sabato 18 luglio 2015

Come arrivare alla laurea vivi e (forse) sani di mente - 1

Bene, pare che la nostra Clara si sia decisa a tornare nei paraggi... ma dal momento che si vergogna troppo, è stato unilateralmente (da parte sua) deciso che le spiegazioni per l'assenza le darò io, dopodiché la sottospecie di blogger vi ricorderà per quale motivo non vi mancava affatto con uno dei suoi cosiddetti "post di consigli", meglio noti come "post di errori che ho fatto e che voi potete evitare".

Non era esattamente questo il discorso che avevo in mente...

Taci tu, ti sto introducendo. Dove ero arrivata?

Devi spiegare perché Clara è sparita nel nulla. Ovvero, è stata rapita da un esercito di pinguini ninja.

Grazie, mio fedele assistente, grazie. Allora, pinguini ninja a parte, pare che Clara non si fosse resa conto che fare la tesi richiede, effettivamente, di scrivere una tesi. E questo individuo non è capace neanche di scrivere un post da venti righe senza distrarsi centoventi volte, quindi figuriamoci... nel frattempo, giusto per unire l'utile al dilettevole, il suo netbook, dopo averla caritatevolmente sopportata per anni, ha deciso che non ne poteva più e l'ha abbandonata. La sua tesi, per fortuna più che per previdenza, era al sicuro su Dropbox. I suoi racconti, fanfiction, diario segreto da mostrare come prova agli psichiatri quando sarà incarcerata e vorrà giocare la carta dell'infermità mentale, e tutto il resto hanno dovuto attendere un po' di più, ma grazie a gente più competente di lei sono stati a loro volta salvati. A quel punto, Clara è riuscita ad ottenere in prestito un netbook da uno dei suoi zii, che ringraziamo calorosamente...

Si accettano scommesse su quanto tempo durerà...

Ehi! Non sono così pessima!

Ho detto di tacere, ti sto introducendo. Stavo dicendo, dotata di un nuovo computer e di una rinnovata consapevolezza che luglio si avvicinava, Clara si è effettivamente e miracolosamente messa d'impegno a fare la tesi e, che ci crediate o no, l'ha pure finita.

E che ci crediate o no, non ci ha messo dentro neanche un riferimento a Doctor Who. Merita un premio solo per questo.

Premio che le sarà requisito subito per pagare tutti i danni morali e materiali arrecati alla mia dimora, alias la sua testa, durante la stesura della tesi.

Gente, secondo me questa introduzione sta andando avanti troppo a lungo. Posso per favore riprendere il controllo del MIO blog?

Beh, non te lo meriteresti...

E siamo sinceri, noi due siamo molto più simpatici e interessanti...

Ma per questa volta possiamo anche concedertelo, soprattutto perché abbiamo di meglio da fare.

Sì, dobbiamo rintracciare i pinguini ninja e chiedere loro se sono disposti a rapirti di nuovo.

Bene, allora... eccomi tornata! E come la Voce e Piccolo Troll vi hanno detto, la novità fondamentale è una: mi sono laureata qualche giorno fa, e sono ufficialmente una dottoressa.

Laurea triennale. Tanto devi comunque fare la specialistica.

Un po' di supporto sarebbe gradito, una volta ogni tanto.

 Ma io ti sto supportando, ricordandoti la dura realtà.

Comunque, stavo dicendo. È stato impegnativo, ma ce l'ho fatta, e durante tutto il lavoro di preparazione della tesi e di tutto quello che la accompagna, ho raggiunto alcune conclusioni, che mi avrebbero fatto risparmiare parecchio tempo se le avessi sapute all'inizio, e sentito storie di altri laureandi che mi hanno permesso di arrivare in fondo... quindi ho pensato di condividerle con tutti. Se per caso qualcuno deve fare la tesi e passa di qui, forse possono esservi utili!

Forse. Molto forse. Non ci assumiamo alcuna responsabilità, sappiatelo.

1) COMINCIATE PRESTO!

