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giovedì 24 ottobre 2013
1/2 Prince
Con questo post, arrivo all'ultima delle anticipazioni che vi avevo dato, ed esaurisco per un po' la sezione anime e manga... dove "un po'" significa al massimo un paio di settimane, ormai lo avrete capito. Ma mi sono accorta che questo blog recentemente ha subito una netta virata verso il Giappone, mettendo in secondo piano i miei altri interessi, e voglio rimediare... ehi, ho anche ritrovato la cartella con le fotografie della Grecia che non avevo più pubblicato!
Detto questo, stavolta NON vi sto parlando di un manga. Sconvolti, vero?
Terribilmente.
Ciao, Voce. Io lo stavo chiedendo ai lettori.
No, stavi facendo una domanda retorica rivolta solo a te stessa, tra l'altro con intimo compiacimento per aver creato, a tuo discutibile parere, un attimo di suspense che ora stai cercando di prolungare mediante questo dialogo immaginario. Recensisci e basta.
D'accordo, d'accordo, recensisco. Dunque, quando dico che 1/2 Prince non è un manga, intendo dire che non si tratta di un fumetto giapponese, ma di un manhua, ossia un fumetto cinese.
Non fare tanto la saputella, hai imparato la parola due settimane fa.
La storia è tratta da un romanzo, pubblicato originariamente online, dell'autrice taiwanese Yu Wo, da cui è stata tratta la serie illustrata da Choi Hong Chong. Nel futuro, la realtà virtuale si è sviluppata a tal punto da rendere possibile la costruzione di un gioco online con un realismo del 99%, un autentico nuovo mondo di tema fantasy dove i giocatori possono sperimentare le sensazioni come nella vita reale. "Second Life" è un immediato successo, come prevedibile.
La protagonista, Feng Lan, subito prima di registrarsi ed iniziare a giocare litiga con il suo fratello gemello a proposito dei vantaggi che il gioco concede ai personaggi femminili, e prende d'impulso la sua decisione. Sarà la prima ed unica giocatrice di Second Life ad avere un avatar maschio, l'affascinante elfo guerriero Prince. Inizia così la sua avventura all'interno del mondo fantastico del gioco, dove Prince scopre le regole, le stesse dei nostri giochi virtuali, con avanzamenti di livello, punti vita, e party da formare. Incontra nuovi personaggi, e si trova presto in una quantità di situazioni imbarazzanti a causa dell'aspetto meraviglioso che fa strage di cuori tra le altre giocatrici... ovviamente inconsapevoli che Prince è una donna!
Presto intorno a Prince/Lan si forma un party di avventurieri, ed il fumetto segue le loro avventure: la ladra Lolidragon, un chierico/lupo appropriatamente chiamato Wolf, la maga Yulian, la negromante (ed aspirante emula di Sailor Moon) Doll, ed un affascinante bardo, Gui, che sembra nutrire un certo interesse sentimentale verso Prince... cosa che non dispiacerebbe affatto a Lan, se non significasse che a quanto pare quell'uomo così bello è gay. E soprattutto se lo stesso Gui non spuntasse poco dopo nella sua vita reale, causandole non pochi problemi nello sforzo di mantenere segreta la sua identità. Dal momento che non fa che incontrare, nel gioco, personaggi che hanno a che fare con lei nella vita reale, la situazione non può che complicarsi rapidamente...
E questo, per quanto riguarda la trama. Passiamo ora alla mia opinione. Innanzitutto, lo stile di disegno, come ho già detto nella mia "anticipazione" è davvero benc curato e piacevole. I personaggi maschili sono tutti, o quasi, i tipici "bishonen", affascinanti maschi dai tratti raffinati, forse vagamente femminili. Le ragazze sono anch'esse disegnate secondo il consueto standard di bellezza dei manga. Insomma, sia i lettori sia le lettrici possono apprezzare lo stile dei personaggi. Lo stesso vale per l'ambientazione, con splendidi paesaggi e maestose città, che contribuiscono a far comprendere anche a noi il motivo per cui i personaggi siano così affascinati da Second Life e dal suo mondo lussureggiante.
La trama procede rapidamente, divisa in differenti archi narrativi che si fanno via via più complessi. Se all'inizio prevalgono gli intermezzi comici ed in generale i momenti di umorismo, andando avanti la storia prende una piega più complessa, senza tuttavia abbandonare del tutto quella leggerezza ironica che la caratterizzava. L'umorismo si basa naturalmente sulla situazione di Prince/Lan, costretta a nascondere la propria identità ed a comportarsi da maschio, e sugli equivoci che questo origina, fonte di notevole divertimento per i lettori. Anche l'ingenuità della povera protagonista è occasione di comicità per noi e di guai per lei.
Oltre alla nostra fanciulla travestita, risultano divertenti e simpatici anche gli altri personaggi, e ce ne sono parecchi. Il cast si amplia progressivamente fino a coinvolgere decine di figure, e questo è forse un aspetto negativo, perché non tutte sono approfondite quanto vorrei, ed altre rimangono inevitabilmente in ombra. Ma i personaggi principali sono ben delineati ed interessanti, ed anche gli altri hanno almeno un "momento di gloria" nel corso della trama.
Disegno, stile, personaggi. E con questo la tua scaletta di recensione è conclusa, vero? Ora pubblicherai il post e ti dedicherai a qualche attività più produttiva.
Ma si può sapere chi ti ha nominato Voce della coscienza?
Tu, un paio di post fa. Se ora soffri anche di vuoti di memoria, più che una voce della coscienza ti serve un'agenda dove segnarti di respirare.
La crudeltà della mia compagna di blog è ingiustificata come al solito, ma ha ragione. La recensione finisce qui, e con essa anche il post. Permane l'invito ad andare a dare una sbirciata a questo manhua, e se proprio vi incuriosisce anche alla storia da cui è tratto, che è stata tradotta in inglese dai fan e resa disponibile su Internet. Ovviamente il libro ha già un finale mentre il fumetto è ancora in svolgimento, quindi... occhio agli spoiler!
Ora torno a preparare il mio Nanowrimo, che probabilmente sarà un argomento di conversazione costante su questo blog per tutto il mese di novembre. Arrivederci a tutti, spero!
Con "attività produttiva" intendevo più che altro qualcosa come andare a pelare patate. Comunque, arrivederci anche da parte mia.
Clara
e la Voce
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