martedì 28 maggio 2013

Nel paese delle meraviglie, in stile manga

Per la serie "I manga di Clara", ecco l'ennesimo modo di sprecare ore del vostro tempo quando potreste fare qualcosa di molto più utile e produttivo, come studiare, pulire, o magari addirittura tenere aggiornato questo povero blog con una frequenza accettabile.
Si tratta di "Are You Alice?", un manga di Ai Ninomiya (storia) e Ikumi Katagiri (disegni), attualmente in corso. La storia trae ispirazione dai personaggi e dalle atmosfere surreali del classico di Lewis Carroll, ma con una trama totalmente differente. Il protagonista, infatti, è un giovane che dopo aver gettato via i suoi sogni, ed apparentemente tutto il suo passato, si ritrova in un misterioso Paese delle meraviglie, dove riceve il nuovo nome di Alice. Nome che, come presto scopre, è il requisito fondamentale per poter raggiungere la vittoria nel gioco che coinvolge tutti gli abitanti del folle paese: il gioco per uccidere il Bianconiglio. Gioco che, a quanto pare, le 88 Alice che lo hanno preceduto non sono riuscite a portare a termine... sarà la volta buona?



Intorno ad Alice, personaggi che evocano le loro originali controparti, pur non essendo uguali: la Regina di Cuori è un uomo leggermente sadico che mantiene l'ordine e le regole di Wonderland, il Cappellaio Matto conserva il suo tempo bloccato all'ora del tè, ma anche una pistola che è assai disponibile ad usare, lo Stregatto è un umano con le orecchie da felino e parecchi segreti non ancora rivelati. Ed il Bianconiglio, anche lui umanizzato, è l'ideatore del gioco di cui dovrà essere anche la vittima, con lo scopo di trovare e salvare la vera Alice. Ma salvarla da cosa, e come? Cosa è successo al Paese delle Meraviglie, in cui nessuno dei suoi abitanti può guardare al proprio passato? Perché il nuovo Alice è così diverso (insomma, a parte l'ovvio) dalle precedenti, e quale segreto si nasconde nelle pieghe dimenticate del suo passato?
Una trama a tratti surreale ma profondamente avvincente è affidata ad uno stile di disegno pulito e raffinato, sia nell'ambientazione fantasiosa, sia nella resa dei molteplici ed affascinanti personaggi. L'assenza di risposte chiare, il progressivo rivelarsi di sempre nuovi elementi di un mondo che diventa sempre più inquietante, l'introduzione di nuovi personaggi, si intrecciano con gli occasionali sprazzi di comicità e di nonsense in perfetto stile "Alice nel paese delle meraviglie". I lettori più accorti (ovvero, quelli che conoscono l'originale e non la versione della Disney) possono cogliere tutte le citazioni di personaggi e situazioni, ma anche gli altri possono lasciarsi trascinare in un'intrigante avventura calandosi nella tana di un coniglio...

Lepre Marzolina, Bianconiglio, Marianne, Stregatto, Alice, Cappellaio  matto, Regina di cuori, Jack, Ghiro.

