mercoledì 2 ottobre 2013

Kyoukai senjou no Horizon

Per la serie, "quando sei da sola in appartamento nessuno può controllare che cosa guardi e quindi puoi dedicarti agli anime di cui le tue coinquiline non sanno niente", ecco a voi una serie che ho avuto l'occasione di guardare questo inverno, e che ora riemerge in stile "creatura dell'abisso" dagli oceani della mia memoria.
Trattasi, come tutti voi avrete già intuito dal titolo, delle due stagioni di "Kyoukai senjou no Horizon", nel nostro amato italiano "Horizon in mezzo al nulla". No, la parola iniziale non deriva dall'incapacità della vostra cara blogger di distinguere l'inglese dall'italiano, ma dal nome di uno dei personaggi principali.



Ma prendiamo il discorso alla larga, ed iniziamo a dare un'ambientazione alla storia, prendendo per pigrizia quella riportata sul sito Animeclick:

In un lontano futuro l'umanità ha abbandonato la Terra, ormai in rovina, per emigrare nello spazio. Tuttavia, in seguito ad alcuni eventi non meglio definiti, la razza umana è costretta a ritornare sul pianeta ora inabitabile con l'eccezione della regione del Giappone. Mentre il paese viene occupato dai discendenti dei suoi vecchi abitanti viene creata al contempo una dimensione parallela destinata al resto della popolazione. Tale dimensione verrà identificata come gli "Stati Divini Armonici" per distinguerla dal vero Giappone detto "Stati Divini"
Al fine di ritrovare la tecnologia per raggiungere nuovamente lo spazio l'umanità attua un processo di ricostruzione della storia a partire dal 10.000 A.C. seguendo quanto scritto in un libro sacro conosciuto come "Il Testamento".
Anno 1413 d.C. - A causa di un incidente misterioso gli "Stati Divini Armonici" collassano sugli "Stati Divini" generando una catastrofe. Considerato responsabile dell'accaduto, il Giappone entra in guerra con il resto delle nazioni nella "Guerra di unificazione Armonica" in cui viene sconfitto. Il territorio abitabile viene quindi diviso tra le varie potenze mentre i giapponesi sono costretti a emigrare sull'enorme nave volante Musashi.
Anno 1648 d.C. ultimo anno riportato nel Testamento - Eventi misteriosi e sparizioni inspiegabili danno forza alle voci su una possibile fine del mondo. 
Mentre alcuni personaggi si muovono nell'ombra per cercare di cambiare la storia, Toori Aoi, l' "impossibile" presidente del consiglio studentesco dell'Accademia Ariadust di Musashi, si prepara a dar via a qualcosa che forse potrebbe cambiare il mondo...


... e a recuperare le emozioni della sua amata Horizon, la sua amica d'infanzia morta anni prima, la cui coscienza è stata trasferita in una bambola meccanica. Oh, tali emozioni sono anche inserite in armamenti potentissimi divisi tra tutte le altre nazioni del mondo... cosa fare?