Okay, questo probabilmente è banale. Ma la tesi richiede tempo, ed è meglio prendersi con il dovuto anticipo, almeno per quanto riguarda la prima richiesta al professore. In primo luogo, i professori non possono seguire un numero illimitato di laureandi: aspettare troppo può significare sentirsi dire che il professore che hai scelto non può seguirti, e dover ripiegare su un'altra materia. Oppure può succedere che ci siano problemi burocratici o altri ostacoli insormontabili, e che quindi bisogni cambiare totalmente l'argomento dopo un mese o due. Se avete "giocato d'anticipo", anche se vi capitassero situazioni del genere, potrete comunque, dopo una congrua dose di imprecazioni ed insulti all'universo in generale ed all'università in particolare, laurearvi nella sessione prevista.

2)  NON SOTTOVALUTATE LA BUROCRAZIA

Ogni università funziona in modo diverso, ma una cosa, a quanto credo di aver capito, è più o meno comune a tutte. Per arrivare all'agognata laurea, dovrete compilare, online o in cartaceo, una serie di moduli, pagare la tassa (sì, non ne avete già pagato abbastanza, cosa pensavate?!), ottenere l'approvazione del relatore... e tutto entro precise date di scadenza. Nel mio caso, per fortuna, non ho avuto particolari problemi, ma ho letto in giro per Internet storie raccapriccianti, quindi il consiglio permane. Assicuratevi di sapere esattamente cosa dovete fare ed entro quando dovete farlo. Non avete fatto tutta questa fatica per poi farvi bloccare da una segreteria, vero?

3) SCEGLIETE  QUALCOSA CHE VI PIACCIA.

Questa può essere un'impresa più o meno facile a seconda della facoltà che state frequentando. Si tratta del primo passo, e non va dato per scontato... può sembrare stupido ricordarlo, ma scegliete qualcosa che vi interessi! O almeno che non vi faccia completamente schifo... Dovrete passare parecchio tempo immersi in questo lavoro, e sarà più facile farlo senza odiare ogni singola pagina. Senza contare la soddisfazione personale. In tanti mi hanno detto (e vi diranno) che alla fine la laurea triennale conta poco, che quello che importa è la specialistica, che non vale la pena di investire troppo su una "tesina" che leggerà solo il relatore... ma sapete una cosa? Non lo state facendo per il relatore. Non lo state facendo per qualcun altro. Lo state facendo per voi stessi. La tesi serve a voi prima di tutto, per rendervi conto di quanto siate cresciuti all'università, per mettere alla prova le vostre capacità di ricerca, per produrre un lavoro che sia vostro. Non sprecate l'occasione. Cercate qualcosa che vi appassioni, o qualcosa a cui potete appassionarvi andando avanti... quando guarderete indietro, al percorso che avete fatto, alla tesi che avete scritto, la soddisfazione sarà assai maggiore. Detto questo, però...

4) SCEGLIETE QUALCOSA DI FATTIBILE

Soprattutto per la laurea triennale, non andate ad invischiarvi in progetti infiniti. La vostra tesi non deve per forza rivoluzionare il vostro ambito di studi. Insomma, se siete dei geni e riuscite a farlo meglio per voi, ma c'è quel piccolo dettaglio che si chiama tempo. Ovvero, per il bene delle vostre tasche o di quelle dei vostri genitori, meglio non metterci anni a fare una tesi di laurea. Inoltre, purtroppo è vero: a parte alcuni casi fortunati, saranno pochi a leggere il vostro lavoro. Meglio fare un lavoro più semplice, meno radicalmente innovativo, ma ben curato e solido, e tenere la Grande Idea per una laurea specialistica, o magari un dottorato.