giovedì 23 maggio 2013

Deadman Wonderland

Buongiorno a tutti!
Eccomi di nuovo qui a fare quello che nelle ultime settimane non ho fatto.
Comportarti da persona matura?
Sei appena tornata e già disturbi? Credevo che volessi riposarti un po'.
Sono in collegamento da un'isola tropicale nel mare della mente. Spiagge candide, oceano di zaffiro, e divieto di ingresso agli scettri magici.
No comment. Meglio interrompere il teatrino e tornare alla mia recensione.
E cosa vorresti recensire stavolta? La clinica psichiatrica in cui sarai internata?
Ah. Ah. Ah. Potrei recensire un manuale su come liberarsi dalle fastidiose Voci nella testa, ma preferisco dedicarmi ad uno degli ultimi manga che ho letto: Deadman Wonderland. Scritto da Jinsei Kataoka ed illustrato da Kazuma Kondou, lo stesso di Eureka Seven, questo manga è iniziato nel 2007 e non è ancora terminato.
Dieci anni prima dell'inizio della storia, un devastante terremoto ha distrutto Tokyo. Ganta Igarashi, il protagonista, è uno dei sopravvissuti, ed ora conduce una normale vita da studente... vita che vede frantumarsi davanti ai suoi occhi quando un misterioso individuo in armatura rossa compie una strage di tutti i suoi compagni di classe, dimostrando poteri soprannaturali. Unico superstite, Ganta viene accusato degli omicidi e condannato all'ergastolo nella prigione di "Deadman Wonderland", un centro di detenzione che è al tempo stesso un enorme luna park. Lì incontra una strana ragazza di nome Shiro, che sostiene di essere una sua amica d'infanzia, e scopre in se stesso il potere di manipolare il proprio sangue usandolo come arma. Entra così in contatto con il segreto della prigione: i Deadmen, persone con le sue stesse abilità, costretti a scontrarsi in duelli sanguinari per il piacere degli spettatori...
Con il dipanarsi degli eventi e l'introduzione di nuovi personaggi, la storia si fa sempre più complessa ed intrigante, mentre Ganta cerca vendetta sul misterioso uomo in rosso e, contemporaneamente, una via di uscita dall'inferno che lo circonda.



Sono approdata a questo manga dopo la lettura di Mirai Nikki, incuriosita dalle somiglianze tra i due protagonisti principali (due ragazzi innocenti ed ignari del mondo che si ritrovano catapultati in un mondo di sangue, violenza ed oscuri segreti), e devo dire che il livello di violenza è più o meno lo stesso... il che, tradotto esplicitamente, significa che se siete di stomaco delicato vi sconsiglio questo manga. Altrimenti, ve lo consiglio sinceramente. Ho particolarmente apprezzato lo sviluppo della trama, ricca di colpi di scena ed inattese complicazioni, ma anche la caratterizzazione dei personaggi principali. Gli archi narrativi sono ben calibrati, ed il ritmo è assai incalzante, spingendoti a desiderare di leggere ancora. I combattimenti sono avvincenti, ma anche le interazioni tra i personaggi sono ben delineate, con inevitabili momenti comici, capitoli strappalacrime ed alcuni attimi puramente epici.



Insomma, per dirla in breve: se cercate un manga d'azione con una trama interessante e capace di coinvolgervi, vi consiglio di dare una possibilità a Deadman Wonderland.
Se invece cercate di uccidere Clara, vi consiglio un bazooka.
Ma questo cosa c'entrava?!
Hai parlato di violenza fino ad adesso, ci voleva un mio intervento finale a tema.
Finale è la parola corretta. Perché anche per oggi, la mia recensione è finita. Tanti saluti a tutti i miei lettori, e... buona lettura! ^_^

Clara


lunedì 20 maggio 2013

The Voice in Wonderland 10 - The end

The end? Vuol dire quello che io penso voglia dire?
Adesso non sai più neppure l'inglese, Voce dei miei stivali?
Scusa un attimo, devo iniziare ad organizzare una festa per la fine di questa tortura.
In realtà non è ancora finita. Ti ricordo che tu e Piccolo troll siete stati catturati, tra l'altro per la seconda volta, dal terribile cinese.
Ed io ti ricordo che è stata una tua idea.
Se non aveste tentato di fare di testa vostra, non sarebbe successo nulla del genere. U_U
Ora vuoi anche dare la colpa a noi?!


