Oggi voglio presentare a tutti i
lettori di questo blog un film che personalmente ho adorato, e che
secondo me vale davvero la pena di vedere. Si tratta di "The
Help", tratto dall'omonimo libro, che narra le storie di quelle
cameriere di colore che nei primi anni Sessanta, quando ancora la
discriminazione imperava ed era anzi apertamente incoraggiata dalla
borghesia bianca del Mississippi, dove il film è ambientato,
servivano nelle famiglie dei bianchi benestanti. Si occupavano di
cucina e pulizie, accudivano i bambini molto più di quanto le loro
stesse madri facessero, a costo di lasciare da soli i propri stessi
figli pur di dar loro da mangiare. Eppure erano considerate alla
stregua di schiave, creature inferiori, addirittura costrette ad
usare un bagno a parte per non "contaminare" quello
utilizzato dai bianchi. Potevano essere licenziate per un nonnulla,
non avevano diritti o considerazione.
Una giovane aspirante scrittrice, Eugenia detta Skeeter (interpretata da una bravissima Emma Stone), decide di raccontare per la prima volta il punto di vista di
queste silenziose presente che avevano sostenuto la sua infanzia e
quella di ogni bambino della città di Jackson, Mississippi. Ma non è
facile per lei superare il muro di diffidenza e paura con cui le
cameriere nere accolgono il suo interesse, timorose delle ritorsioni
per quello che potrebbero raccontare. Dall'altra parte di questo muro
troviamo la dolce e materna Aibileen, l'energica Minnie, e tutte le altre donne che dietro la loro
silenziosa opera nascondono la forza ed i drammi di una classe
discriminata, la stessa classe che proprio in questo periodo, con
Martin Luther King, sta lottando per un futuro migliore.
Questo film è affascinante per la luce
che getta su un passato di discriminazione e segregazione razziale, una discriminazione di cui purtroppo pare che non riusciamo a liberarci del tutto neppure oggi. Ed è interessante perché mostra la forza di queste donne, ma non una forza "straordinaria" fatta di gesti eclatanti, bensì quella molto più difficile della vita quotidiana, delle piccole cose, e di una ribellione pacifica fatta di parole e racconti rimasti sepolti troppo a lungo. E c'è anche una piccola ribellione un po' meno pacifica, che vi lascerà divisi tra risate ed ammirazione, ma che dovrete guardare il film per conoscere ;)
Un'altra cosa che mi è piaciuta è il modo in cui alcuni personaggi, nel corso del film, arrivano a coglierti di sorpresa, rovesciando o comunque modificando l'immagine che ci si fa di loro all'inizio. Dire quali siano sarebbe uno spoiler, ma penso che chiunque abbia già visto questo film possa concordare che non è tutto come appare all'inizio... qualcosa è peggio, qualcosa è molto meglio.
"The Help" riesce ad arrivare al cuore degli spettatori, prova ne sia che la mia coinquilina ha pianto tre volte guardandolo, mentre io facevo del mio meglio per non fare altrettanto. E se non l'avete ancora visto, vi suggerisco definitivamente di farlo, magari approfittando di questo periodo natalizio.
A presto,
Clara
L'ho visto l'altra sera e condivido la tua recensione, è un film davvero commovente e getta luce su un momento e una mentalità che sono, purtoppo, poco conosciuti e da questa scarsa consapevolezza derivano visioni sommarie e superficiali anche sulla realtà di oggi. The help mi ha fatto arrabbiare, ridere e piangere, mettendo in luce sentimenti diversissimi, ma facendolo senza alcuna retorica e con una costante eleganza.
RispondiEliminaSono pienamente d'accordo. Ora ho aggiunto il libro alla mia più o meno infinita lista di letture, perché mi incuriosisce molto confrontarlo con la trasposizione cinematografica.
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