lunedì 9 settembre 2013

The Voice on Holiday - 4

Nell'ultima puntata!
Arriviamo al palazzo delle fate, che però sono leggermente paranoiche, per cui ci troviamo legati dalla testa ai piedi.
Poi dal libro magico che ci siamo portati dietro per tutto questo tempo esce un mostro gigante!
Che è in realtà mio zio Gaspare!
Uhm, questa in effetti me la dovresti spiegare. Come è possibile che tu abbia uno zio da queste parti?
Sai com'è, zio Gaspare è sempre stato il vagabondo della famiglia. Se ne va in giro, si infila in tutti i portali dimensionali che trova... zia Gertrude gli diceva sempre "Gaspare, un giorno tu ti ritroverai nei guai, finirai come il povero cugino Arturo."
Uh? Cosa successe al povero cugino Arturo?
Oh, si fece convincere da alcuni orchetti conosciuti al bar ad andarli a trovare nella loro nuova discoteca sotterranea, mi pare si chiamasse Moria. Poi dei guastafeste entrarono, il cugino Arturo tentò di aiutare i buttafuori a cacciarli via, e si ritrovò una freccia elfica conficcata in corpo. Una vera tragedia.
Mi pare di aver già sentito una storia simile, in effetti...
Voi due avete finito di monopolizzare questo post con improbabili cross-over? No, perché io vorrei anche andare avanti con la trama.
Disse colei che si perdeva in lunghe descrizioni. Almeno le avventure del cugino Arturo sono istruttive: lascia fare il loro mestiere ai buttafuori.
Taglia corto e lascia spazio all'autentica autrice, fatina.
La Fata del Giorno, sfolgorante nell'aura dorata che la avvolgeva, continuò il suo attacco a base di sfere di fuoco contro il troll che stava dicendo qualcosa di inintelligibile.
Probabilmente "non usare il fuoco dentro un albero, genio!".
La maggior parte dei proiettili colpiva in effetti le pareti di legno, ormai lambite da crepitanti lingue di fiamma in continua espansione. Alcuni di essi, però, avevano deciso di sfidare ogni legge della fisica ed esibirsi in traiettorie curvilinee dai volteggi acrobatici, la cui destinazione finale era inevitabilmente...
indovinate un po'?
il punto in cui si trovavano la Voce e Piccolo Troll, finalmente slegato a sua volta.
Non lo avrei mai sospettato.
Ovviamente, l'architrave scelse proprio quel momento per crollare fragorosamente a terra bloccando la porta. In seguito, nessuno capì mai come fosse successo, dal momento che era stata intagliata nel tronco stesso dell'albero, ma in quel momento tutti erano troppo occupati a fuggire per occuparsene.
La Voce e Piccolo Troll, rendendosi conto che l'uscita era loro preclusa, e che le fiamme si stavano pericolosamente avvicinando, non ebbero altra alternativa che scappare nella direzione opposta. Per fortuna o sfortuna lo zio Gaspare era troppo occupato a litigare con la fatina psicopatica per preoccuparsi di tenere d'occhio il nipotino e la di lui dolce metà
Clara! Tu tra poco sei morta!
e la sua nemica giurata aveva la capacità di mira di un ubriaco, per cui i due riuscirono ad arrivare alla piattaforma dall'altra parte della stanza senza essere ridotti in braciole.
Bar-be-cue! Bar-be-cue!
Si rifugiarono dietro agli alti troni, ancora intatti, e lì trovarono qualcun altro.
La Fata della Notte, raggomitolata a terra con le mani sulle orecchie, alzò gli occhi verso i nuovi arrivati con aria terrorizzata.
- Ascolta, dovresti dire alla tua collega di fermarsi.- suggerì diplomaticamente la Voce, mentre i tre sbirciavano fuori dal loro riparo improvvisato, in direzione di quello che ormai era un vero e proprio incendio.
- Non mi ascolta mai!- singhiozzò la creaturina dalla pelle violacea:- E' una pazza isterica, ecco che cosa è.-
Avverto un impeto di compassione verso questa fata. Anche io so cosa  voglia dire avere a che fare quotidianamente con una pazza isterica.
Ci fu una piccola pausa mentre i tre compagni di sventura si trasferivano dietro l'altro trono, dal momento che quello dove si trovavano aveva cominciato a bruciare allegramente. Poi un'altra sagoma, molto più grossa, passò sopra le loro testoline tremanti e si schiantò contro il tendaggio verde, che fu subito divelto dai suoi appigli e si afflosciò a terra. Le scintille, che ancora si esibivano in complessi salti acrobatici tutto intorno, furono leste ad appigliarsi al nuovo combustibile disponibile.
- Zio Gaspare!- strillò Piccolo Troll, andando ad aiutare l'altro troll che si stava districando dalla stoffa:- Che cosa è successo?-
- E cosa ne so io?- protestò il gigante, che effettivamente, valutò la Voce, era alto circa mezzo metro. L'altezza è sempre una cosa relativa.