- Pensavate di esselvi libelati di me?- sibilò infuriato il losco figuro comparso di fronte a loro. Indossava ancora lo stesso completo da esploratore di un paio di puntate fa
e non lo aveva lavato.
ed impugnava un grosso fucile, che teneva puntato contro la gabbia in cui i nostri due intrepidi protagonisti erano finiti, e vorrei sottolineare che era stata esclusivamente colpa loro per non aver seguito le istruzioni dell'autrice, che aveva disegnato un percorso senza cinesi.
E' inutile che continui a dare la colpa a noi. Lo sanno tutti che sei tu la cattiva in questa storia.
- Cledevate che essele imbozzolato in una lete potesse bloccale un guellielo altamente addestlato come me? Conosco diciassette tipi di alti malziali, ventiquattlo misteliose tecniche ninja e la segletissima licetta degli involtini plimavera!- proseguì il cinese.



Questo cosa c'entra?!
A me sembra un argomento molto valido.
A me sembra uno sciocco stereotipo messo lì a casaccio.
- Ma la vostla fuga finisce qui.- terminò il perfido individuo, fissandoli con aria minacciosa e brandendo la sua arma:- Ola pelilete in modo atloce e molto dololoso!-
Loro malgrado, la Voce e Piccolo troll si scoprirono a tremare di terrore di fronte al ghigno malefico con cui l'altro li squadrava, come se stesse cercando di decidere chi dei due uccidere per primo.
Uhm, Clara? Sinceramente, sto cercando di non scoppiare a ridere per l'accento di quel tizio. Se vuoi creare un nemico spaventoso, non farlo parlare come una macchietta da sketch comico.
Io ho paura. Non voglio finire la mia carriera di personaggio in questo modo indecoroso, sto progettando di farmi assumere nella saga di Mondo Disco.
- Dal momento che lispetto un sevelo codice d'onole, vi concedo qualche minuto pel lipensale alla vostla vita di climini.- annunciò il cinese con pomposa magnanimità, per poi allontanarsi e sparire dalla loro vista.
Cosa è andato a fare ora?
A caricare i proiettili nel fucile, se li era dimenticati.
Ma che... potevi anche dirmelo prima!
Non me lo hai chiesto U_U E poi non sarebbe cambiato molto. Siamo sempre bloccati dentro una gabbia di metallo, sul punto di essere uccisi da un pazzo squilibrato che in realtà ce l'ha con Clara la nippomane.
Dobbiamo trovare una soluzione. Siamo troppo vicini all'uscita per fallire così. Forse potremmo rompere le sbarre
che sono in acciaio inossidabile ed indistruttibile. Niente da fare, ragazzi.
Se provassimo a scavare un tunnel per fuggire da sotto?
Siete su uno scoglio di dura roccia.
Allora dicci un po' tu cosa dovremmo fare, sottospecie di autrice.
Oh, adesso volete tornare a farvi dare le istruzioni, vero? E' più facile fare i personaggi quando la trama è scritta da qualcun altro, giusto?
Non gongolare. Ribadisco che è tutta colpa tua se siamo in questa situazione. Inoltre, sei di nuovo in ritardo di qualche giorno rispetto alla data di pubblicazione prevista per questo finale. Il minimo che puoi fare è permetterci un lieto fine, e far uscire di scena con stile questo fallimentare esperimento di scrittura.
Questa esperienza non ti ha proprio insegnato niente, vero?
Mi ha insegnato che insultarti in modo elegante e forbito è assai soddisfacente.
D'accordo, lo chiedo io. O meravigliosa Clara, la cui eloquenza è pari soltanto alla sua genialità, o Clara, unica e splendida amministratrice di un blog tanto eccellente quanto originale, chiarissima Clara, ascolta le nostre umili suppliche e tiraci fuori da quiiiii!!!!
Uhm, non sono sicura della sincerità, ma mi accontenterò. Avrete un lieto fine, contenti?
Sì!
Sì!
La Voce si lasciò cadere a terra, abbattuta. Pareva proprio che la loro avventura fosse giunta alla fine. Si trovò a pensare che, se solo avesse ascoltato le sagge indicazioni di Clara, tutto quello non sarebbe successo.
Taglia. Corto.
Mentre era immersa in queste cupe riflessioni, Piccolo troll la tirò per una manica.
- Che cosa è quella cosa?-
- Quale cosa?- domandò lei, riscuotendosi.
- C'è qualcosa nell'acqua. Sta galleggiando in questa direzione!-
La Voce aguzzò la vista, notando la forma tubolare che galleggiava pigramente sull'acqua torbida verso lo scoglio. Era un oggetto lungo e sottile, una sorta di bastone.
Non posso crederci. E' questa la tua soluzione? E' davvero questa la tua soluzione?
Quale è il problema, Voce? Che cosa è?
Quello è la fonte di metà dei miei guai. Ma credevo che fosse stato divorato da una pianta carnivora!
Quello che la Voce non sapeva, era che la Serra era collegata alla Palude da un efficiente sistema di smaltimento rifiuti. Per l'esattezza, tutti i rifiuti prodotti dalle piante carnivore andavano a finire in quelle acque stagnanti. E tra di essi, uno in particolare aveva iniziato la sua lenta navigazione verso la legittima proprietaria, ancora intatto nonostante il passaggio nell'intestino di una pianta carnivora. Perché nulla poteva tenere la paladina della giustizia e della luce lontana dal suo scettro magico!
Guarda, uno scettro sta fluttuando fuori dall'acqua fino alla gabbia!
Perché non ha tirato fuori questi effetti speciali quando sarebbero serviti?
La Voce afferrò lo scettro con mano tremante, e subito sentì un'ondata di energia scorrere attraverso il suo corpo.
- Che cosa state facendo?- strepitò il cinese, ricomparendo con il fucile puntato. Ma si arrestò di colpo, muto testimone della trasformazione che si stava svolgendo.
Coff coff coff! Che cosa è tutto questo fumo?
Per fortuna stavolta Clara è troppo stanca per descrivere l'intera sequenza di trasformazione.
Un'esplosione di luce abbagliante spazzò via il fumo, e con esso le sbarre della prigione.  Pezzi di metallo schizzarono nell'aria vorticando come un disco alle Olimpiadi, la roccia tremò, l'acqua ribollì per alcuni istanti prima di muoversi in grandi onde concentriche. Il portale iniziò a luccicare, reagendo alla misteriosa energia che si era scatenata.
Poi tutto si placò. La palude rimase sospesa in trepidante silenzio, a contemplare la splendida paladina della luce, la guerriera magica in minigonna e stivali alti, che si ergeva come un faro di giustizia in difesa dei deboli e
Ah, sei tornata come la prima volta che ti ho vista! Devo dire che ti preferisco piccolina, sei meno inquietante.


