sito delle vecchie carceri cittadine, dismesse nel 1992, a poca distanza dall'ex-area del ghetto ebraico. A Ferrara la componente ebraica ha una lunga storia, una storia di integrazione e collaborazione, che prese una svolta tragica con le leggi razziali e le deportazioni, e proprio per questo la città ospita ora questo progetto di grande interesse culturale. Qui potete vedere e leggere il progetto della nuova costruzione, che recupererà e modificherà l'edificio precedente. Già adesso, tuttavia, una parte del museo è attiva ed accessibile. Fino al 27 luglio potrete infatti visitare un'affascinante mostra dedicata ad Emanuele Luzzati, artista ed illustratore che tra i suoi temi comprende appunto l'ebraismo. Da raffigurazioni della quotidianità, come le festività o un matrimonio, alle fiabe, alle scenografie teatrali, ad un cortometraggio che traspone in disegni animati la storia di Gerusalemme, questa esposizione potrebbe essere una sognante e colorata aggiunta alla vostra visita a Ferrara.



E per finire questi assaggi di città torniamo indietro nel tempo al 1257, quando un ordine di monache benedettine si insediò il monastero di Sant'Antonio in Polesine, il primo femminile della città. Monastero che scopriamo abitato ancora oggi, celato alla vista ed alla confusione del centro città. Dal momento che si tratta di un convento di clausura, la chiesa è divisa in due parti da una grata, una esterna decorata da affreschi seicenteschi di Francesco Ferrari, ed una interna, dove si conservano affreschi trecenteschi di scuola giottesca. Le Storie dell'infanzia di Cristo, la Vita della Vergine, la Passione, l'Annunciazione, i temi più classici dell'arte religiosa sono visibili in un'atmosfera raccolta e mistica. Per entrare, ovviamente negli orari consentiti, basta suonare il campanello, e le religiose saranno liete di indirizzarvi alla cappella ed ai suoi tesori, tappa irrinunciabile per gli appassionati d'arte.




Naturalmente ci sono mille altre cose affascinanti da visitare e fare nella città estense, ma ho voluto darvi solo qualche piccolo, e magari meno conosciuto, assaggio... voi cosa aggiungereste? :)


Clara



2 commenti:

  1. Le tue descrizioni di viaggio fanno scoprire mondi nuovi! E mi rendo conto di quanto poco siano valorizzati e pubblicizzati questi "tesori" (culturalmente parlando) che abbiamo in Italia...
    Cito: "...alcuni esseri marini in barattolo che non sarebbe affatto piacevole trovare in giro...": saranno forse discendenti moderni di Cthulhu :-)?

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    1. Ah, non si può mai sapere... ma questi erano piccolini, per fortuna U_U Sono pienamente (e tristemente) d'accordo con te sulla scarsità di valorizzazione dei beni culturali italiani, soprattutto per quanto riguarda le piccole realtà. In questo caso io ho avuto la fortuna di avere come guida uno che conosceva assai bene Ferrara, quindi ho potuto scoprire qualcosa di interessante :)

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