giovedì 8 maggio 2014

Brave




Come promesso parlando di "Frozen", ora è il turno di "Ribelle - The Brave", altro film d'animazione della Disney Pixar che è uscito da un po' ma che solo recentemente ho avuto occasione di guardare. La protagonista è la principessa Merida, un'anima ribelle a cui le imposizioni della madre, la regina Elinor, vanno strette, e che preferisce cavalcare e tirare con l'arco al ricamo. Il giorno in cui la principessa dalla folta chioma rossa viene informata che dovrà sposare uno degli eredi degli altri clan del regno per garantire la pace tra di essi, architetta un piano per ottenere la propria libertà. Complice l'incontro con una strega che si auto-proclama intagliatrice ed un non meglio specificato desiderio di cambiare il proprio destino, Merida finisce per mettere nei guai la madre Elinor... ma anche per rendersi conto di quanto significhi per lei.
Ecco, il punto è proprio questo. Dopo, anzi in realtà prima, il film sull'amore tra sorelle, questo è il film sull'amore tra madre e figlia, ma anche sulle difficoltà che questo rapporto può incontrare. Perché una madre vuole il meglio per sua figlia, una figlia vuole l'indipendenza da un genitore troppo ingombrante, e la difficoltà a parlarsi sul serio porta ad incomprensioni, litigi e prese di distanza. E questo è qualcosa in cui tutte possiamo riconoscerci, da qualsiasi parte della barricata ci troviamo.



Devo dire che, quando ho cominciato il film, non mi aspettavo decisamente che prendesse questa piega. All'inizio sembrava che dovesse essere incentrato sulla ricerca di libertà di Merida, poi sulla sua progressiva realizzazione di cosa significhi essere libera... ed invece è diventato un film su una figlia che riesce finalmente a ritrovare un rapporto di dialogo e fiducia con sua madre, ed a rendersi conto di quanto le voglia bene, sia pure con la necessità di un intervento magico e di qualche pericolo mortale. Una piacevolissima sorpresa, davvero. Soprattutto vista l'assurda quantità di film e cartoni in cui uno o entrambi i genitori sono morti o scomparsi in qualche modo dalla vita dei figli, situazione sicuramente esistente e tragica, ma per fortuna non estesa a tutte le famiglie reali.
Quindi, un film adatto a tutta la famiglia proprio per l'universalità di questo rapporto madre - figlia, ma più in generale genitori - figli, che viene per una volta messo in luce. Al tempo stesso, Merida è sì una principessa, ma piuttosto diversa dalle sue "colleghe" più fiabesche. Niente amore romantico o desiderio di incontrarlo, nessun principe azzurro, anzi i tre eredi degli altri clan ufficialmente candidati ad essere tali sono volutamente figure comiche e caricaturali. Al tempo stesso, si sottolinea forse per la prima volta come il fatto di essere la futura sovrana significhi prendersi delle responsabilità e richieda preparazione e sacrifici, tutte cose a cui inizialmente Merida vuole sottrarsi. Ed una parte importante del film sta nel suo progressivo realizzare la necessità di alcuni doveri, e quindi l'egoismo del suo comportamento iniziale. Insomma, Merida va incontro ad un autentico sviluppo del proprio personaggio.
Per il resto, la trama è scoppiettante di comicità e divertimento, caratteristiche praticamente obbligatorie per un cartone animato targato Disney Pixar. I tre pestiferi fratellini di Merida sono i degni eredi di Qui, Quo e Qua nei cartoni animati (prima che diventassero diligentissime Giovani Marmotte).



Il re ed i capi dei clan hanno anche loro parecchi momenti esilaranti, soprattutto nella prima parte. E la strega, o intagliatrice che dir si voglia, mi ha fatto piegare dal ridere, soprattutto la sua fantastica segreteria telefonica formato calderone.
Al tempo stesso, c'è anche azione. Una delle prime scene del film è l'attacco di un mostruoso e gigantesco orso contro una Merida ancora bambina e la sua famiglia. Lo stesso orso che ricomparirà in seguito come "cattivo" del film, e che nasconde un mistero profondamente legato alla situazione in cui Merida verrà a trovarsi.
E per finire, si può parlare dell'animazione, ancora una volta splendidamente realizzata. In particolare, ho notato una grande attenzione alla raffigurazione di luoghi e paesaggi. Il castello, a quanto ho letto, è stato disegnato basandosi su autentici castelli scozzesi, e soprattutto nelle scene in notturna ha un notevole fascino.



Ugualmente stupenda è la foresta, altro scenario fondamentale, che riesce ad assumere ogni sfumatura da meravigliosa a terribilmente inquietante. Per quanto riguarda il design personaggi, è interessante come siano tutti diversi (a parte i tre gemellini assolutamente indistinguibili) e fisicamente caratterizzati. Una nota a parte la meritano i ricci fiammanti della protagonista, assolutamente invidiabili.

Soprattutto da Clara, che da quando le sono spuntati i capelli si lamenta perché non sono rossi.

Ma che strano, Clara che si lamenta?

Sì, è una cosa incredibile, vero?

Era troppo pretendere che voi due presenze parassitarie rimaneste tranquille fino alla fine del post, vero?

Credevo che questa fosse la fine del post.

In effetti stavo per concludere, visto che ho detto tutto quello che volevo farvi sapere su questo film d'animazione. In realtà ci sarebbero anche altre cose, ma costituiscono degli spoiler decisamente colossali, quindi nel caso non l'abbiate ancora visto mi trattengo.

Vero, anche perché deve andare a studiare.

Clara che deve andare a studiare?! Incredibile!

Ne avete per molto voi due? Va bene, comunque grazie a chiunque abbia voluto leggere e... buona visione!




Clara

6 commenti:

  1. Come te credevo che la trama del film prendesse una piega totalmente diversa, ma dopo tutto chi non lo pensava?! La Disney ci ha sempre messo davanti una massa di principesse il cui unico problema sembrava farsi salvare dal cattivo di turno, per poi trovare magicamente il grande amore. Dal primo momento ho amato il personaggio di Merida, proprio perchè è diversa da tutte le altre. Va a cavallo, tira con l'arco e litiga con la madre...come non amarla?!

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    1. Infatti, Merida è fantastica! Si sentiva la mancanza di una principessa come lei. Per quanto riguarda la sorpresa, ha contribuito anche il trailer, che dava un'impressione molto diversa.

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  2. Lei, la rossa, mi ha incantato con i suoi ricci e i suoi modi da maschiaccio. È un'eroina, un'eroina moderna.

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    1. Lo è davvero, e soprattutto è un'eroina capace di evolversi e di ammettere i propri errori, cosa che non molte protagoniste riescono a fare. Chiunque può riconoscersi in lei. E poi quei riccioli sono troppo belli *_é

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  3. Un film bellissimo e un personaggio memorabile! :)

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    1. Vero? Parecchio in ritardo, ma ci sono arrivata anche io, e concordo pienamente!

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