Per intenderci, da così...
Senza gelato. Lo abbiamo mangiato tra una puntata e l'altra
... a così!
Notate quanto sono carino io sullo sfondo

Odio questi tacchi. E Clara continua a censurare le mie imprecazioni nel caso dei bambini leggano questo blog.
Perché, lei è ancora convinta che qualcuno legga questo blog?
Ehi, guardate che ho anche ricevuto dei commenti!
Passiamo ad altre questioni. Dove è il cinese?
Morto. Un grosso pezzo di ferro gli ha spaccato il cranio. La scena non è stata descritta per rispetto agli utenti deboli di stomaco e per pigrizia di Clara.
Cosa?! Ehi, non doveva essere morto! Doveva esserci uno scontro finale all'ultimo sangue, che avrebbe tenuto i lettori con il fiato sospeso!
Pazienza.
Pazienza? Come sarebbe a dire, pazienza? Non volevi un'ultima scena epica?
No.
Voce, il portale si è attivato! Cosa facciamo?
Elementare, Piccolo troll. Ci passiamo attraverso. Io torno incorporea e mi ritiro nel mio angolino, da cui comparirò soltanto per infastidire Clara con i miei commenti e scusarmi con i lettori per la sua incapacità di gestire con costanza un blog.
Io invece farò il giro del mondo, ti manderò tantissime cartoline ed interverrò in diretta Skype aggiungendo i miei commenti ai tuoi!
Pensate sul serio che io ve lo conceda?
Certo, perché altrimenti pubblicheremo la famosa lista di personaggi di cui ti sei innamorata, senza rimorsi né censure.
Questo è un ricatto!
No. Questa è un'offerta che non potrai rifiutare.
Vi odio.
E così, il lieto fine che tutti avevano atteso con impazienza per una decina di post fu raggiunto. Dopo interminabili peripezie, dopo scettri magici,  piante carnivore, cinesi, alligatori, riunioni di famiglia e di nuovo cinesi, la Voce era di nuovo incorporea...
... e Piccolo troll era libero di vagare a suo piacimento, e molto molto felice!
Eh già, tutti erano felici...
... tranne il cinese!
E tranne Clara, che avrebbe dovuto ricominciare a scrivere recensioni serie per riempire i suoi post. Cosa che inizierà a fare entro pochissimo... per cui, lettori inesistenti, restate sintonizzati su Animula Solivaga e saprete cosa occupa il tempo di Clara quando si dimentica di aggiornare!
Beh, direi che questo conta anche come saluto finale. Cari lettori, arrivederci a tutti!

