martedì 11 novembre 2014

Ratman



Ecco un altro manga molto interessante ed altrettanto tristemente sottovalutato, un titolo che gli appassionati di supereroi non dovrebbero lasciarsi sfuggire.

Voce, ricordami un secondo da quando Clara è appassionata di supereroi?

Da quando era piccola e saccheggiava gli scatoloni di vecchi fumetti della Marvel abbandonati dai suoi zii. Poi le era passata, motivo per cui nessuno su questo blog ne ha mai sentito parlare... purtroppo quest'estate agli scavi ha trovato una fan della Marvel, ed è stata contagiata di nuovo.

Sempre detto che gli scavi archeologici fanno male.

Grazie per avermi ricordato che devo fare qualche post sull'archeologia, Piccolo Troll.

Maledizione.


Eravamo quasi riusciti ad evitare l'imbarazzo. Comunque, non avevi un manga da recensire, tu?

Giusto, giustissimo.Visto che spesso, quando recensisco uno dei miei adorati manga sconosciuti, poi smettono di fare la traduzione o direttamente di produrlo, stavolta provo la tecnica contraria. Recensisco un manga di cui non escono neppure le scan da un bel pezzo, e vediamo se ricomincia.

 La logica non fa una piega, bisogna ammetterlo.

La smetti di incoraggiarla?



"Ratman - The smallest hero", di Inui Sekihiko, è un manga di genere shounen, ed eccovi la trama...
In Giappone, la nuova grande mania sono i supereroi. Supereroi con regolare licenza dall'associazione degli eroi, e sponsorizzati da grandi e piccole compagnie per farsi pubblicità. Shooto Katsuragi è un ragazzo che sogna di diventare un eroe per aiutare gli altri ed emulare il suo idolo, Shining Man. Purtroppo per lui... è basso. Molto basso. Ma questo non gli impedisce, appena l'occasione si presenta, di gettarsi in azione e diventare un eroe... giusto? Peccato che finisca accidentalmente sotto contratto con l'organizzazione criminale Jackal.
Presto, però, Shooto si rende conto che non tutto è come sembra. Gli eroi sono molto meno scintillanti di quanto volesse credere, i criminali con cui si è  involontariamente associato non sono così cattivi, e Ratman, il suo spaventoso alter ego, potrebbe lo stesso essere la realizzazione del suo sogno.



Ora, la prima cosa da dire è che questo manga è davvero comico. La maggior fonte di comicità sono loro:



I Jackies, i biechi scagnozzi della Jackal Association, nel mezzo delle loro attività criminali. In realtà sanno anche essere piuttosto efficienti, soprattutto quando si tratta di salvare qualcuno, evacuare i civili, fare la spesa... solo qualche piccolo problema con le missioni in incognito. Come dite? Non vi suona molto da scagnozzi criminali? Ve l'ho detto, in questo manga molte cose non sono quello che sembrano.
Inoltre, la serie si diverte a fornire una visione assai particolare dei grandi classici del genere supereroico. La donzella in pericolo da salvare? Una trappola della Jackal. Le varie altre fanciulle della storia? Gran parte di esse picchiano anche meglio del protagonista, almeno quando è umano.

Questa è Rio. Prende lezioni di combattimento da un marine americano e suo padre dirige l'Associazione degli Eroi. La vostra tipica fanciulla indifesa, insomma...


Ma non si tratta esclusivamente di un manga comico. Ci sono moltissime scene d'azione, come ci si aspetta da una buona storia di supereroi, e nuovi nemici sempre più potenti a contrastare Ratman. Il nostro non-esattamente-eroe si ritrova spesso alle strette, ed i combattimenti diventano sempre più epici con il procedere della trama.
Un altro fattore interessante è che la storia si concentra molto sullo sviluppo dei personaggi, dandoci immagini a tutto tondo in cui (quasi) nessuno è completamente cattivo. Ognuno ha le sue motivazioni, ed attraverso gli occhi del protagonista ci ritroveremo a passare dal detestare all'apprezzare qualcuno. Anche i personaggi che in altre serie sarebbero relegati ad essere semplici comparse comiche hanno i loro momenti di splendore: gli stessi Jackies, o Fatman il supereroe della pizza... non fatevi ingannare, è un eroe a tutti gli effetti. Si svelano retroscena tragici, perché ancora una volta, cosa sarebbe un supereroe senza qualche evento drammatico alle spalle?
Per quanto riguarda lo stesso Shooto, l'ho trovato molto più simpatico della media dei protagonisti di manga o anime, che tendono ad essere meno interessanti dei personaggi secondari. Il suo idealismo e la sua lotta per realizzare il suo sogno, che sembrano elementi inevitabili del genere shounen, si uniscono ad un sincero desiderio di aiutare gli altri ed ad una disponibilità a mettersi in discussione.
Ultimo punto, lo stile di disegno ben curato e piacevole, molto efficace nelle scene più movimentate, ma anche in quelle tranquille. Per la gioia degli occhi ci sono ovviamente, come di consueto nei manga, parecchi personaggi davvero carini, sia maschili sia femminili, così si accontentano tutti i gusti... ma al tempo stesso ci sono anche personaggi che non rispettano i canoni convenzionali di bellezza, ma non per questo sono relegati a ruoli da macchietta comica. Lo stesso Ratman non è precisamente un modello, dopotutto... soprattutto quando tira fuori le zanne.



Insomma, questo manga presenta una visione originale del genere supereroico, con una componente molto divertente, parecchia azione mozzafiato e personaggi interessanti. Se vi piace il genere supereroico... buona lettura!

Clara


4 commenti:

  1. I supereroi sono relativamente rari nel panorama giapponese, e quando compaiono hanno spesso un risvolto comico (mi vengono subito in mente gli anime della Tatsunoko, come Hurricane Polymar o Yattaman). Dato che non esistono le scan, è un manga che si trova in giro o è materiale per collezionisti?
    PS. Si ringrazia Voce per gli interessanti retroscena svelati :-)

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    1. In realtà esistono le scan per i primi 56 capitoli, in inglese, quindi comunque puoi leggere un bel pezzo di storia. A quel punto la storia si interrompe esattamente a metà di un combattimento epico. Ci sono delle raw (pagine originali, in giapponese) in giro, ma la qualità non è ottima.
      Di Hurricane Polymar ho visto qualche puntata in DVD, era molto comico in effetti, e di Yattaman ho sentito parlare ma mi manca.

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    2. eh eh io sono della vecchia generazione cresciuta a robottoni ed eroi tatsunoko... comunque proverò a vedere le scan esistenti

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    3. Ti dirò, la "vecchia generazione" è quella che ha introdotto anche me all'animazione giapponese, visto che è tutta colpa di mio padre e dei miei zii... uno dei primi anime che ho visto è stato Capitan Harlock...

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