5) IL RELATORE È DETERMINANTE

Okay, avete trovato qualcosa che vi piaccia e che siete ragionevolmente certi di poter concludere prima di un'era geologica... oppure no? In ogni caso, bisogna pensare ad un'altra cosa. Vi serve un relatore che vi segua. E qui cominciano (o continuano) gli inghippi, perché noi studenti universitari sappiamo benissimo che i nostri professori sono come le gelatine "Tutti i gusti più uno" di Harry Potter: ce ne sono di tutti i tipi, alcuni li ami, di altri faresti a meno, e non puoi mai essere sicuro al cento per cento di cosa ti capiterà con loro.
Come regola generale, si sceglie una materia di cui si è dato (o, se avete deciso di giocare d'anticipo, si intende dare) l'esame, e questo permette anche di sapere già qualcosa del professore in questione. Che il professore sappia o meno qualcosa di voi dipende da quanti studenti ci sono nel vostro corso, e da come vi siete comportati alle lezioni o all'esame. In ogni caso, non avergli dato motivi per odiarvi è una buona partenza.
A quello che già sapete, aggiungete informazioni raccolte tramite attenta investigazione presso gli altri studenti, i gruppi su Facebook o i forum dell'università. Il professore a cui puntate è affidabile? Segue i suoi laureandi di persona, o li affida agli assistenti? In questo caso, come sono gli assistenti? Ci sono terrificanti racconti di tesi cambiate dieci volte e mail rimaste per settimane senza risposta, o confortanti rassicurazioni che sarete accompagnati fino alla laurea senza troppi problemi? Valutate bene quello che vi viene detto in proposito, e decidete. Se siete decisi su quella materia, può valere la pena di insistere anche con un professore "difficile", basta essere preparati. Anzi, forse la soddisfazione potrebbe essere anche maggiore!
Se poi avete scelto il relatore prima dell'argomento, ricordate che ogni professore ha degli ambiti di ricerca preferiti. Andate sulla sua pagina sul sito dell'università, scovate un elenco delle sue pubblicazioni più recenti. Potreste trovare un tema che vi interessa, ed in ogni caso sarà molto più facile che accetti la vostra proposta se è qualcosa su cui lavora già.
In ogni caso, è il momento di...

6) PARLARE CON IL (POSSIBILE) RELATORE

Personalmente, penso che questo sia uno di quei punti in cui bisogna puntare sul giusto mezzo. Meglio non arrivare al colloquio senza la minima idea di cosa fare, ma al tempo stesso non presentatevi convinti al cento per cento di quello che volete fare. La cosa migliore è avere due o tre idee, ed essere aperti ai suggerimenti. Ricordate che (si spera) c'è un motivo per cui lui/lei è il professore. Studia quell'ambito da anni, sa (ancora una volta, si spera) come stanno procedendo gli studi, e che materiale esiste. Se il professore vi dice che su un dato argomento è già stato scritto tutto, che un altro richiederebbe troppo tempo, o che non c'è abbastanza materiale per fare una tesi su altro, pensateci due volte prima di insistere. E se il professore vi propone qualcosa a cui non avete pensato, non escludetelo. Magari, se non siete convinti, chiedete qualche giorno, fate un po' di ricerca... potreste rendervi conto che ne vale la pena.

A Clara è successo proprio così. Argomento che non aveva neppure sfiorato con il pensiero, e poi non ha smesso di parlarne tutta eccitata per un mese. Ma sappiamo tutti che Clara ha la tendenza a sviluppare facilmente ossessioni, vero?

Grazie mille, ero convinta di stare facendo un discorso serio qui.

Ah, quindi soffri ancora di allucinazioni? Va bene, meglio assecondarti... continua il "discorso serio".

Comunque, difficilmente uscirete con una tesi perfettamente definita dal primo colloquio. Più probabilmente, avrete un argomento, e se vi è andata bene dritte su come iniziare a cercare materiale per definirlo meglio. A questo punto comincia la parte in cui dovete impegnarvi di più:

7) INIZIARE LA RICERCA

Su come fare ricerche per la tesi (in particolare per una tesi in materie umanistiche, ossia la mia... laureandi in materie scientifiche, mi dispiace di avervi illuso) ci sono mille e più metodi, e penso che sia meglio parlarne in un altro post. Qui inserisco solo qualche dritta, tanto per cominciare:
- Gente, siamo nel XXI secolo. Questo è il tempo di Internet, e del tutto a portata di mano. Quindi, per quanto possa sembrare banale, cercare il vostro argomento su Google può essere un buon inizio per farvi un'idea. Anche una voce su Wikipedia può contenere nelle fonti un'indicazione bibliografica utile, da poi cercare in biblioteca. Per non parlare del fatto che esistono moltissimi siti dedicati proprio alla condivisione di ricerche e articoli, a cominciare dall'utilissimo academia.edu. Se non ci sono risultati che vi convincano, provate a cambiare i termini di ricerca, a cercare in inglese, o, a seconda del vostro campo di studi, in altre lingue. Ovviamente, cercate di distinguere tra siti affidabili ed altri che faranno ridere il relatore.