Clara
la Voce (finalmente incorporea!)
e Piccolo troll (in partenza per il mondo!)




Ehi, Voce, mi è appena venuta in mente una cosa. Quello scettro non era scarico? Servivano le sfere di energia per riattivarlo, no?
Secondo me, Clara se ne è semplicemente dimenticata.
In realtà, come tutti i manga insegnano, nel momento di massimo pericolo il/la protagonista trova dentro si sé, nei suoi sentimenti e nei legami che ha costruito con i compagni il potere di andare avanti e sconfiggere il nemico. Proprio nel momento in cui tutto sembra perduto, la determinazione e la forza spirituale dell'eroina inizia a risplendere e conduce ad un insospettato lieto fine! Non importa cosa ha detto l'autore nelle dieci puntate precedenti, alla fine bisogna attingere sempre e solo alla potenza dei propri sentimenti
Dici sul serio?
Nah, me ne ero completamente dimenticata. ^_^
Ah, mi sembrava strano.

mercoledì 15 maggio 2013

The Voice in Wonderland 9


La Voce stava ancora tentando di capire cosa fosse successo nel finale della puntata precedente.
E con me tutti gli sventurati lettori. Come è possibile che questo nanerottolo grigio sia parente di quei tronchi semoventi?
La mia nonna paterna era una troll di palude che ha sposato un troll del bosco. La genetica è stata molto crudele con me.
Non voglio pensare a come sia possibile una cosa del genere. E' come incrociare un chihuahua con un San Bernardo!
Beh, non è come se il resto di questa storia avesse avuto uno stretto senso logico. Sarebbe stato peggio se un troll della palude avesse sposato una troll del bosco, perché in tal caso...




