martedì 12 febbraio 2013

The Voice in Wonderland 3


Il fumo si diradò lentamente, lasciando emergere una figura.
In una panoramica dal basso verso l'alto, una telecamera avrebbe inquadrato per prima cosa i tacchi degli alti stivali rossi che coprivano due lunghe gambe affusolate, poi il piccolo pezzo di pelle scoperta prima dell'orlo in pizzo della minigonna. L'inquadratura si sarebbe poi allargata a mostrare il corpetto viola, il grande fiocco che fermava la scollatura, le braccia coperte da lunghi guanti, le mani che reggevano un maestoso scettro. Per finire, un primo piano di un volto incorniciato da spumosi codini viola, contorto in una smorfia di esasperazione.



La Voce mosse un paio di passi sul pavimento, saggiando l'equilibrio, e rischiò di finire lunga distesa sul pavimento.
Maledetti tacchi.
Pensa che non sono neppure a spillo.
Comunque, la sequenza descrittiva è durata abbastanza. Spiega cosa è successo.
Una luce calda illuminò improvvisamente la punta dello scettro, concentrandosi in un singolo raggio che puntava verso la scatola riversa sul pavimento. Lì, tra cumuli di polistirolo, giaceva un secondo bigliettino che in un primo momento lei non aveva notato.
Secondo me ce lo hai messo tu ora.
Continuando a gettare malignità gratuite contro l'incompresa Clara, la Voce si chinò con prudenza a raccogliere il pezzo di carta. Lesse:
"Con questo scettro magico, combatti per l'amore e per la giustizia, Magic Vox! Sconfiggi le forze delle tenebre con la luce del tuo coraggio e..."
La Voce appallottolò il bigliettino, incapace di reggere oltre. Essere bloccata in un corpo era sufficientemente degradante senza dover interpretare il ruolo della magica paladina del bene. Ecco cosa succedeva a lasciar guardare troppe puntate di Sailor Moon ad una bambina impressionabile che sarebbe poi cresciuta tanto da aprire un blog.
Oh cielo, non direi che tu sia tanto cresciuta. Non mentalmente, almeno.
Magic Vox, guerriera della luce, scrutò con aria scettica lo scettro che ancora stringeva in mano e che continuava a brillare come una decorazione natalizia dimenticata dopo i festeggiamenti. Si chiese in cosa consistesse esattamente la sua magia, oltre a rendere la sua situazione ancora più imbarazzante.
Titubante, provò a scuoterlo, ed una finissima polvere di brillanti cadde sul pavimento, ma non successe altro. La Voce gettò uno sguardo verso l'alto, verso quello spicchio di cielo azzurro che segnava forse l'uscita dalla prigione in cui le trame di una blogger impazzita l'avevano gettata.
Adoro quando ti insulti da sola.
Sto cercando di farti rimanere nel personaggio. Comunque, Magic Vox notò che non sembravano esserci stati cambiamenti da quel punto di vista. L'apertura era sempre troppo distante per essere raggiunta senza ali.
In un impeto di ispirazione, esclamò speranzosa:- Scettro magico, aiutami tu! Fammi volare fino al cielo blu!-
Ma che cosa è questa cosa con la rima baciata? E poi, non potevi inventarne una più raffinata? Argh, hai contagiato anche me!
Muahahahah... eh-ehm. Lo scettro immediatamente rispose accendendosi di un fulgore più intenso, tanto da costringerla a strizzare gli occhi. Il peso aumentò improvvisamente, costringendola a sostenere con entrambe le mani l'oggetto che si stava allungando fino a diventare alto quanto lei. Quando il lungo bastone iniziò a vibrare, la Voce rimase perplessa per un momento. Un attimo dopo, l'oggetto decollò, schizzando verso l'alto come un razzo in partenza da Cape Canaveral, trascinandosi dietro una paladina della luce che si teneva aggrappata come un koala e strillava come...
Sì, ho capito che sai fare le similitudini. Ora taglia corto.
Magic Vox osservò con il cuore che batteva il cielo azzurro che si avvicinava ad altissima velocità. In pochi secondi, si ritrovò fuori dal pozzo di pietra, sospesa nell'aria cristallina di una limpida mattina invernale...
... ed un paio di secondi dopo, si ritrovò a precipitare.
Lo sapevo. Sei prevedibile, Clara.
Atterrò con la grazia di un elefante in una cristalleria, finendo adagiata su un soffice cumulo di neve fresca
che grazie a questa tua idea di abbigliamento mi sta penetrando in posti che letteralmente non dovrei avere
che attutì fortunatamente la sua caduta. Giacque per qualche attimo stordita. Accanto a lei, lo scettro era tornato alle sue dimensioni normali, e lampeggiava fiocamente. Afferrandolo, la guerriera notò che dal manico era spuntato quello che sembrava un sottile nastrino. Lo tirò, e svolse un rotolo di carta su cui era vergato il seguente messaggio:
"L'energia dello Scettro Magico non è illimitata, Magic Vox. Se vuoi utilizzarne i fantastici poteri, dovrai prima rifornirlo trovando le Gemme Magiche che lo potenziano, disperse all'interno del Labirinto Terrificante. Ora, ad esempio, ti trovi nella Stanza dell'Inverno... c'è una gemma proprio qui, cercala bene!"
E perché dovrei?
Come in risposta al suo interrogativo, un'altra scritta affiorò sotto la prima.
"Uno dei poteri dello scettro è la capacità di aprire porte che conducano dovunque la sua padrona desideri, anche fuori da qui. Può inoltre annullare l'incantesimo che ti imprigiona in questo corpo, se riesci a svolgere la tua missione".
Missione? Non si è parlato di nessuna missione! Voglio un avvocato!
"Sconfiggi le forze delle tenebre, Sailor Vox, e tornerai alla beatitudine dell'incorporeità, libera di insultare la dolce, simpatica, fantastica Clara all'interno della sua testa."
E non si capisce certo chi stia scrivendo queste idiozie...
"Ma non indugiare, perché più tempo passi in un corpo umano, più difficile sarà invertire il processo! Trova le gemme ed elimina il male, Magic Vox: sei l'ultima speranza dell'universo!"
La Voce lasciò andare il rotolo, che si arrotolò automaticamente sparendo all'interno dello scettro. Non aveva voglia di prestarsi a quel gioco contorto, ma pareva che non ci fosse alternativa. Se era quello che serviva per finire il prima possibile la storia, avrebbe seguito quelle istruzioni.
Si tirò in piedi e si guardò attorno per la prima volta. Si trovava in una radura all'interno di un boschetto innevato, avvolto in un ovattato silenzio. Il cielo sopra di lei era azzurro e limpido, e l'aria era immobile. A tratti, senza ragione apparente, cumuli di neve cadevano dai rami con un crepitio, fondendosi con il candore sul terreno. Se non avesse avuto tanto freddo e tanta fretta, sarebbe stato un panorama incantevole.



