lunedì 17 febbraio 2014

Di cosplay, fiere e Doctor Who

Come avevo buttato lì nell'ultima riga del post di sabato, domenica ero a Faenza per una fiera di Hobby, Games and Cosplay. La mia prima fiera in cosplay in assoluto.
In realtà non avrei neanche saputo che esisteva, se non fossi stata invitata da una mia amica dell'università... amica che mi vanto di aver personalmente spinto nel fandom dell'amatissimo Dottore, quindi le buone azioni vengono sempre ripagate, visto? U_U

Certo, perché fare il lavaggio del cervello ad una fanciulla innocente per trascinarla in una setta di fanatici è una buona azione. Pentiti, Clara, pentiti...

Mai e poi mai. Comunque, stavo dicendo, giovedì questa qui salta fuori con la proposta di andare alla fiera insieme ad Amica2, altra conoscente che è finita nella trappola whovian più o meno nello stesso modo. Ci accompagnano i genitori di Amica1, visto che la qui presente universitaria fuori sede è assai poco motorizzata, e se si va in cosplay si paga ridotto. La soluzione? Andare in cosplay.
Il problema? Improvvisare un cosplay in due giorni, utilizzando il materiale reperibile in un appartamento ed al massimo il mercato vicino. Ah, e prendendo in considerazione la mia cronica mancanza di denaro, che doveva essere risparmiato per la fiera vera e propria.
Una missione che neanche Neil di Art Attack, gente.
Per fortuna Doctor Who offre molti personaggi che non sono particolarmente difficili da realizzare, ed il fatto che fosse una fiera piccolina ci tranquillizzava riguardo al fatto che l'eventuale fallimento completo non sarebbe stato trasmesso sui telegiornali nazionali.
Questo, per la cronaca, non ha impedito a mia madre di rintracciare prima ancora che arrivassi, stanca e felice, nel mio appartamento, le fotografie compromettenti già disponibili su Facebook... e lei non ha Facebook. Sul serio, è pura stregoneria.
Ma procediamo con ordine, ossia con i momenti salienti della preparazione:
- Mettere a soqquadro i cassetti alla ricerca di materiale utile.
- Recuperare il sopracitato materiale utile rotolato sotto il letto mentre ne cercavo altro.
- Ritrovare ago e filo nella scatola delle cianfrusaglie varie.
- Imprecare perché il filo non entra nella cruna dell'ago.
- Pungersi ripetutamente il dito mentre si attaccano i vari pezzi.
- Cercare disperatamente un pennarello nero, ritrovandone nel frattempo di tutti i colori, tranne quello necessario.
- Provare.
- Battere la testa contro il muro perché un pezzo si è già staccato.
- Ripetere la delicata procedura di cucitura, compresa la parte di pungersi il dito.
- Riprovare.
- Tentare di fare una fotografia a me stessa per inviarla ad Amica1 e chiedere un'opinione, e scoprire che non sono capace di fare neppure quello. Sul serio, come fanno le dodicenni a caricare un centinaio di autoscatti al giorno, mentre io sono incasinata a farne uno?
- Ricevere conferma e complimenti, e finalmente tirare un sospiro di sollievo.
- Rendersi conto che sono le sei di sera ed hai passato tutto il pomeriggio a fare quello che si può riassumere come nulla di utile... e che non te ne importa niente.

E così, finisce la fase di preparazione, completata con un piccolo acquisto al mercato.

Domenica, si passa alla fiera vera e propria! Gente, era stupenda. Bancarelle di gadget, manga, poster, qualsiasi cosa si potesse immaginare. Paradiso... o inferno se non si hanno soldi come me, ma il divertimento è assicurato. E c'erano dei cosplay assurdi, roba che al confronto io avrei voluto sprofondare sottoterra. Soprattutto anime, in effetti, ma devo dire che lo stand della Umbrella Corporation non me lo aspettavo.

Momenti salienti della giornata:

- La bigliettaia che, forse arrabbiata perché avrebbe voluto essere dentro a divertirsi invece che chiusa dietro un gabbiotto, sbaglia a darmi il resto, ed io che me ne accorgo soltanto dopo essere entrata, vanificando in sostanza il famoso Sconto Cosplay.

- Pochi minuti dopo l'arrivo, essere sequestrate da un gruppo di altri cosplayer di Doctor Who mai visti in vita nostra, che ci salutano come se fossimo amici d'infanzia. Mai successo prima, ma è stato fantastico.

- La mamma di Amica2 che di fronte ad un cosplay di Ash Ketchum fa: "Eh, Clara, tu sei troppo piccola per aver guardato i Pokemon..."
Silenzio imbarazzante.
Amica: "Mamma, abbiamo tutte la stessa età"

- Le lamentele perché una piadina allo stand costa ben 5 maledetti euro, neanche la servissero in piatti di cristallo. La prossima volta mi porto il pranzo da casa, lezione imparata.

- Amica2 che, dopo aver passato metà della giornata a sbavare dietro ad un cosplayer di Jon Snow, si rende improvvisamente conto del fascino di un Capitan Harlock che sta cantando sul palcoscenico.
Io: "Ehi, Amica2... Jon o Harlock?"
Amica2: "Guarda, io me li prendo anche tutti e due".

- Ritrovo di tutti i cosplayer di Doctor Who, scatto di centoventi foto, e Rose Tyler ed il Decimo Dottore che rischiano di essere linciati per aver riproposto l'infame scena del muro di Doomsday.




- Il cosplayer di Jack Harkness che diventa oggetto di battute a sfondo erotico ad ogni frase che dice, soprattutto dopo che il Nono Dottore ha sfoderato la sua banana.

Non era un blog sicuro per i minori, questo?

Considerando che l'autrice ha l'umorismo di una bambina di cinque anni, direi di sì.

Insomma, è stata una splendida giornata. Ed ho avuto l'immensa soddisfazione di veder debuttare in pubblico il piccolo Adipurumi... ricordate? Il mio amigurumi Adiposo, che ha passato l'intera giornata sulla borsa di Donna Noble a farsi spupazzare da tutti i presenti.

Conclusione in bellezza, il ragazzo di Amica2 viene a riportarci a casa.

Amica2: "Tesoro, dovevi vedere che figo Jon Snow. E poi c'era un capitan Harlock che me lo sarei..."
Ragazzo-di-amica2: "Ma che cosa ti avevo detto io?"
Amica2: "Tu avevi detto niente Dottore, degli altri non si era parlato"

Il tutto in tono scherzoso, mentre la notte scende intorno a noi e le luci ed il frastuono della fiera rimangono alle nostre spalle. Il silenzio cala, stanche e felici dopo una lunga giornata di giri tra le bancarelle, sigle cantate a squarciagola e risate a crepapelle.
Una splendida giornata.


Clara


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