Erano ormai passate un paio d'ore da quando le creature della palude li avevano circondati, e quasi altrettanto da quando li avevano educatamente invitati a cena. Nonostante il timore della Voce di essere inserita sul menù, era costretta ad ammettere che la zuppa di funghi era deliziosa. Non che lei avesse molta esperienza di cibo, essendo sempre stata incorporea.
Ho esperienza di cibo incorporeo. Zero calorie e niente OGM.
Piccolo Troll stava terminando di raccontare le proprie avventure ai venti zii e cinquantaquattro cugini che affollavano una vasta e piatta isola in mezzo alla palude, appollaiati sulle rocce che fungevano da sedili e tavoli. Pareva che ogni singolo albero dell'acquitrino non fosse poi così vegetale come sembrava a prima vista. Piccolo troll stava raccontando, con intensa partecipazione emotiva, della loro lotta contro il terribile cinese, quando uno dei suoi parenti più piccoli, circa tre metri, mugghiò qualcosa.
- Che cosa ha detto?- si informò la Voce.
L'altro aggrottò la fronte:- Chiede perché stiamo seguendo questo percorso complicato per uscire dal Labirinto, invece di prendere la strada diretta.-
La Voce dovette fare appello a tutto l'autocontrollo sviluppato in anni di contatto con la mente di Clara per non spruzzare in giro per la tavolata tutta la zuppa che aveva in bocca. Si sforzò di deglutire e fare un respiro profondo, prima di sibilare:- In che senso, esattamente, strada diretta?-
Piccolo troll era già impegnato a confabulare freneticamente con i vicini. La sua espressione diventava più confusa ed irritata ad ogni momento che passava. Dopo un paio di minuti, ed altrettanti elevamenti a potenza della pessima sensazione che si acuiva nella Voce, il suo compagno di viaggio si voltò verso di lei.
- Allora?- lo sollecitò lei:- Che cosa hanno detto?-
- Che in ogni stanza del labirinto c'è un teletrasporto perfettamente funzionante.-
Uno. Due. Tre. Quattro.
Voce? Cosa stai facendo?
Cerco di mantenere la calma contando i modi in cui Clara potrebbe morire.
Hai già contato i procioni mannari?
Si può sapere cosa è questa volta fissazione per i procioni mannari?
E cosa è questa tua fissazione per farci soffrire, quando avremmo potuto uscire subito da qui?
Andiamo, stavo solo cercando di rendere la storia interessante! Le mappe misteriose sono sempre interessanti!
Non ci sei riuscita.
Già. Ed ora noi ce ne andiamo di qui.
Mi faccio indicare il teletrasporto più vicino, la Voce si discorpora e...
Ehi, ehi, aspettate un attimo! Mi state dicendo che volete concludere la storia con questo capitolo?
Esatto.
Ma cosa pubblicherò io nei prossimi post?
Recensioni? Sproloqui auto-referenziali? Scuse profonde per la tua incapacità di postare in modo regolare? Non sono affari miei.
Perché sei così crudele? ç_ç
Siamo sicuri che tu possa fare questa domanda a me?
Mentre voi due portavate avanti questa interessante discussione, ho chiesto indicazioni ai cugini. Il teletrasporto è a venti minuti di barca da quella parte.
Perfetto. Saluta tutti e partiamo... a meno che tu non voglia rimanere con i tuoi parenti.
Nah, un pranzo è sufficiente. Meglio scappare prima che tirino fuori gli album di famiglia ed i trofei del torneo di lancio dell'alligatore.
Non continuate la storia da soli! Sono io l'autrice!
Mentre Clara si lamenta per la piega che gli eventi stanno prendendo, io e la Voce salutiamo i parenti, trotterelliamo allegramente verso la riva e rimettiamo in acqua la nostra barca.
Salpiamo e ci mettiamo a remare in direzione del teletrasporto.
Vi ho detto di non continuare la storia da soli! Non c'è più rispetto in questo blog! Piccolo troll, ti ho dato anche una commovente riunione di famiglia, è così che mi ringrazi?
Remando di buona lena, arriviamo finalmente al teletrasporto, in consistente anticipo sui venti minuti previsti. Il fatto che gli alligatori ci diano indicazioni agitando le loro codine squamose è probabilmente d'aiuto.
Attracchiamo e sbarchiamo sul ripido scoglio, privo di vegetazione, su cui si erge solitario un circolo di metallo luccicante, apparentemente intoccato dall'umidità che lo circonda.

Il portale, finalmente!
Clara ha optato per il plagio spudorato a quanto pare
Mi stanno ignorando. Non posso crederci, mi stanno ignorando. Ma ora me la pagano...
Ci avviciniamo con trepidazione al meccanismo di teletrasporto e
e una gabbia di metallo piombò improvvisamente dall'alto intorno a loro, imprigionandoli.
Ho un pessimo presentimento.
Una sagoma sbucò dall'ombra dietro il portale, ghignando soddisfatta.
Il solito cinese, vero?
Come hai indovinato?
Non ci voleva molto. Non potevi proprio farci avere un lieto fine facile, vero?
Forse che sì, forse che no... lo saprete nella...
Non dirmi che ce n'è un'altra non dirmi che ce n'è un'altra non dirmi che
Prossima puntata!