 Si chiese come trovare la gemma. Per quanto ne sapeva, poteva essere sepolta dalla neve, nascosta su un albero, oppure in qualche altro luogo irraggiungibile. In quel momento si accorse che lo scettro vibrava ancora leggermente, come se volesse indicare una direzione al modo di una bacchetta da rabdomante.
Se fosse rimasta ancora lì ferma sarebbe morta dal freddo. In fretta, si mise a camminare seguendo la guida del suo Scettro Magico e sperando che Clara si fosse stancata di descrivere la neve.
Sì, perché sperare che tu ti sia stancata di scrivere questa storia è troppo.
Dopo qualche minuto passato arrancando nella soffice coltre bianca ed emettendo nuvolette di fiato condensato, la Voce raggiunse infine una rupe che si stagliava in mezzo agli alberi, alta quanto una casa. Su un fianco si apriva una profonda spaccatura, troppo scura per vedere cosa ci fosse all'interno. Ma, dalla vibrazione dello scettro, non c'era dubbio: doveva esserci la prima gemma. Magic Vox si fermò con una certa esitazione di fronte all'imboccatura dell'antro, chiedendosi cosa la attendesse al suo interno. Mosse un esitante passo oltre la soglia...
Ed una forza invisibile la spinse all'indietro, mentre un ruggito cavernoso rimbombava nelle sue orecchie. Si ritrovò, per la seconda volta in pochi minuti, a giacere intontita nella neve, chiedendosi confusa cosa fosse successo.
Non c'era dubbio, la gemma era in quella caverna. Ed era difesa.
Come avrebbe fatto ad impadronirsene?
Alleandomi con la creatura all'interno che è probabilmente un'altra vittima delle tue velleità pseudo-letterarie?
D'accordo.
In che senso d'accordo?
Magic Vox decise che avrebbe tentato la via della diplomazia. Magari quell'essere, chiunque fosse, stava solo cercando di difendere la propria casa da un'intrusione indesiderata, o era vittima di un incantesimo come lei. Doveva provare a parlargli.
Dovevo provare a stare zitta.
Con una certa esitazione, la ragazza magica si rimise in piedi e si avvicinò alla caverna, sostando all'ingresso. Sospirò profondamente, poi domandò:- Chiedo scusa, c'è qualcuno lì dentro?-
Una voce cavernosa (direi che è appropriato) rispose:- Chi osa disturbare la dimora del terribile Re dei Troll? Chi desidera morire tra atroci sofferenze?-
- Io no, grazie.- declinò educatamente la Voce.
- Come hai detto?- chiese l'essere avvolto nell'oscurità, evidentemente spiazzato.
- Ho detto che non sono interessata all'idea di morire tra atroci sofferenze, ne sto già patendo abbastanza per conto mio. Sono perseguitata da una persona che mi ha imprigionata in questo corpo e gettata in questo luogo, che lei continua a definire Terrificante Labirinto, ed ora sto disperatamente cercando la mia libertà.-
Ci fu un lungo momento di pausa
mentre Clara pensava a cosa far succedere dopo.
- E come pensi di raggiungere questa libertà?- domandò la voce con la v minuscola.
- Mi è stato detto che devo trovare delle gemme magiche. Penso che potrebbe essercene una in questa caverna, per caso l'hai vista?-
Ci fu un certo tramestio all'interno, poi le parole della creatura nell'antro rimbombarono ancora una volta:- Entra pure a cercarla... se ne hai il coraggio.-




