giovedì 7 marzo 2013

Tra mare e seta


Buongiorno a tutti!
Oggi ho deciso di mettermi a scrivere una bella recensione seria.

Incredibile.

Già, questo è sul serio un colpo basso. Che ne è della nostra storia?

I siparietti comici non sono previsti nelle recensioni serie! Evaporate, voi due!
Bene, possiamo andare avanti... dunque, tanto per cambiare, mi sono ritrovata a chiedermi a quale argomento dedicarla. Manga, film, libri? Infine, l'illuminazione, data dalla copertina di un libro che accidentalmente era vicino al mio tavolo in biblioteca. Alessandro Baricco.
In particolare, vi presenterò due dei suoi libri, che mi sono particolarmente piaciuti. Si tratta di Oceano Mare e Seta.

"Oceano mare racconta del naufragio di una fregata della marina francese, molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera. 
Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé, sospesi sul bordo dell'oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si affaccia anche la locanda AImayer, dove le tante storie confluiscono. 
Usando il mare come metafora esistenziale, Baricco narra dei suoi surreali personaggi, spaziando in vari registri stilistici, con una scrittura suggestiva, immaginifica e musicale."

Ecco la sinossi di questo libro, che ho letto una prima volta per la scuola, ed altre due volte per piacere personale. Personalmente, ho amato lo stile in cui è stato scritto, uno stile in cui ogni parola è accuratamente scelta e combinata con le altre per comporre un testo che scivola davanti agli occhi del lettore come le onde del mare che racconta. Non è il genere di libro che si legga per la trama, per quanto anche questa offra spunti affascinanti ed alcuni colpi di scena interessanti. E' un libro che bisogna leggere solo per lasciarsi trasportare  dal ritmo cadenzato e musicale, dall'armonia insolita e preziosa delle frasi e dalla surreale, indefinita leggerezza con cui i personaggi ed i luoghi sono tratteggiati. Un libro che lascia ampio margine all'immaginazione del lettore, ed al tempo stesso ti conduce per mano attraverso pagine che si avvicinano più alla poesia che alla narrativa.
Come per molte altre opere, ci sono due posizioni di fronte ad Oceano Mare: c'è chi lo ama e chi lo odia. In ogni caso, consiglio a tutti i lettori di dargli almeno una possibilità.



"La Francia, i viaggi per mare, il profumo dei gelsi a Lavilledieu, i treni a vapore, la voce di Hélène. Hervé Joncour continuò a raccontare la sua vita, come mai, nella sua vita, aveva fatto. Questo non è un romanzo. E neppure un racconto. Questa è una storia. Inizia con un uomo che attraversa il mondo, e finisce con un lago che se ne sta lì, in una giornata di vento. L'uomo si chiama Hervé Joncour. Il lago non si sa."


Lavilledieu, Francia meridionale. Anno 1861. Hervé Joncour è un allevatore di bachi da seta, ma quando l'epidemia attacca prima gli allevamenti europei, poi quelli del vicino Oriente, si spinge fino in Giappone per procurarsene di contrabbando. E in quella terra ai confini del mondo incontra una fanciulla bellissima e misteriosa che segna la sua vita. Da quel momento, lasciando a casa la moglie Helen, si sobbarcherà viaggi estenuanti e pericolosi per seguire un sogno impossibile che si concluderà tristemente sulle rive di un lago.

"Seta" è un libriccino sottilissimo, poco più di un racconto che si può finire in una serata. Come per Oceano Mare, non è però la trama il punto forte di questo libro, bensì lo stile in cui è scritto, prezioso, delicato ed impalpabile come la seta che dà il nome alla storia e che fa iniziare il viaggio del protagonista, dalla Francia ad un Giappone che mescola la realtà ad una fiabesca indefinitezza. Un racconto gradevole, fluente, a tratti particolarmente sensuale, per passare un po' di tempo in un'atmosfera sospesa. E, come per Oceano Mare, con un finale sorprendente ed accuratamente calibrato.

Finisce qui questa piccola recensione, giusto per non abbandonare troppo a lungo il mio povero blog. La prossima settimana non avrò tempo di scrivere molto, causa esame, ma prometto che tornerò presto a dedicarmi al mio angolino virtuale. Cari lettori, arrivederci!

Clara


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