Ti odio.
Io odio il cinese.



lunedì 13 maggio 2013

The Voice in Wonderland 8


The Voice in Wonderland 8, addirittura? Non ti sembra che stia continuando un po' troppo a lungo questa storia?
In confronto a Beautiful siamo ancora all'inizio.
In realtà siamo quasi alla fine, ancora un po' di pazienza...
Dici davvero oppure è uno dei tuoi soliti imbrogli?
Uh, che personaggio malfidente! Adesso stai in silenzio e lasciami scrivere, altrimenti non mi stupisce che questa storia si allunghi in modo indefinito.
Ed hai di nuovo passato settimane intere senza aggiornare il blog! Sei una vergogna. U_U
Ma insomma, deciditi. Quando scrivo ti lamenti che non studio, quando studio ti lamenti che non scrivo, che cosa devo fare?
Scrivere con una mano e studiare con l'altra, mentre con i piedi fai i lavori domestici e... ah, no, giusto, tu non hai i tentacoli.
Sorvolo elegantemente sui vostri sproloqui e passo alle vostre fantastiche avventure.
Meglio.
La Voce rabbrividì, guardandosi attorno con aria inquieta. La nebbia della palude vorticava pigramente intorno alla fragile barchetta che ne stava solcando le acque stagnanti. Arbusti nodosi emergevano nel vapore come tentacoli di mostri pietrificati.
Uhm, possiamo frenare l'impeto descrittivo e far succedere qualcosa? Ad esempio, suggerimento a caso, farci arrivare dall'altra parte?
Un ramo galleggiò pigramente verso l'imbarcazione, e la Voce lo allontanò con un secco colpo di remo. Il pezzo di legno si contorse ed emise uno strillo, facendo affiorare una testa squamosa con lunghi denti aguzzi e due occhietti rossi e malefici.
Argh! E' il cinese!
Piccolo troll, quello è un alligatore.
Il cinese si è travestito da alligatore?
L'alligatore emise un altro strillo piagnucoloso, e subito svariati pezzi di legno iniziarono a drizzare il muso rivelando la propria natura di rettili. Rettili seriamente preoccupanti, che ora nuotavano in circolo intorno alla barca dei nostri due sventurati protagonisti.
Forse era meglio il cinese.
Piccolo troll deglutì:- Ops. La fauna non sembra molto amichevole.-
- Chissà come mai me lo aspettavo.-, borbottò l'altra, gettando occhiate torve agli alligatori che stavano lentamente stringendo il cerchio, un giro dopo l'altro. I loro sguardi cupi reclamavano vendetta per ogni singola borsetta in pelle di coccodrillo mai prodotta.

Sarai vendicato, cugino!