Se non state facendo una tesi sulle turbe psicologiche di una blogger per finta, questo conta come sito inaffidabile. Giusto per chiarire.

- La mia università, e probabilmente anche le vostre, hanno spesso "abbonamenti" a database online, riviste digitali, o altri servizi del genere, molto comodi per un povero studente. Si possono usare dai computer dell'università, o direttamente dai vostri. Informatevi su cosa avete a disposizione, spulciate il sito ed i suoi servizi bibliotecari.
- Infine, ultimo ma non ultimo, c'è quella fantastica, meravigliosa ed insostituibile istituzione che si chiama biblioteca.  Le biblioteche universitarie sono una miniera di risorse potenzialmente inesauribile per le vostre ricerche. Potete iniziare con qualche titolo recuperato tramite le vostre ricerche su Internet, ed ampliare da lì... verso l'infinito ed oltre!
NOTA BENE: Segnatevi sempre e comunque da dove avete preso un'informazione. Nella stesura della tesi vera e propria, dovete saper annotare esattamente chi ha detto cosa, quale teoria è scritta dove. Segnatevi estremi bibliografici e numero di pagina, salvatevi i link, magari appuntatevi qualche parola chiave su ogni fonte consultata. È una grande rottura di cosiddette, ma più tardi vi salverà ore ed ore di lavoro.

NOTA BENE 2: la prima fase di ricerca non può, in effetti, procedere verso l'infinito. Ricordate, per ora vi state facendo un'idea dell'argomento e di cosa, effettivamente, volete e potete dire su di esso. Ponetevi dei limiti, assicuratevi di sapere quello che c'è da sapere, ma ci sarà tempo per ampliare il lavoro.

Un buon modo per tenere sotto controllo questa prima fase, una volta assicuratisi che l'argomento funziona, è finalizzarla alla produzione di un indice (che poi è quello che vogliono molti professori...). Una "scaletta" su quelli che possono essere i punti-chiave del vostro lavoro è la cosa migliore da presentare al prossimo colloquio con l'ormai assicurato (si spera) relatore. Potrebbe suggerirvi modifiche o stravolgerla, ma sarete già sulla strada del successo.
Oppure potreste anche rendervi conto che dopotutto quell'argomento non vi interessa, o che non c'è nulla di nuovo da dire. Se il vostro relatore non è un dittatore assetato di sangue, potete dirglielo senza problemi, magari confezionando il discorso con qualche giro di parole. Siete ancora all'inizio, avete il tempo di cambiare direzione. Magari durante queste ricerche avete già intravisto una nuova possibilità, o forse avevate quell'idea di riserva... in tal caso, tornate indietro e non preoccupatevi. Ribadisco, meglio cambiare direzione finché siete ancora all'inizio, piuttosto che rendervene conto troppo tardi.
Chiaritevi le idee. Parlate con il relatore, o con l'assistente, o con chiunque vi stia seguendo, per assicurarvi di essere sulla buona strada. Raccogliete le informazioni che avete raccolto in questa prima fase. Fate un respiro profondo...
...
...
... e vi conviene cominciare a lavorare, perché se aspettate il prossimo post di Clara su come fare ricerche, vi laureerete tra dieci anni.

Grazie mille per il contributo.

Sai benissimo che ha ragione.


Comunque, negli ultimi due mesi ho accumulato parecchio materiale da recensire o di cui scrivere, quindi credo che leggerete nuovi post abbastanza presto. Arrivederci a tutti!



Clara


3 commenti:

  1. Complimenti, dottoressa! Mi hai fatto ricordare la trafila che feci secoli fa, ai tempi della mia tesi: a parte Wikipedia e Facebook, che nel 1999 non esistevano ancora, è tutto uguale, burocrazia compresa... anche per chi fa tesi scientifiche :-)

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    1. Facebook in realtà è solo un'evoluzione dello scambio di informazioni sui professori che si fa da sempre, ma non sostituirà mai quello di persona nei corridoi! Ma tu un cosa sei laureato, per curiosità?

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    2. In fisica, vecchio ordinamento (quando ancora non c'era il "3+2" ma i 4 anni complessivi)

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