Sì, è esattamente complicato come sembra, ma questo significa avere un ambientazione complessa ed accuratamente costruita, che a prima vista può creare un'impressione di caos ma in realtà, quasi miracolosamente, funziona benissimo. E soprattutto è del tutto diversa da quella di qualsiasi altro anime di mia conoscenza. La massa abnorme di informazioni che vengono date in ogni dialogo serio costringe lo spettatore a risentire alcuni passaggi per capire cosa stia succedendo, ma vi esorto a non lasciarvi scoraggiare, perché è raro trovare un mondo così ben delineato.
Lo stesso vale per i personaggi, che sono davvero molti. Dimenticatevi quelle serie in cui dovete solo ricordare il nome del protagonista e di due comprimarie: il cast qui conta decine di personaggi, tutti ricevono un nome ed una caratterizzazione, e molti di loro hanno anche un passato. Una puntata accende i riflettori su una figura, quella dopo su altre, a volte lasciando nell'ombra i "protagonisti" principali per sviluppare altre storie. Ognuno riceve il proprio spazio, e dal momento che la varietà dei personaggi è un altro punto di forza di questo anime, non può che essere un'ottima cosa.
Parlando dei personaggi arrivo al fanservice, di cui in genere faccio volentieri a meno ma che per fortuna, per quanto ampiamente presente (alcuni personaggi femminili hanno seni di dimensioni improponibili), rimane comunque subordinato alla trama ed anzi contribuisce all'onnipresente dimensione comica, alleggerendo il peso di una storia complessa e ricca di sfaccettature.
Uno dei punti eccezionali di questa serie, a mio parere, è poi quello relativo ai poteri speciali dei personaggi. Anche da questo punto di vista c'è una varietà incredibile, ed al tempo stesso un'accuratezza magistrale. Ogni arma ed ogni potere ha le sue caratteristiche uniche, spiegate spesso nel corso degli scontri, che ti tengono per il fiato sospeso non tanto (o meglio non solo) per l'esito, ma per il modo totalmente imprevisto in cui si arriverà ad esso. Giusto per darvi un'idea, si va da una lancia in grado di tagliare tutto ciò che può riflettere all'arco infallibile di una sacerdotessa shintoista che "baratta" il successo dei colpi con offerte sacre. Per non parlare di una donna che combatte danzando, delle tecno-streghe alate o degli immancabili robot. Insomma, non c'è un singolo scontro uguale ad un altro, non c'è un personaggio uguale ad un altro, e se vi immergete in questa serie ci vorrà poco a rendervene conto.
Altrettanto interessante è il fatto che gli Stati di quel mondo stiano ricostruendo la storia, e quindi la presenza di personaggi con nomi e caratteristiche tratte dalla storia vera. Nella seconda stagione, giusto per fare un esempio, troviamo un Invincibile Armata di astronavi spagnole in lotta con la flotta britannica.
Credo di aver espresso il mio punto di vista, quindi permettetemi di riassumere. Guardate questo anime se volete una trama complessa e totalmente originale, con moltissimi personaggi straordinari, e se non siete spaventati da lunghi dialoghi e complicati passaggi logici.
Se questa recensione non vi è bastata, qualcuno ha già espresso la sua opinione su Kyoukai Senjou no Horizon molto meglio di quanto io abbia fatto, e potete appurarlo qui. Per ora non ci sono notizie certe su una terza stagione, ma i fan la reclamano a gran voce, e se mai si saprà qualcosa di certo non mancherò di farvelo sapere ;)
Arrivederci a tutti e... buona visione!

Clara


4 commenti:

  1. Come al solito finisci per recensire tutte le mie serie preferite! *_* Ho visto entrambe le serie e sto sbavando in attesa della terza! Aoi "Impossible" Toori è uno dei capi più sballosi che abbia mai visto in un anime. Adoro quasi tutti i personaggi e per me sarebbe difficile decidere quale mi piace di più! Fanno tutti morire dal ridere! Il tuo preferito qual è?

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    1. Difficile rispondere, sono tutti personaggi interessantissimi. Credo che la mia preferita nella prima stagione sia stata Suzu, è troppo dolce, e poi sembra il tipico personaggio "carinissimo ma inutile" ma in realtà gioca un ruolo fondamentale. Nella seconda stagione invece ho adorato il rapporto tra Neshinbara e Shakespeare.
      Ma come ho già detto, li adoro tutti! Grazie ancora per avermi suggerito questa serie fantastica!

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    2. Cavoli non ricordavo di avertela suggerita io! 0_0 Beh, allora sono ancora più contento che ti sia piaciuta! ^^ Sì, è vero, Neshinbara mi piace moltissimo, anche perché è uno scrittore in grado di materializzare ciò che scrive! (un sogno!)
      Da un punto di vista puramente ludico adoro Tenzou, il ninja romantico. Nella seconda serie è favoloso! E anche Tachibana Gin e Honda Futayo, che capisce sempre fischi per fiaschi e fa delle gaffe assurde! ^^

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    3. Pienamente d'accordo anche su questi personaggi. E sul sogno, credo che ogni scrittore vorrebbe poter rendere reali le cose che scrive... beh, forse non King o Lovercraft XD

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