E noi cosa c'entriamo? Fino a poco fa ero una Voce nella testa, non uso borsette!
La loro è una di quelle vendette generiche in cui l'importante è che ci sia qualcuno da menare.
Ah, allora va bene.
Ma tu da che parte stai?
Piccolo troll agitò il remo contro le creature con fare minaccioso, e di botto queste si fermarono, perfettamente immobili nell'acqua appena smossa dalle loro code squamose. I loro piccoli occhi di rettile erano ancora fissi sulla barca, ma a parte questo non accennavano a muoversi.
Bene, se rimangono ancora lì fermi tra poco vanno a fondo ed annegano. Problema risolto.
Non direi proprio. Ho il sospetto che la situazione stia per peggiorare.
Una musica macabra iniziò ad aleggiare nell'aria, suonata da invisibili violini.
In realtà ci sono degli altoparlanti nascosti sugli alberi, si vedono benissimo.
No, non ci sono. E' una musica d'atmosfera, ecco.
No, non lo è. Vediamo gli altoparlanti.
Violini invisibili, ho detto!
Altoparlanti.
Altoparlanti.
Okay, okay, è inutile sperare in un po' di collaborazione da parte vostra.
All'improvviso l'acqua intorno a loro iniziò a ribollire violentemente, mentre la musica, che come ci tengo a sottolineare proviene da violini invisibili, si faceva più frenetica e rimbombante. Uno degli arbusti che affioravano dall'acqua iniziò a contorcersi, subito seguito da un altro, e poi da un altro ancora.
- Che cosa sta succedendo?- domandò la Voce, innervosita.
Piccolo troll sgranò gli occhi:- Non è possibile! Quelli... quelli sono...-
La Voce si accorse del tremito nella sua voce e si chiese perplessa che cosa stesse succedendo. La sua attenzione ritornò però subito alle sagome che stavano emergendo dall'acqua e dalla nebbia, monolitiche figure umanoidi che però di umano avevano ben poco.
Ma no?! Visto che fino ad un secondo fa erano alberelli malaticci, non lo avrei mai detto!
Mentre i corpi si sgranchivano gli arti possenti tra lunghi scricchiolii e l'immancabile suono dei violini
Altoparlanti
gli alligatori guizzarono rapidamente accanto ai nuovi comparsi, emettendo versi concitati.
Ma l'alligatore, come fa?
Non c'è nessuno che lo sa.
Avete finito voi due?
Pa-pa-ra-pa-pà.
Uno dei mastodontici esseri dalla pelle scura e rugosa iniziò a muoversi verso di loro con lenti passi, creando onde che si allargavano nell'acqua immobile. Si fermò a pochi metri dalla barca ed emise un sordo brontolio.
- Che cosa ha detto? Non parlo il cosa-nella-paludese.- specificò la Voce, perplessa.
Piccolo troll deglutì:- Ha detto che la nonna è ancora arrabbiata perché non sono andato al pranzo di Natale.-
La Voce fece saettare lo sguardo dal suo compagno di viaggio all'essere che incombeva sulla loro barchetta, poi aggrottò la fronte e sillabò lentamente:- Fammi capire bene: questi sarebbero tuoi parenti?-
L'altro annuì:- Troll della palude. Loro sono il ramo alto della famiglia.-



Questo cartello era nascosto dalla nebbia.
Dalla malignità dell'autrice, vorrai dire...



giovedì 2 maggio 2013

L'insostenibile pesantezza dello studiare

Salve a tutti, lettori che ancora sperano contro ogni ragionevole logica che una certa inutile blogger si sia ricordata di avere ancora una storia in sospeso ed una decina di promesse di recensioni a cui adempiere. Qui parla la vostra cara amica Voce, a cui, come se non bastasse tutto quanto ho già dovuto subire, è stato anche affibbiato l'ingrato compito di spiegarvi come mai Animula Solivaga, nell'ultima settimana, è stato più inattivo di un termosifone a ferragosto.
Ora, normalmente la mia prima tentazione sarebbe di raccontarvi una storiella lacrimevole su come la povera Clara ha incontrato una triste morte ad opera di un branco di procioni mannari, ma sono stata minacciata di un cross-over tra The Voice in Wonderland e Beautiful se lo faccio, per cui mi limiterò alla squallida e noiosa realtà: Clara sta studiando.
Sì, sembra incredibile anche a me, e so che avreste tutti preferito i procioni mannari, ma la povera piccola autrice ha un esame la prossima settimana e sta facendo del suo meglio per non morire schiacciata da una montagna di libri. Nei momenti di riposo, il suo povero cervellino entra in una modalità di vuoto totale aiutata dalla televisione. Insomma, l'infelice creatura non è proprio in condizione di scrivere un post decente.
Per questo motivo, cari e rari lettori, abbiate pazienza nei confronti di un'universitaria in crisi. Tra qualche giorno ella affronterà l'ardua prova e poi sarà di nuovo libera di inquinare il mare di Internet con i suoi sproloqui.

Arrivederci a presto,

la Voce