sabato 19 luglio 2014

Lacrime nella pioggia

Ciao a tutti! Dopo la pausa scavi, eccomi finalmente di nuovo in questo mio angolino virtuale, a sfidare il caldo e la pigrizia per portarvi almeno una piccola recensione, tanto per mostrarvi che sono ancora viva. Questa volta vi suggerisco un romanzo di fantascienza, che è al tempo stesso un giallo intrigante e ricco di colpi di scena. Si tratta di "Lacrime nella pioggia", di Rosa Montero. Ecco a voi la quarta di copertina:



Stati Uniti della Terra, 2109. In un mondo abitato da umani e replicanti, questi ultimi sono vittime di morti sospette. Si tratta di casi isolati o non è piuttosto la risposta di una società sempre più ostile e pericolosa? Capirlo è il compito di Bruna Husky, detective replicante, aggressiva, solitaria e disadattata, che si ritrova coinvolta suo malgrado in un complotto inquietante, con l'obiettivo di alterare la storia stessa dell'umanità per crearne un'altra, fittizia e manipolabile. Sua unica risorsa, un gruppo di emarginati, capaci di conservare ragione e tenerezza in un mondo soffocato dalla repressione...

"La buona fantascienza e il fantastico letterario mi sembrano due strumenti portentosi per costruire un modello immaginario della nostra vita, capace di rappresentarla in una forma più profonda e molto più creativa del puro realismo. Con questo romanzo ho provato a creare un mondo coerente, poderoso, che si regga da solo davanti ai nostri occhi, un mondo nel quale ci sembri di vivere, che apparentemente non è il nostro ma che ci permette di riflettere su quello in cui viviamo, in una forma più originale e più acuta. "Lacrime nella pioggia" è un romanzo sulla più grande tragedia dell'essere umano, che è morire presto quando si ama tanto la vita. Questo è ciò che rappresenta Bruna, la mia protagonista: l'ansia di vivere nonostante il grigiore che ci circonda. L'impossibilità di comprendere la morte. E di rassegnarsi. E ciò è comune a tutti gli esseri umani." (Rosa Montero)

La presenza dei replicanti, così come lo stesso titolo, fa riferimento al film cult "Blade Runner", che viene citato espressamente. L'atmosfera che avvolge la trama, al tempo stesso, ha le tinte caratteristiche del giallo e soprattutto del noir, già dalla caratterizzazione della protagonista. Bruna è una detective indurita dalle sue esperienze, a cominciare dal suo essere una replicante e quindi condannata inesorabilmente a morire dopo pochi anni di vita, proprio come ha visto succedere ad una persona cara, proprio come succede a tutti loro.
Prodotti in fabbrica e dotati alla "nascita" di memorie false, di un passato illusorio a cui aggrapparsi, i replicanti hanno ottenuto dopo dure lotte il rispetto dei loro diritti, ma è ancora fortissima l'ostilità e la discriminazione contro di loro. Ed il pensiero non può che correre al mondo di oggi, soprattutto per il realismo con cui questa forma, per quanto fantastica, di xenofobia è rappresentata. Personalmente, ritengo che uno dei tratti più affascinanti di questo libro sia il modo in cui riesce a creare una società credibile, con tratti cupi tanto da poter essere considerata una distopia , ma mai così distaccata da quella attuale da impedire di riconoscerci in essa. Realistica è anche la componente politica, dal movimento di rivendicazione dei diritti dei replicanti a quello che invece li vede come una minaccia per gli umani, fino alle stazioni spaziali orbitanti dove si sperimentano estremi e totalitari sistemi socio-politici. Insomma, l'ambientazione è uno dei punti di forza, accuratamente costruita e ricca di spunti di riflessione.
La trama principale è strettamente legata a questi aspetti sociali e politici: la detective si ritrova infatti ad indagare su memorie artificiali alterate che causano una morte cruenta, e presto rimane invischiata in un complotto di proporzioni molto più vaste. La storia è ben costruita, con un ritmo rapido, ed un piacevole equilibrio tra lo sviluppo dell'investigazione e dell'azione, da un lato, e la vita privata ed i ricordi di Bruna, dall'altro, due elementi che si intrecciano presto in modo indissolubile.
La protagonista, a sua volta, è un personaggio molto interessante. Una donna matura, eppure al tempo stesso nata da pochi anni, venuta al mondo già adulta con un set di ricordi prefabbricati. Una donna che convive ogni giorno con la morte, scandendo il ritmo dei suoi pensieri (e, di conseguenza, del romanzo) con il tempo mancante alla sua "data di scadenza". Forte, intelligente e determinata, ma al tempo stesso fragile nelle sue emozioni. Bruna è un personaggio a tutto tondo, credibile, con cui è facile simpatizzare. Attraverso il suo sguardo leggiamo la storia e scopriamo il mondo in cui è ambientata, con naturalezza e rapidità.
Anche per quanto riguarda gli altri personaggi valgono le stesse considerazioni. Naturalmente, trattandosi di un giallo, c'è l'ambiguità di fondo su chi siano i buoni e chi i cattivi. Proprio come Bruna, neanche il lettore sa di chi ci si possa fidare, in una storia di intrighi ed efferati omicidi, fino alla rivelazione finale. Tra poliziotti e criminali, archivisti e musicisti, politici ed immigrati alieni, si dispiega ai nostri occhi una folla di figure interessanti e ben curate.
In definitiva, avrete già intuito che questo è un libro che vi consiglio caldamente, se la fantascienza è il vostro genere. Maturo e ricco di spunti interessanti, ma al tempo stesso una lettura leggera ed intrigante, "Lacrime nella pioggia" è la prova che anche oggi, nonostante la predominanza di altri generi commercialmente più prolifici, il genere fantascientifico non è morto, anche grazie alla sua straordinaria flessibilità, che permette di intrecciarlo con ogni altro genere letterario, come in questo caso il giallo.
Se cercavate un libro da portarvi sotto l'ombrellone, spero che il consiglio sia servito ;-)
Ancora una volta, buone vacanze a tutti!

Clara


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