Cosa farà ora l'eroica paladina del blog? Accetterà l'invito del misterioso Re dei Troll, oppure cercherà un'altra strada per raggiungere il suo scopo? Sopravvivrà a questo primo incontro con una delle misteriose creature che popolano il labirinto, o dovremo dire addio ai suoi sarcastici commenti in corsivo?
Non ti libererai di me così facilmente.
Chissà...
Per saperlo, rimanete in attesa del prossimo capitolo della fantastica saga di The Voice in Wonderland. Se aveste perso qualcuna delle puntate precedenti
addirittura due, pensa un po' quanto si è sprecata questa...
potere recuperarle cercando i post con l'etichetta Voce. Sperando di avervi fatto ridere almeno un po', vi saluto e vi invito a tornare a trovarmi in questo mio angolino virtuale.

Clara

PS: Dovrebbe farlo lei, ma mi ha vilmente costretto ad occuparmene... quindi, al suo posto, ringrazio sentitamente Michele d'Angelo e Debora Rivasi per avermi incoraggiata a sopportare le follie di questa cosiddetta autrice. Tanti saluti a tutti!
la Voce


2 commenti:

  1. Un altro capitolo che mi ha fatto morire dal ridere X°D Povera Voce, quante gliene fai passare! XD Voce, sopporta! Alla fine di questa storia tornerai ad essere quella di prima! XD
    Se devo essere sincera, la Voce la vedevo più adatta nel corpo che avevi creato col Chibi Maker XD (come doll maker, adoro anche questo s Sailor Moon! Più volte mi sono divertita!)
    Bè, che dire... sono curiosa di leggere il seguito... dopo essere stata prima in versione chibi e poi una guerriera Sailor, speriamo che poi non diventi un My Little Pony... ops. Non so se adesso la mente dell'autrice s'inventerà qualcosa... perdonami, Voce!

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    1. Uhm, per stavolta la Voce può considerarsi fortunata, non sono una grande fan dei My Little Pony... quindi quella gliela risparmio. Solo quella però XD

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