Ripetitelo pure, tanto bassa sei e bassa rimani.
- Stavo passeggiando per i fatti miei dopo aver litigato con Gertude, cara ragazza ma a volte esagera con i lavori domestici, quando all'improvviso ho trovato un libro per terra. L'ho raccolto, quello mi ha risucchiato e poi sono arrivato qui. Il tempo di uscire e sgranchirmi un po', e la psicopatica mi stava tentando di accoppare.-
Proprio in quel momento la psicopatica in questione calò dall'alto e rimase a fluttuare poco sopra di loro, con un ghigno malefico sul volto.
- Uhm, Solaria? Puoi calmarti adesso...- supplicò l'altra fata in tono conciliante:- Il troll non è un nemico, è stato solo un malinteso.-
- Non c'è stato nessun malinteso.- annunciò gelidamente lei, evocando altre sfere di fuoco che iniziarono a danzarle minacciosamente intorno:- Questo, mia cara, è un Piano Malvagio.-
Oh, eccone un'altra che usa le maiuscole enfatiche. Tanto per ribadire che siamo in un racconto di Clara.
- In che senso un piano malvagio?- domandò Piccolo Troll, perplesso:- C'entrano i cinesi?-
Ci fu un attimo di silenzio confuso.
- Okay, era tanto per dire. Continua pure.-
La fata rivestita d'oro gli gettò un'occhiata infuriata, per poi proseguire:- Sono stata IO  a creare il libro magico ed ad inviarlo in un altro universo perché recuperasse un mostro adeguato a spaventare le nostre guardie. Sono stata IO a lasciare il libro nella foresta perché degli incauti viaggiatori lo trovassero e subissero il suo inganno, portandolo qui!-
E io che pensavo fosse stata Clara.
- E perché avresti fatto tutto questo?- domandò la Voce, chiedendosi perché dovevano sempre esserci pazzi psicopatici in libera circolazione nei racconti di una certa blogger.
Ma guarda che io non sto neanche a chiedermelo, è perché TU sei una pazza psicopatica.
Solaria scoppiò in una risata malefica:- Perché, mi chiedi? Ma per avere qualcuno a cui dare la colpa per la morte di mia sorella, ovvio!-
La Voce si rese improvvisamente conto che sia Piccolo Troll sia la Fata della Notte avevano deciso di usarla come scudo umano.
- P... perché vuoi uccidermi, sorellina?- piagnucolò quest'ultima, con le lacrime agli occhi.
- Perché così io e solo io dominerò la foresta!- spiegò la Fata del Giorno, come se fosse ovvio:- Oh, e anche perché quando eravamo piccole mi rompevi sempre i giocattoli, Lunaria-
- Non è vero, eri tu che rompevi i miei!- protestò Lunaria, ma fu tutto inutile. I nostri tre baldi eroi dovettero scappare via, mentre le sfere di fuoco si dirigevano verso di loro...
... e si ritrovarono sollevati in aria e portati al sicuro da un lungo braccio artigliato.
- Zio Gaspare!- esclamò Piccolo Troll, lieto di vedere che il suo ennesimo parente stava bene.
Zio Gaspare sta sempre bene, lui è fortissimo! Una volta ha fermato un camion con una mano sola!
Forte! Come ha fatto?
Si era travestito da vigile urbano.
La Fata della Notte stava continuando a piangere:- Lo sapevo che sarebbe andata a finire così, lo sapevo da quando ha tentato di avvelenarmi. Oh, e da quando ha tentato di annegarmi nel laghetto. E da quella volta che mi ha chiusa in un pozzo. E...-
- Se sai che tua sorella vuole ucciderti, perché rimani qui?- domandò la Voce, esasperata.
- Perché non so dove andare.- rispose l'altra con voce flebile.
- Perché è solo una stupida creaturina senza poteri!- strillò l'altra, continuando a bersagliarli di fiamme:- E merita solo di morire!-
In quel momento, la Voce si accorse di qualcosa. Arrampicandosi verso la spalla del grosso troll che li sosteneva, sussurrò:- Forse è meglio se tra un po' ti butti a terra.-
- Perché?- domandarono all'unisono lui ed il suo nipotino, che aveva seguito la sua amica.
- Perché qui sta per crollare tutto!- ululò la Voce, mettendosi le mani sopra la testa nel preciso momento in cui la volta della sala rovinava fragorosamente a terra. Ebbero appena il tempo di vedere una grossa trave di legno che colpiva in testa la loro avversaria ancora urlante, poi il soffitto fu sopra di loro.
E rimase solo il silenzio.
Okay, questo è irritante. Hai fatto tutta questa fatica per costruire un grande e terribile confronto, e poi risolvi tutto facendo crollare l'albero. E per di più lo fai in due righe, senza la minima preparazione, e senza...
Voce, se preferisci posso cancellare l'ultima frase e descrivere la lenta agonia della tua pelle che brucia quando vieni colpita da una sfera di fuoco, per poi essere ripetutamente picchiata alla testa con grossi pezzi di legno.
Nah, ho cambiato idea. Questo crollo è un capolavoro della narrativa.

...
...
...

Ehi, è previsto che succeda qualcos'altro in questa storia?

...
...
...

La Voce sollevò le palpebre, perplessa, e si ritrovò a fissare un limpido cielo azzurro. Sotto di lei, l'erba verde e profumata le solleticava la schiena. Si girò di fianco, e si ritrovò a fissare Piccolo Troll che ancora russava a bocca spalancata.
Io non russo. Faccio notare al mondo la mia abilità nel tenere il ritmo anche quando dormo.
La Voce si tirò a sedere di scatto, e scoprì di essere ancora nella radura. Una sagoma scura corse verso di lei con un sorriso di sollievo.
- Ben svegliata!- esclamò Lunaria, sedendosi accanto all'altra.
- Che cosa è successo?- borbottò lei stropicciandosi gli occhi.
- Quando l'albero è crollato siamo rimasti seppelliti dalle macerie, ma per fortuna il grande troll ci ha difesi con il suo corpo. Lui sta bene, sta aiutando le mie guardie a rimuovere i detriti.-
- Le tue guardie? Che fine ha fatto la psicopatica?-
La Fata della Notte sospirò:- Non lo so, è sparita. Spero che sia scappata, ma...-
- Oh, tranquilla.- la rassicurò la Voce:- Probabilmente è scappata e tornerà fuori quando meno te lo aspetti.-
- Ehm... grazie, suppongo. Comunque, abbiamo recuperato il libro magico. C'è un incantesimo per riportare tutti voi dove eravate prima di essere trascinati qui, sani e salvi.-
Evviva! Basta psicopatiche piromani!
Non so, mi pare troppo facile...
In realtà è perché sono una persona buona e gentile.
Tu?!
Okay, ho altre storie da scrivere e volevo liberarmi di questa. Posso sempre cambiare idea.
No, no. Sei buona e gentile, d'accordo.
Nelle ore successive, la radura fu ripulita e le scintille rimaste in giro spente. Non si trovò traccia di Solaria, ad eccezione di una grossa macchia di sangue e di brandelli di vestito dorato bruciacchiati. Le fate organizzarono una grande festa per ringraziare il troll Gaspare di aver salvato almeno una delle loro sovrane, ed imbandirono un banchetto sontuoso a base di frutta di bosco e miele.
Di cui i Troll sono ghiotti, come è risaputo.
E diedero anche dei vestiti puliti ai nostri eroi!
Lo sapevo. Sapevo che saremmo finiti lì!
Ecco a voi il nuovo look del Piccolo Troll...

Ma quanto sono carino!
Perché hai una spada?
Per affettare i frutti di bosco, mi pare ovvio.
E perché hai una macchia verde sulla faccia?
Perché quando affetti i frutti il succo schizza da tutte le parti.
Non commento. Comunque sì, non stai male.
Awwwww...
Non farti strane idee, tu.
Ehm... ed il nuovo look della Voce!

Non. Commento.
Io...
E se vuoi sopravvivere non commentare neanche tu.
E così, anche questa avventura finì. I nostri eroi festeggiarono fino a notte fonda
e qualcuno legò un cantore ad un albero, perché dissero che era tradizionale nei banchetti
e poi ce ne tornammo a casa, incorporei e salvi.
E zio Gaspare mi promise di mandarmi una torta di zia Gertrude!
Ehi, pensavo ad un finale un po' più...
Saluti e baci!
Ciao ciao!

...
...

Ma proprio in quel momento, quando ormai pensavano di essere al sic
THUD
...
...
Clara non è al momento disponibile. La storia è finita, arrivederci a tutti.
Ah-ha, lo dicevo io che quella spada era utile!


 Piccolo Troll (e zio Gaspare)
e la Voce (Clara è purtroppo svenuta, chissà come mai)

PS: nonostante sia svenuta, riesce a disturbarmi lo stesso facendomi notare che doveva ancora dire una cosa importantissima al termine di questo post. Ma dal momento che non ho voglia di perdere altro tempo, ve la dirà lei domani quando riprenderà i sensi. Se proprio volete saperla ripassate di qui.
PPS: zio Gaspare, sto ancora aspettando la torta.

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